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  1. #181
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da oligo Visualizza Messaggio
    Ciao Mat 69,


    scusa per l’attesa e aspetta a leggere le mie parole e poi avrai un’idea più precisa del concetto di “castronerie”
    Premetto che ti stimo molto e che sono perfettamente d’accordo sul fascino del meccanismo dei Monsoni e dell’area tropicale in genere perché sono il motore della macchina climatica.

    Secondo alcuni studiosi,ci possono dare delle indicazioni con 6/ 9 mesi d’anticipo sulle variazioni della temperatura delle acque superficiali delle nostre latitudini.

    Penso, senza alcuna presunzione, che semplifichiamo solo se assimiliando le brezze ai
    Monsoni, dato che Il meccanismo di formazione e’ lo stesso non si sottolinea che
    i monsoni, oltre ad avere carattere periodico e stagionale, hanno, come tu hai detto, la capacità di influenzare il clima a livello non solo locale.


    A mio modesto avviso,Il monsone africano non ha una fase invernale ed una estiva, ma solo una estiva.


    Il monsone indiano ha ( come risaputo) due fasi: una invernale durante
    la quale si a causa della più estesa area di alta pressione del pianeta
    Da questo articolo:
    Articolo di meteorologia >> I monsoni | IL METEO.IT

    I monsoni dell'Asia meridionale e sud-orientale sono generati da
    cambiamenti stagionali globali del tempo.
    Nell’inverno dell'emisfero nord, si forma una estesa area di alta pressione siberiana
    che va ingrandendosi e rafforzandosi considerevolmente divenendo la struttura
    anticiclonica più vasta del pianeta.




    La configurazione che si può esaminare in figura, provoca forti
    venti nord-orientali che convergono verso l'equatore.
    Tali venti, sono in partenza secchi e raccolgono umidità sopra il Mare Cinese
    Meridionale formando il monsone nord-orientale del sud-est asiatico.

    Allegato 209966


    Il monsone sud occidentale estivo e’ da ricondursi alla formazione di una profonda area di bassa pressione.


    Allegato 209967

    Tornando al WAM, tale monsone ha, come abbiamo visto, origine dai contrasti termico/barici/igrometrici tra masse d’aria oceaniche e quelle del continente africano bollente ma nel periodo estivo ( giugno/settembre).


    Evidenti gli effetti dell' anomalia termica con un vistoso ritardo del monsone africano, con pesanti anomalie pluviometriche su tutta l' africa equatoriale, con maggiore intensità sulle zone prospicenti il Golfo di Guinea (fonte meteoscienze)
    Allegato 209968

    A mio modesto avviso,il monsone africano occidentale o WAM si forma solo in estate a causa del forte riscaldamento del continente africano,con la creazione di un’area di bassa pressione sul continente, che migra verso nord con l’incremento del monsone stesso .
    Allegato 209970

    In presenza di masse oceaniche temperate o calde non si innesca il WAM per mancanza di questo dipolo termico.

    Inoltre gli alisei non spirano verso il contiente africano se non deviati dal monsone stesso. come avviene nel caso del WAM.
    Allegato 209971

    Nell' ipotesi da te prospettata. e’ vero che aumenta l’ energia disposizione ma, a mio modesto avviso, rimane in loco, la controprova si ha semplicemente osservando che in inverno l’ITCZ e’ molto più “basso”.


    Il monsone africano causa un incremento degli alisei che vengono deviati verso est provocando un ulteriore raffreddamento delle ssta (un meccanismo simile accade in Pacifico con la Nina e l’aumento della intensità degli alisei est->ovest).


    La normalità, se intesa come posizione dell’ITCZ, e’ relativa, a mio avviso, solo a brevi periodi dell’anno come il mese di maggio e ottobre.

    Dopo, soprattutto a fine Giugno, nulla impedirà all’ITCZ di shiftare di 500 km verso nord.

    In questa zona,durante l’estate australe( in mancanza di questo dipolo termico/barico), le anomalie superficiali sono,di norma, positive, ma con qualche eccezione.

    Provo a dare una spiegazione del fatto che l’ITCZ, pur localizzandosi d’inverno molti più gradi a sud della norma e’ soggetto a delle oscillazioni che influenza, richiamandolo più a sud, la posizione dell’anticiclone delle Azzorre lasciando strada aperta alle correnti occidentali.

    Durante l’estate australe si possono avere nell’ipotesi di ssta- che sono capaci di formarsi all’interno della corrente termoalina sia come upwelling.

    Allegato 209975
    Inoltre la corrente del Bengala e’ una delle zone a più forte upwelling del pianeta.

    Allegato 209976

    Sappiamo altresì dell’ effetto specchio dell’ENSO con lag temporale di qualche mese tra pacifico orientale e Atlantico tropicale.
    Veniamo da un ciclo NINA strong che ha raffreddato le acque degli oceani
    di tutto il pianeta e di cui ancora sentiamo gli effetti (ssta globali, jet stream tropicale basso,VP non del tutto smantellato,la stessa Nina ancora debolmente negativa,etc).

    Posto alcune carte dell'estate 2003 per evidenziare il dipolo termico che si crea tra Golfo di Guinea e Mediterraneo e per assicurare, chi avesse ancora dubbi, che il 2003 quest'anno non si ripetera' :

    Allegato 209983
    "Cerchiata in rosso la zona interessata dall'anomalia termica negativa, ancora di magnitudo non elevata, ma già in essere all'inizio di maggio: Fonte NOAA"

    Allegato 209984
    "Ecco l' amplificarsi dell'anomalia termica del Golfo di Guinea, notate come il mediterraneo inizi a surriscaldarsi. Fonte NOAA"

    Allegato 209985
    "Impressionante questa immagine, evidente qui la correlazione fra le due anomalie di magnitudo opposta, un vero e proprio dipolo termico che diede l'incipit all'estate più calda del secolo nel mediterraneo centrale. Fonte NOAA"

    Le figure sono tratte da questo articolo:
    ANOMALIA POSITIVA NELLE ACQUE DEL GOLFO DI GUINEA: CONSEGUENZE ESTATE ITALIANA

    Una semplice “dispensa”:
    http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaeta...diterraneo.pdf

    Per l’intervento autorevole di Remigio Zago, che saluto, ho letto che l’inversione non riguarderà ( almeno in estate) le quote stratosferiche piu’ alte intorno cioe’ ai 50 hp.
    Vorrei gentilmente un chiarimento.

    Con stima

    oligo

    Ciao Oligo,

    premetto un o.t. che ritengo dovuto in merito al fatto che sia davvero bello e utile confrontarsi, con una persona molto competente quale tu sei, in questa maniera su tematiche oggetto della comune passione

    Chiuso o.t.

    Allora sulle parti evidenziate che fanno da continuazione all'ottima e documentata disamina, avanzo un paio di domande/osservazioni.

    La prima riguarda il fatto che non si inneschi il monsone meridionale in caso di SSTA+ del Golfo di Guinea.
    Le SSTA sono espressioni relative al valore termico di quel punto preso in considerazione rispetto la "norma" e non rispecchiano quindi un valore termico (espresso dalle SST) assoluto.
    Anomalìe di valore positivo per quanto intense possano essere, ritengo non possano evitare cmq l'attivazione del monsone meridionale in quanto nel periodo di massimo calore delle fasce tropicali, il valore termico raggiunto dal suolo non potrà cmq mai essere pari a quello delle acque.
    Quindi forse si potrà parlare di monsone più attenuato (ma forse anche più umido?)...giusto il gradiente termico/barico più debole.
    Ti ho inoltre evidenziato il fatto che nel corso della innominabile estate le anomalìe in questione si fossero modificate al rialzo...

    Così in effetti si era partiti:

    anomnight.6.3.2003.gif

    ma così si era quando ad agosto ancora divampava il calore:

    anomnight.8.8.2003.gif

    e certamente la valuazione nel complesso diventa viziata da altri elementi tlc. tra cui le anomalìe nord atlantiche, la componente del monsone indiano (+ il monsone laterale) e la Qbo orientale (bene evidenziata da Remigio ).
    Occorrerebbe trovare la carta storica sinottica dei venti (monsoni) di quel periodo......
    Ultima modifica di mat69; 01/06/2011 alle 14:16
    Matteo



  2. #182
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da oligo Visualizza Messaggio
    Ciao Mat69,

    e' prorio vero
    Sembra prorio che tale spostamento delle anomalie positive (ssta+) verso UK sia destinato, secondo le previsioni, a continuare e determinera' la dislocazione dei massimi di gpt proprio su quell'area.
    E' quello che vado scrivendo da tempo e non che dal mio punto di vista sia una

    situazione facile da sbloccare a livello termico con il solo arrivo dell'autunno.

    Molto probabile che la mia impressione sia sbagliata, ma ne ridiscuteremo..spero

    anche con te e mi associo all'OT premessa di Matteo .

  3. #183
    Vento fresco L'avatar di gianni56
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    In alcuni settori (vedi U.K.) il mutamento delle SSTA in meno di 1 mese è stato davvero considerevole:

    Allegato 209948

    Allegato 209949

    molto interessante e didattica l'evoluzione delle SST, specie se confrontata con lo schema delle correnti oceaniche, innanzitutto si nota come l'anomalia attuale non sia più sull'UK al momento ma sul golfo di Biscaglia, tuttavia in prospettiva quella positiva ed in rafforzamento sull'east coast dovrebbe migrare da Terranova proprio verso l'UK/scandinavia. Nel frattempo quella positiva ,che ha persistito per tanto tempo sulla costa Mauritania Guinea Senegal, trasportata dalla corrente nord equatoriale sta incrementando le SST in area caraibica -venezuelana. Stanno calando così le SST nel golfo di Guinea, ma contemporaneamente calano anche sull'altro versante tropicale cosicchè non abbiamo un evidente dipolo TSA-TNA, ma semmai un evidente stemperamento complessivo operato dalla NINA strong col canonico differimento temporale di 4/5 mesi. Può darsi che questo stemperamento dei gradienti tutto sommato affievolisca l'influenza dell'ITCZ e dimostri come la NINA operi un'azione di smorzamento sulla cella di Hadley.
    per quando riguarda il discorso di Matteo, effettivamente stiamo discutendo di anomalie, non di valori assoluti, per cui in caso acque più calde nella zona del WAM, registriamo sì un calo pressorio a livello del mare, ma l'entroterra rimane pur sempre più bollente, tutto sommato varia solo l'intensità ed il rapporto di forze del "regime di brezze" in quelle zone, e con ciò oscilla anche la zona di convergenza, garantita comunque dallo shear positivo dei contro alisei in quota


  4. #184
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    qualcuno potrebbe gentilmente spiegare qual'è il legame tra anomalia termica oceanica (SSTA) e campo barico atmosferico (anche in quota)?
    cioè perchè i GPT dovrebbero essere influenzati dalle anomalie oceaniche, e non dalle t effettivamente presenti ?
    credo che sia concettualmente un punto prioritario

    grazie

  5. #185
    Vento fresco L'avatar di gianni56
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da marioAIM Visualizza Messaggio
    qualcuno potrebbe gentilmente spiegare qual'è il legame tra anomalia termica oceanica (SSTA) e campo barico atmosferico (anche in quota)?
    cioè perchè i GPT dovrebbero essere influenzati dalle anomalie oceaniche, e non dalle t effettivamente presenti ?
    credo che sia concettualmente un punto prioritario

    grazie
    Ci provo molto sinteticamente: a livello di campo barico le anomalie oceaniche superficiali esplicano la loro azione in modo più marcato alle medie latitudini e nelle aree subpolari, essendo in grado di condizionare la traiettoria del getto e le relative ondulazioni ( il JS tende ad aggirare le anomalie positive in senso orario e quelle negative in senso contrario, nell'emisfero nord), quindi grande rilevanza nel campo del vento e dei fronti anche in medio/alta troposfera..mentre per quanto riguarda la funzione delle SSTA nelle dinamiche interne alla cella di Hadley, essenzialmente si esplicano in loco nelle distribuzione delle grandi aree convettive (cicloni e tifoni compresi) e nelle interferenze con il regime degli alisei, su scala planetaria invece condizionano importanti indici oceanici extra tropicali, quali la PDO e l'AMO e qui il discorso ritorna alla modulazione del jet stream
    Ultima modifica di gianni56; 02/06/2011 alle 13:13

  6. #186
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da gianni56 Visualizza Messaggio
    Ci provo molto sinteticamente: a livello di campo barico le anomalie oceaniche superficiali esplicano la loro azione in modo più marcato alle medie latitudini e nelle aree subpolari, essendo in grado di condizionare la traiettoria del getto e le relative ondulazioni ( il JS tende ad aggirare le anomalie positive in senso orario e quelle negative in senso contrario, nell'emisfero nord), quindi grande rilevanza nel campo del vento e dei fronti anche in medio/alta troposfera..mentre per quanto riguarda la funzione delle SSTA nelle dinamiche interne alla cella di Hadley, essenzialmente si esplicano in loco nelle distribuzione delle grandi aree convettive (cicloni e tifoni compresi) e nelle interferenze con il regime degli alisei, su scala planetaria invece condizionano importanti indici oceanici extra tropicali, quali la PDO e l'AMO e qui il discorso ritorna alla modulazione del jet stream
    grazie, gianni, ma questo lo sapevo già

    la domanda è un'altra, provo a rifarla: perchè LE ANOMALIE?
    logica termodinamica vorrebbe che fosse LA TEMPERATURA degli oceani a influenzare le masse d'aria soprastanti, le quali non mi risultano fornite di database con le medie termiche del passato

    cioè qual'è la spiegazione fisica di questo fatto del getto che aggira le anomalie?


  7. #187
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da zago remigio Visualizza Messaggio
    Le anomalie della temperatura della superficie del mare (SST) creano un gradiente termico maggiore (o minore) rispetto al normale gradiente termico.
    E' quello che succede con la pressione atmosferica, naturalmente con variazioni molto più rapide, e le relative isobare e isallobare.

    si, ma non è l'anomalia a creare maggiore/minore gradiente termico, bensì le specifiche differenze termiche della zona analizzata, che sono ben valutate dai modelli
    certo, su distanze lunghe (oltre i 15 giorni) si può ipotizzare un possibile gradiente, vista l'inerzia termica delle acque, ma molto vaga in quanto non conosciamo bene nessuna delle due parti a 15 giorni di distanza, nè il getto nè l'evoluzione delle ssta

    o no?
    '


  8. #188
    Bava di vento L'avatar di oligo
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Ciao Oligo,

    premetto un o.t. che ritengo dovuto in merito al fatto che sia davvero bello e utile confrontarsi, con una persona molto competente quale tu sei, in questa maniera su tematiche oggetto della comune passione

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    La prima riguarda il fatto che non si inneschi il monsone meridionale in caso di SSTA+ del Golfo di Guinea.
    Le SSTA sono espressioni relative al valore termico di quel punto preso in considerazione rispetto la "norma" e non rispecchiano quindi un valore termico (espresso dalle SST) assoluto.
    Anomalìe di valore positivo per quanto intense possano essere, ritengo non possano evitare cmq l'attivazione del monsone meridionale in quanto nel periodo di massimo calore delle fasce tropicali, il valore termico raggiunto dal suolo non potrà cmq mai essere pari a quello delle acque.
    Quindi forse si potrà parlare di monsone più attenuato (ma forse anche più umido?)...giusto il gradiente termico/barico più debole.
    Ti ho inoltre evidenziato il fatto che nel corso della innominabile estate le anomalìe in questione si fossero modificate al rialzo...

    Così in effetti si era partiti:

    anomnight.6.3.2003.gif

    ma così si era quando ad agosto ancora divampava il calore:

    anomnight.8.8.2003.gif

    e certamente la valuazione nel complesso diventa viziata da altri elementi tlc. tra cui le anomalìe nord atlantiche, la componente del monsone indiano (+ il monsone laterale) e la Qbo orientale (bene evidenziata da Remigio ).
    Occorrerebbe trovare la carta storica sinottica dei venti (monsoni) di quel periodo......

    Ciao Matteo,

    OT: innanzitutto ti ringrazio per i complimenti che ricambio ( anche per me e' un piacere dibattere con te di argomenti attinenti alla meteorologia ) e ti confesso che mi rincresce un po’ aver fatto una scelta di vita che mi costringe a stare lontano da questa e da altre passioni anche per mesi.
    Grazie anche ad un altro grande protagonista del forum :Alessandro Foiano.

    Tornando in topic, devo dire che le tue osservazioni sono, come al solito, pertinenti.

    Riguardo alla necessità di avere ssta+ per la formazione dell WAM,
    sono d'accordo con te che non hanno un peso del tutto risolutivo sulla formazione del WAM, ma e’ anche vero che e’ opinione comune che ne possano ritardare la formazione provocando un forte riscaldamento e siccità nel sub Sahel.


    Il fattore determinante e’ (debbo, scusa,ripetermi), il contrasto tra una zona rovente con temperature ben superiori a 35° collocata all'interno dell' Africa precisamente nel territorio desertico del Sahel e le acque piu’ fresche del Golgo di Guinea.

    Inoltre, come scrive Remigio , le stta sono piu’ “indicative” nel mostrare il gradiente termico infatti come ben sai tutti i centri meteo e gli scienziati si servono di esse.

    Condivido, quindi, la tua osservazione sulla capacità’ comunque di prodursi un monsone meridionale o WAM anche se meno intenso ( con minor capacità di penetrare nel continente africano) qualora il contrasto sia meno intenso a condizione che tale contrasto vi sia e che il WAM ovviamte abbia origine, vale a dire ( condicio sine qua non) che si realizzi il cambio di direzione dei venti (alisei) e si convoglino verso l’Africa ( una time series dei venti in quella zona renderebbe, indubbiamente, tutto piu’ semplice).

    Volendo tornare alla terribile estate 2003 e alla carta ssta di agosto da te postata,e’ inconfutabile che si vedono delle anomale positive ( e quindi non favorevoli) ma ti chiedo se e’ “percorribile” l’ipotesi che il il WAM fosse già avviato e ha solo rallentato per regredire del tutto a Settembre ( come da climatologia)
    Forse, sarebbe più corretto fare una media, come ho visto in questo articolo:
    December 14, 2007: An african monsoon drier than usual: Aviso
    delle ssta ( da Giugno a Settembre, lasso di tempo di nascita e declino del WAM) del periodo non sapendo dove trovare un archivio storico.
    .
    Ciò su cui non sono d’accordo (ma forse non ho capito bene cosa intendi e sono soggetto spesso ad errori !)) e’ questo passaggio:


    il valore termico raggiunto dal suolo non potrà cmq mai essere pari a quello delle acque.
    Nelle acque tropicali la temperatura dell'acqua del mare è di circa 26-30 gradi, raggiungendo i 35 °C in mari poco profondi e a basse latitudini come il Golfo Persico, ( qui ritorna il principio di relativizzare o meno tali temperature rispetto ad una norma, cioe’ ritorniamo a parlare in termini di ssta o di valori assoluti).
    “Piccola cosa” al confronto con le temperature sulla terra ferma africana.


    Infine,vi sono studi recenti del CNR che mettono in correlazione positiva la vicinanza temporale al massimo di attività solare con l’intensita’ del WAM.


    PS: dato che temo di essere stato banale in questo post e di cio ‘ mi scuso e sposto l’attenzione andando di nuovo OT(ma solo per un attimo), su un altro stupendo meccanismo della natura correlato al WAM che meriterebbe da solo un td quellodell’ African Eastern Jet (AEJ)

    600mbwind0804.gif
    sal.jpg






    e del Saharan Air Layer una bella immagine della sua struttura la si trova qua e non me la fa caricare (Fig .n. 7):

    Wunder Blog : Weather Underground

    Saharan Air Layer (SAL) - Split Window - Combo - Latest Available

    AIR Worldwide: The Saharan Air Layer and Hurricane Formation

    e delle risonanze sulla stagione degli uragani ( coincidente con il “ciclo” del WAM ),che affliggono la zona caraibica e la costa americana



    Con stima


    oligo


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  9. #189
    Bava di vento L'avatar di oligo
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Ciao,

    io comincerei a tenere sotto osservazione il dato della posizione dell’ITCZ :

    itcz.jpg

    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/product.../ITCZ/west.gif

    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/product.../ITCZ/east.gif



    che potrebbe dare un'impronta un po' diversa all'intera stagione, a cominciare gia' dalla seconda parte del mese di giugno.

    Inoltre, ( se i dati sono corretti), forte corrente equatoriale di superficie con upwelling equatoriale (l'acqua trasportata a largo deve essere rimpiazzata dall'acqua che si trova sotto lo strato mescolato) in zona Golfo di Guinea e conseguenti ssta-


    psy4v1_20110601_22431_tat_uv_n0_t0.gif

    bestproduct_20110601_22431_at6_t-ano_n0_t0.png



  10. #190
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    Predefinito Re: SSTA e panorama circolatorio emisferico

    Quindi si profilerebbe sul lungo termine una ripresa delle SSTA mediterranee e possibili heat wave?
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
    [B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)

    [B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
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