Un nuovo Super Inverno alle porte?
In tal senso confermo, alla luce degli odierni aggiornamenti strato la mia idea espressa nel quoting:
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Matteo
Non esiste una regola fissaperchè occorre essere a conoscenza del come si forma lo split e dove va a strutturarsi l'alta di blocco (e di split)
Per sapere questo occorre tenere presente quale e dove è ubicata la sorgente di calore che va a strutturare l'onda termica.
Poi naturalmente occorre fare riferimento a tutta la colonna tropo/strato per rendersi conto di quanto profondo e radicato possa essere il disturbo al vp/vps e di conseguenza di quanto intenso possa essere da un lato l'aumento dei gpt in sede polare e di converso ove possa arrivare la discesa dei gpt a latitudini "basse".
Nel nostro specifico caso ho "buttato velocemente" lì le mie considerazioni (Un nuovo Super Inverno alle porte?) partendo dal presupposto che le condizioni relative alle ssta atlantiche e non solo, non siano nel corso di quest'ultimo mese sostanzialmente poi così cambiate in modo da poter traslare il blocco tanto ad est da favorire in maniera più decisa le ns. regioni centro meridionali.
Infatti queste ultime potranno godere di fasi fredde, come quelle ipotizzate a medio termine dai GM non in un regime di split (magari prima o dopo il suo verificarsi) ovvero quando il vp è pesantemente disturbato e dislocato dalla sua sede naturale bensì al contrario proprio nel momento in cui operi una sorta di ricompattamento durante il quale infatti mi pare sia ascrivibile la fase di freddo continentale per l'appunto descritta dai modelli.
Per questo, volendo ipotizzare una fase più favorevole di freddo prettamente secco al nord e fruttifero al centro (est) e sud e di matrice puramente continentale, ho immaginato (unitamente ad altri amici) la sua realizzazione in una fase più matura della stagione invernale.![]()
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Matteo
Bè Matteo,sono assolutamente d'accordo
Tra l'altro si vede bene che il freddo che potrebbe colpire il centro-sud tra la prima e la seconda decade di dicembre ha un input puramente stratosferico.
Favorito da quella risonanza avvenuta a novembre sempre secondo lo schema del TST.
Riguardo alle SSTA il discorso si fa complesso,non solo non sono cambiate,ma il tripolo ATL si è addirittura rigenerato
Del resto l'esteso snow cover europeo è la riprova della persistenza del pattern
Quindi concordo:
Non solo,da parte mia nutro anche qualche perplessità sull'inverno secco prospettato da GiuliacciPer questo, volendo ipotizzare una fase più favorevole di freddo prettamente secco al nord e fruttifero al centro (est) e sud e di matrice puramente continentale, ho immaginato (unitamente ad altri amici) la sua realizzazione in una fase più matura della stagione invernale.![]()
Non riesco ad immaginare retrogressioni esclusivamente basse a meno che gli impulsi stratosferici non diventino determinanti(NAM>+1.5)
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Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Difficile da dirsie spesso legato da fattori deterministici ma che trova riscontro a livello teleconnettivo da un duplice ordine di fattori:
- l'intensità del jet stream alle medie latitudini che è adesso decisamente più ondulato e meno teso rispetto allo scorso inverno ( favorisce quindi entrate meno decise);
- il livello di intensità e di permanenza dei disturbi al vp e occorre vedere se sono tali da favorire scambi prevalentemente meridiani ( e allora possono prevalere i casi di tunneling basso) oppure moti propriamente antizonali (e allora l'ipotesi Regno Unito diventa più concreta
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Matteo
No spoken word....Just a scream
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I flussi iniziano a diventare sempre più convergenti e di buona ampiazza sul polo...
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il 3 warming è alle porte....
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Si potrebbe stare a maniche corte a 50 km di altezza..![]()
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