
Originariamente Scritto da
montel-NA
Quoto.

Proprio ieri sera ho cautamente richiamato l'attenzione sull'uscita serale di Reading, che proponeva uno scenario sul lungo termine piuttosto interessante in un momento, però, caratterizzato da estrema volubilità modellistica.
A distanza di neanche 12h, non solo su sponda inglese vengono riproposte con "determinazione" le ipotesi emerse nella precedente emissione (con spunti interessanti anche in coda), ma contemporaneamente anche
GFS negli ultimi due runs provvede ad evocare progetti evolutivi per i primi giorni di Febbraio imperniati su affondi artico/continentali incisivi e profondi, tali da dare almeno un input iniziale ad un percorso che giustificherebbe alcune argomentazioni trattate ultimamente, fra gli altri, proprio in questo TD, ed a cui rimanderei:
Povera Europa secondo GFS12....ma per quanto ancora?!
Povera Europa secondo GFS12....ma per quanto ancora?!
Osservando poi l'emisferica a 100Hpa a partire dalle 192h su base
GFS, ne scaturisce un quadro che ben risponderebbe alle osservazioni proposte nei due pregressi interventi su linkati, con una effettiva ripresa della wave2,
VP con minimo principale ellittico su comparto siberiano con asse maggiore orientato in direzione della Mittleuropa e lobo secondario canadese ben "strozzato" dai forcings aleutinico ed atlantico.
Un simile quadro sarebbe in discreto accordo con le linee generali espresse a livello troposferico dalle code dei principali
GM precedentemente commentate.
Come al solito, occorrerà procedere con molta cautela nell'osservare le tesi sostenute dai
GM in queste come nelle prossime uscite, il dettaglio sinottico ad oggi può solo rallegrare la vista ma non può e non deve suscitare entusiasmi particolari, così come eventuali "passi indietro" futuri non potranno e non dovranno gettare nello scoramento gli animi dei meteoappassionati freddofili.
Quel che dovrà piuttosto ispirare le analisi future (mi ripeterò fino alla nausea...) dovrà essere la scrematura dell'assetto configurativo in senso lato, in primis l'andamento del
JS su scala emisferica contestualmente, a livello più "locale", al tipo di disposizione che andrà ad assumere l'
HP britannico, nonchè alle eventuali insidie alle basse latitudini continentali. Non perdendo di vista il quadro generale delle
SSTA e degli indici più "significativi".
Insomma, Febbraio potrebbe proporre, al di là dei targets delineati dalle ultime tracce modellistiche, scenari invernali degni di questo nome. I presupposti sembrerebbero esserci, e solo su questi, almeno per adesso, occorrerà soffermarsi.... step by step.

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