
Originariamente Scritto da
oligo
Ciao Mat 69,
scusa per l’attesa e aspetta a leggere le mie parole e poi avrai un’idea più precisa del concetto di “castronerie”

Premetto che ti stimo molto e che sono perfettamente d’accordo sul fascino del meccanismo dei Monsoni e dell’area tropicale in genere perché sono il motore della macchina climatica.
Secondo alcuni studiosi,ci possono dare delle indicazioni con 6/ 9 mesi d’anticipo sulle variazioni della temperatura delle acque superficiali delle nostre latitudini.
Penso, senza alcuna presunzione, che semplifichiamo solo se assimiliando le brezze ai
Monsoni, dato che Il meccanismo di formazione e’ lo stesso non si sottolinea che
i monsoni, oltre ad avere carattere periodico e stagionale, hanno, come tu hai detto, la capacità di influenzare il clima a livello non solo locale.
A mio modesto avviso,Il monsone africano non ha una fase invernale ed una estiva, ma solo una estiva.
Il monsone indiano ha ( come risaputo) due fasi: una invernale durante
la quale si a causa della più estesa area di alta pressione del pianeta
Da questo articolo:
Articolo di meteorologia >> I monsoni | IL METEO.IT
I monsoni dell'Asia meridionale e sud-orientale sono generati da
cambiamenti stagionali globali del tempo.
Nell’inverno dell'emisfero nord, si forma una estesa area di alta pressione siberiana
che va ingrandendosi e rafforzandosi considerevolmente divenendo la struttura
anticiclonica più vasta del pianeta.
La configurazione che si può esaminare in figura, provoca forti
venti nord-orientali che convergono verso l'equatore.
Tali venti, sono in partenza secchi e raccolgono umidità sopra il Mare Cinese
Meridionale formando il monsone nord-orientale del sud-est asiatico.
Allegato 209966
Il monsone sud occidentale estivo e’ da ricondursi alla formazione di una profonda area di bassa pressione.
Allegato 209967
Tornando al
WAM, tale monsone ha, come abbiamo visto, origine dai contrasti termico/barici/igrometrici tra masse d’aria oceaniche e quelle del continente africano bollente ma nel periodo estivo ( giugno/settembre).
Evidenti gli effetti dell' anomalia termica con un vistoso ritardo del monsone africano, con pesanti anomalie pluviometriche su tutta l' africa equatoriale, con maggiore intensità sulle zone prospicenti il Golfo di Guinea (fonte meteoscienze)
Allegato 209968
A mio modesto avviso,il monsone africano occidentale o
WAM si forma
solo in estate a causa del forte riscaldamento del continente africano,con la creazione di un’area di bassa pressione sul continente, che migra verso nord con l’incremento del monsone stesso .
Allegato 209970
In presenza di masse oceaniche temperate o calde non si innesca il WAM per mancanza di questo dipolo termico.
Inoltre gli alisei non spirano verso il contiente africano se non deviati dal monsone stesso. come avviene nel caso del
WAM.
Allegato 209971
Nell' ipotesi da te prospettata. e’ vero che aumenta l’ energia disposizione ma, a mio modesto avviso, rimane in loco, la controprova si ha semplicemente osservando che in inverno l’ITCZ e’ molto più “basso”.
Il monsone africano causa un incremento degli alisei che vengono deviati verso est provocando un ulteriore raffreddamento delle
ssta (un meccanismo simile accade in Pacifico con la Nina e l’aumento della intensità degli alisei est->ovest).
La normalità, se intesa come posizione dell’
ITCZ, e’ relativa, a mio avviso, solo a brevi periodi dell’anno come il mese di maggio e ottobre.
Dopo, soprattutto a fine Giugno, nulla impedirà all’
ITCZ di shiftare di 500 km verso nord.
In questa zona,durante l’estate australe( in mancanza di questo dipolo termico/barico), le anomalie superficiali sono,di norma, positive, ma con qualche eccezione.
Provo a dare una spiegazione del fatto che l’ITCZ, pur localizzandosi d’inverno molti più gradi a sud della norma e’ soggetto a delle oscillazioni che influenza, richiamandolo più a sud, la posizione dell’anticiclone delle Azzorre lasciando strada aperta alle correnti occidentali.
Durante l’estate australe si possono avere nell’ipotesi di
ssta- che sono capaci di formarsi all’interno della corrente termoalina sia come upwelling.
Allegato 209975
Inoltre la corrente del Bengala e’ una delle zone a più forte upwelling del pianeta.
Allegato 209976
Sappiamo altresì dell’ effetto specchio dell’
ENSO con lag temporale di qualche mese tra pacifico orientale e Atlantico tropicale.
Veniamo da un ciclo NINA strong che ha raffreddato le acque degli oceani
di tutto il pianeta e di cui ancora sentiamo gli effetti (
ssta globali, jet stream tropicale basso,
VP non del tutto smantellato,la stessa Nina ancora debolmente negativa,etc).
Posto alcune carte dell'estate 2003 per evidenziare il dipolo termico che si crea tra Golfo di Guinea e Mediterraneo e per assicurare, chi avesse ancora dubbi, che il 2003 quest'anno non si ripetera' :
Allegato 209983
"
Cerchiata in rosso la zona interessata dall'anomalia termica negativa, ancora di magnitudo non elevata, ma già in essere all'inizio di maggio: Fonte NOAA"
Allegato 209984
"Ecco l' amplificarsi dell'anomalia termica del Golfo di Guinea, notate come il mediterraneo inizi a surriscaldarsi. Fonte NOAA"
Allegato 209985
"Impressionante questa immagine, evidente qui la correlazione fra le due anomalie di magnitudo opposta, un vero e proprio dipolo termico che diede l'incipit all'estate più calda del secolo nel mediterraneo centrale. Fonte NOAA"
Le figure sono tratte da questo articolo:
ANOMALIA POSITIVA NELLE ACQUE DEL GOLFO DI GUINEA: CONSEGUENZE ESTATE ITALIANA
Una semplice “dispensa”:
http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaeta...diterraneo.pdf
Per l’intervento autorevole di Remigio Zago, che saluto, ho letto che l’inversione non riguarderà ( almeno in estate) le quote stratosferiche piu’ alte intorno cioe’ ai 50
hp.
Vorrei gentilmente un chiarimento.
Con stima
oligo

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