Altra snow cover in arrivo su Centro Europa:
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Questa è emblematica. A sole 120h guardate che spread!
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fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
[LEFT]"Uno non ha bisogno di credere che piova per portarsi l'ombrello in una giornata nuvolosa. L'ombrello è una precauzione, la pioggia una possibilità!"
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse
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Come ho già avuto modo di dire una forzante che agisca da inibitore verso una NAO neg. a fondo scala non è male, anzima non per questo ritengo possibile la risalita dell'indice verso valori positivi.
La magnitudo resta cmq, a mio avviso poco forzante, in relazione alle altre forzanti incidenti sull'indice....prima fra tutte lo stesso AO fondoscala e le ssta che non permettono un rovesciamento del valore su scala positiva.
Quindi l'azione della MJO può incidere su una minor negatività.
La fase 6 prevederebbe la possibile instaurazione di un pattern Scand+ ma anche questo a mio avviso deve essere molto forzante e quindi con magnitudo alta...diversamente mi pare che il panorama attuale delle SSTA dica altre cose......![]()
Matteo
Ieri ho messo in evidenza il tracollo della velocità zoanle in seno alla wave1 e la conseguente accelerazione in seno alla wave 2. Data la posizione che prende il nucleo siberiano in bassa strato, l'accelerazione porterebbe agevolmente un nucleo polare sull'Europa in 48h/72h
Occorre anche per par condicio portare carte che non spingono verso una previsione preconcetta e chiusa su NAO++++
Eccole:
Vero. Questa possibilità esiste, ci sono proprio difformità di sostanza tra ens e ens (gfs e reading).
Laddove il minimo spread è sul core del blocking a sud-ovest dell'Islanda e sud-est della Groenlandia (gfsens), viene messo un bello spread dalle ens di reading (con core praticamente oltre la Groenlandia, su mar del Labrador addirittura).
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Andrea
A chi conosce qualcosa di statistica basta ricordare il concetto di deviazione standard o scarto quadratico medio (indice che rappresenta la distanza media di una serie di dati dalla loro media).
Per farla più semplice: piu' piccola è la deviazione standard piu' è alta la probabilità che un evento avvenga essendo vicina al valor medio, piu' è grande la deviazione standard più sono ampie le fluttuazioni dal valor medio.
Ancora più comprensibile per quelli a digiuno di statistica forse è un articolo di Gaddari di qualche anno fa....
Deviazione standard nelle ENSEMBLE, utile strumento previsionale - MeteoGiornale.it(...)Ora, se applicassimo il concetto di differente Deviazione Standard alle ENSEMBLE potremmo dire che nel caso del valore più basso i singoli membri che compongono la media convergono verso la media stessa. Nel caso invece la Deviazione Standard sia alta, allora i singoli membri divergono dalla media in modo significativo. Tradotto in parole semplici, con valori elevati avremo una minore predicibilità atmosferica, con valori bassi la tendenza tracciata assume maggiore affidabilità.(...)
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E già che li abbiamo in chiaro vediamo i vari cluster ECMWF run 00.
Ho preso in considerazione lo sviluppo a 144h:
mean_sea_level_pressure_and_temperature_at_850hpa!144!pop!od!enfo!enplot!2010121000!!chart.jpg
Per completare il quadro vediamo l'analisi delle deviazioni standard sempre su base ECMWF (ens) a 144 h:
MSLP_Europe_144.JPG
le zone più colorate quelle con minor certezza previsionale da parte del modello
Ciò evidenzia il grosso problema da parte del modello nell'inquadrare la discesa artica e la variabile relativa alla goccia islandese (o W scandinava).
La discesa di ciò che rappresenta un momento con valori alti di deviazione si traduce in una problematica previsionale diffusa...
Un grazie ad Alchimista per aver sollevato la questione![]()
Matteo
Vedendo i cluster, mi verrebbe da dire che la soluzione proposta dal run sia quella minoritaria....a parte questo, riepilogando:
il primo step, quello della prox settimana e fino almeno a giovedì/venerdì, ormai è molto ben inquadrato da tutti i gm per quanto riguarda il target ITALIA: nucleo continetale molto freddo che ci beccherà in pieno, gran freddo secco al nord con assai probabili giornate di ghiaccio tra martedì e giovedì/venerdì e neve a go-go dalla romagna in giù, quasi certamente fino alle coste di marche e abruzzo.
Dopodichè l'evoluzione successiva a livello sia europeo che italico, rimane un incognita lagata al nucleo artico ad alta vorticità che si formerebbe su E/NE groenlandia: quel nucleo farà i giochi successivi, e tutto dipenderà dalla sua profondità/vorticità e dalla sua vettorialità: se quel nucleo scivolasse verso SW si aprirebbero gli scenari che proponeva reading ieri sera, ovvero flussi caldi da sud ad alimentare i gpt dell'hp dinamico atlantico che gioco forza sarebbe costretto a piegarsi verso est/nordest e quindi il fantastico ponte con l'alta russa che vedeva ieri sera reading.....se invece quel nucleo scivolasse dritto verso sud, ovvero verso UK e francia come mostrano le reading di stamane, allora il freddo andrà stemperandosi dalle nostre parti con possibili grandi nevicate al nord , mentre il centro sud si potrebbe ritrovare col classico rientro basso da ovest (soprattutto il sud) e antizonalità alta marcata con UK di nuovo sotto gelo intenso.....se il nucleo scivolasse molto più direttamente verso sudest, andrebbe ad agganciarsi al flusso continentale che ci interesserà e si avrebbe una reiterazione del freddo con possibile innesco di potenti ciclogenesi mediterranee, anche perchè l'ingresso potrebbe avvenire per via rodano.
Insomma tutto dipenderà da quel nucleo artico groenlandese riguardo al proseguio, ovvero riguardo al post 16/17 dicembre: personalmente credo che il blocco possa reggere bene (anche in base alle attuali ssta) e il nucleo scivolare verso sudest, però non ritengo neanche improbabile che il nucleo possa scivolare verso SW come ieri sera: la via dritta N/S che mostra stamane reading, la vedo quella meno probabile, ma questa è una mia visione, mentre in termini probabilistici tutte e tre le soluzioni hanno pari percentuali di realizzazione (33,33% a testa).
Di certo è vero quello che dice sandro: per quanto riguarda i run , assolutamente impossibile andare oltre le 120/144 h.
Lo scorso anno avvenne una cosa simile con discesa dal mar di Norvegia attraverso il Rodano, solo un po' più lenta almeno all'inizio.
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Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
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