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  1. #21
    Vento forte L'avatar di Snowhell
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Purtroppo non è normale..anzi,questa è la stagione in cui nell'Appennino Centro-Meridionale la neve dovrebbe essere abbondante
    Il problema del clima appenninico è proprio questo: è esposto alle sciabolate fredde e quando ne prende non fa sconti (vedasi inverno 2004/2005),ma è altresì esposto alle risalite calde,senza alcun riparo..proprio per questo motivo la tenuta della neve al suolo è inferiore alla zona alpina,anche se vi sono medie nivometriche molto alte.

    la realtà è un'altra per noi, caro mio....come dicevamo gg fa via cell e su altro lido con un amico, i dati di chiusura di quest'anno solare parlano chiarissimo: pluviometrie inaudite, paragonabili con quelle medie delle due principali citta' amazzoniche (Manaus e Belem) medie termiche in costante rialzo, neve scomparsa ormai del tutto (da diversi anni) in Appennino Meridionale, dove pure un tempo abbondava, sempre piu' rara e confinata alle quote apicali in Appennino centrale.

    Le principali responsabili di questa preoccupante deriva climatica ormai quinquennale sono senza dubbio le correnti atlantiche che, complice un anticiclone oceanico incapace di creare blocchi duraturi (cede immancabilmente, dopo 3-4 giorni al massimo, proprio alla radice) irrompono con irrisoria facilita' sul bacino centrale del Mediterraneo.

    Ma l'elemento davvero e' il trend termico follemente elevato di questi fronti in ingresso da ovest.

    Oggi "Atlantico" fa rima con "Africa", significa veder entrare termiche dalla +6 alla +10 che resistono sino a fine precipitazione, significa neve oltre i 1.600-1.800 metri nei casi piu' fortunati, ma piu' spesso oltre i 2.200-2.400 metri, anche in pieno inverno.

    Basta fare una rapida rassegna delle web-cam appenniniche per rendersi conto della situazione (che l'anno scorso, di questo periodo, era ancora peggiore: ricordate il pazzesco +19 a Rivisondoli del 31.12.2009??).

    La domanda molto semplice e' questa: cosa ha determinato questa implacabile "africanizzazione" dei fronti atlantici, che pure, almeno sino a 5-6 anni fa, da noi portavano neve, mediamente, tra I 1.000 e i 1.500 metri di quota??
    La risposta credo l'abbia data bene l'amico germano: l'aumento della pluviometria, l'innalzamento della quota neve sugli appannini e delle temperature sono dovute principalmente al fatto che dall'Atlantico non scendono più i sistemi frontali "old-style".

    Mi spiego : quando un sistema frontale (un sistema frontale è un minimo con i fronti tanto per intenderci in modo semplice) scende dall'Atlantico la sua traiettoria classica per arrivare in Italia era la Francia e sul nostro paese arrivava producendo nell'ordine : un fronte caldo, un fronte freddo e un' occlusione.
    Era la "classica" perturbazione atlantica che Baroni e Bernacca annunciavano su Rai1 negli anni '70/'80 da copione, da manuale con traiettoria Inghilterra, Francia, Italia.

    Ora durante il pasaggio dei fc il comportamento "old-style" era simile al nostro attuale. La vera differenza la facevano i ff e i fo !
    I ff facevano calare la temeratura e quindi abbassavano la quota neve sugli appennini e i fronti occlusi ci apportavano la quantità (di neve over 1000 mt s.l.m.) !!

    Negli ultimi 5 anni, invece, come notavi tu, sembra che ci sia una "sovrabbondanza" di fronti caldi (oltretutto pervalentemente da SW che lasciano anche il settore orientale abruzzese sotto Garbino più frequente) con scarsi fronti freddi e gli occlusi che si formano non hanno un profilo termico abbastanza freddo lasciato dal fronte freddo (che latita).

    La causa di questo "cambiamento" della ciclogenesi mediterranea è sostanzialmente dovuto allo spostamento del getto (saccature con asse SW---NE che si dispongono con direttrice Spagna--Francia--Europa centrale che, quindi, invitano i fronti caldi da Sud o SW verso l'Italia senza una ciclogenesi organizzata dall'atlantico a NW della Francia (alla maniera "old-style").

    Si spiegano, quindi, le abbondanti nevicate alpine, padane del NW, l'innalzamento della quota neve appenninica centrale, l'alta pluviometria tirrenica e lo sgarbinaggiamento di Marche, Abruzzo e Molise.

    In sostanza i sistemi frontali dovrebbero essere figli diretti del Ciclone d'Islanda e affondare nel medirettaneo tirrenico da NW e non da SW : da lassù contengono massa d'aria più "fredda" rispetto a una ciclogenesi che ti si forma dalle Baleari o dall'Atlantico portoghese e quindi il fronte freddo (il suo ramo freddo e il susseguente occluso) di un ciclone figlio dell'Islandese ti porta neve a 1000 mt su Lazio interno e Abruzzo....
    Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.
    Avezzano, 15 aprile 1995 nevicata max ultimi 14 anni...115cm

  2. #22
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Ed adesso attendiamo febbraio per riavere dinamicità e precipitazioni nevose a quote basse......
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  3. #23
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Snowhell Visualizza Messaggio
    la realtà è un'altra per noi, caro mio........
    Complimenti per l'esaustiva descrizione , alla faccia dei negazionisti del "tutto normale". A pelle, dissi, subito dopo il famoso 2004/o5 che l'avremmo pagata, ma non avrei mai pensato fino a questo punto. E non mi si citi la nevicata della Romagna, per favore. Quella davvero fa storia a sé stante. E' il contesto complessivo che latita .......
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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  4. #24
    Vento forte L'avatar di riccardo
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Snowhell Visualizza Messaggio
    la realtà è un'altra per noi, caro mio....come dicevamo gg fa via cell e su altro lido con un amico, i dati di chiusura di quest'anno solare parlano chiarissimo: pluviometrie inaudite, paragonabili con quelle medie delle due principali citta' amazzoniche (Manaus e Belem) medie termiche in costante rialzo, neve scomparsa ormai del tutto (da diversi anni) in Appennino Meridionale, dove pure un tempo abbondava, sempre piu' rara e confinata alle quote apicali in Appennino centrale.

    Le principali responsabili di questa preoccupante deriva climatica ormai quinquennale sono senza dubbio le correnti atlantiche che, complice un anticiclone oceanico incapace di creare blocchi duraturi (cede immancabilmente, dopo 3-4 giorni al massimo, proprio alla radice) irrompono con irrisoria facilita' sul bacino centrale del Mediterraneo.

    Ma l'elemento davvero e' il trend termico follemente elevato di questi fronti in ingresso da ovest.

    Oggi "Atlantico" fa rima con "Africa", significa veder entrare termiche dalla +6 alla +10 che resistono sino a fine precipitazione, significa neve oltre i 1.600-1.800 metri nei casi piu' fortunati, ma piu' spesso oltre i 2.200-2.400 metri, anche in pieno inverno.

    Basta fare una rapida rassegna delle web-cam appenniniche per rendersi conto della situazione (che l'anno scorso, di questo periodo, era ancora peggiore: ricordate il pazzesco +19 a Rivisondoli del 31.12.2009??).

    La domanda molto semplice e' questa: cosa ha determinato questa implacabile "africanizzazione" dei fronti atlantici, che pure, almeno sino a 5-6 anni fa, da noi portavano neve, mediamente, tra I 1.000 e i 1.500 metri di quota??
    La risposta credo l'abbia data bene l'amico germano: l'aumento della pluviometria, l'innalzamento della quota neve sugli appannini e delle temperature sono dovute principalmente al fatto che dall'Atlantico non scendono più i sistemi frontali "old-style".

    Mi spiego : quando un sistema frontale (un sistema frontale è un minimo con i fronti tanto per intenderci in modo semplice) scende dall'Atlantico la sua traiettoria classica per arrivare in Italia era la Francia e sul nostro paese arrivava producendo nell'ordine : un fronte caldo, un fronte freddo e un' occlusione.
    Era la "classica" perturbazione atlantica che Baroni e Bernacca annunciavano su Rai1 negli anni '70/'80 da copione, da manuale con traiettoria Inghilterra, Francia, Italia.

    Ora durante il pasaggio dei fc il comportamento "old-style" era simile al nostro attuale. La vera differenza la facevano i ff e i fo !
    I ff facevano calare la temeratura e quindi abbassavano la quota neve sugli appennini e i fronti occlusi ci apportavano la quantità (di neve over 1000 mt s.l.m.) !!

    Negli ultimi 5 anni, invece, come notavi tu, sembra che ci sia una "sovrabbondanza" di fronti caldi (oltretutto pervalentemente da SW che lasciano anche il settore orientale abruzzese sotto Garbino più frequente) con scarsi fronti freddi e gli occlusi che si formano non hanno un profilo termico abbastanza freddo lasciato dal fronte freddo (che latita).

    La causa di questo "cambiamento" della ciclogenesi mediterranea è sostanzialmente dovuto allo spostamento del getto (saccature con asse SW---NE che si dispongono con direttrice Spagna--Francia--Europa centrale che, quindi, invitano i fronti caldi da Sud o SW verso l'Italia senza una ciclogenesi organizzata dall'atlantico a NW della Francia (alla maniera "old-style").

    Si spiegano, quindi, le abbondanti nevicate alpine, padane del NW, l'innalzamento della quota neve appenninica centrale, l'alta pluviometria tirrenica e lo sgarbinaggiamento di Marche, Abruzzo e Molise.

    In sostanza i sistemi frontali dovrebbero essere figli diretti del Ciclone d'Islanda e affondare nel medirettaneo tirrenico da NW e non da SW : da lassù contengono massa d'aria più "fredda" rispetto a una ciclogenesi che ti si forma dalle Baleari o dall'Atlantico portoghese e quindi il fronte freddo (il suo ramo freddo e il susseguente occluso) di un ciclone figlio dell'Islandese ti porta neve a 1000 mt su Lazio interno e Abruzzo....
    Analisi semplicemente perfetta,
    da condividere, anche con un p'ò
    di nostalgia, visto che provengo
    dalle mitiche numerazioni di bernacca
    e baroni !
    Dove c'era il libeccio ora c'è lo scirocco.
    salutimeteo
    Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.

  5. #25
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da riccardo Visualizza Messaggio
    Analisi semplicemente perfetta,
    da condividere, anche con un p'ò
    di nostalgia, visto che provengo
    dalle mitiche numerazioni di bernacca
    e baroni !
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    salutimeteo
    Ma cosa c'entra lo scirocco adesso? Non ha sciroccato nemmeno una volta di questa stagione
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #26
    Vento forte L'avatar di Snowhell
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Ma cosa c'entra lo scirocco adesso? Non ha sciroccato nemmeno una volta di questa stagione
    credo che la "spiegazione" sia +che esaustiva...che ci sia stata o meno una sciroccata, è un particolare nella fattispecie(anche se effettivamente solo gli amici adriatici l'hanno visto con una certa insistenza), il quadro generale che ci ha fatto "cambiare musica", credo sia chiaro!!
    Socio fondatore e consigliere Caput Frigoris.
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  7. #27
    Vento forte L'avatar di riccardo
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Ma cosa c'entra lo scirocco adesso? Non ha sciroccato nemmeno una volta di questa stagione
    Quando le pertubazioni provengono da O e non da NO, come spesso capitava negli anni 70/80, da quale vento sono precedute?.
    Io quì nel tirreno spesso segnalo venti da SSE,
    vorrei sapere tu come li chiami.
    salutimeteo
    Ultima modifica di riccardo; 08/01/2011 alle 09:45
    Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.

  8. #28
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Citazione Originariamente Scritto da riccardo Visualizza Messaggio
    Quando le pertubazioni provengono da O e non da NO, come spesso capitava negli anni 70/80, da quale vento sono precedute?.
    Io quì nel tirreno spesso segnalo venti da SSE,
    vorrei sapere tu come li chiami.
    salutimeteo
    Ok,ma non era riferito a quest'inverno,giusto?
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #29
    Tempesta L'avatar di paolino79
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Capracotta... chissà quando tornerà a ruggire
    Il paragone con una grande annata è un pò ingeneroso, comunque la web odierna rende l' idea.

    capra.jpgcapracotta(is)5-03-05.jpg
    Ultima modifica di paolino79; 08/01/2011 alle 10:09
    Monitoriamo.

  10. #30
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    Predefinito Re: Appennino centro-meridionale in secca. É normale a gennaio?

    Comunque, la situazione è davvero "drammatica" per l'appennino centro-meridionale. Per vedere le nostre montagne imbiancate, non se ne parla non prima del 20 gennaio.
    Se tutto va bene. E ciò è davvero desolante.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

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