Riguardo le SSTA sul golfo di Guinea mi sorge un dubbio;ho consultato vari studi,tra cui anche questo del CNR,ma con esiti e visioni contrastanti;
ecco quello del CNR:
http://www.dta.cnr.it/dmdocuments/pu...24_gozzini.pdf
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Ciao Mat,
penso intorno la prima decade di giugno, nonostante la tendenza gia’ in atto di andare leggermente sopranorma sul lato ovest .
itcz.jpg
A mio avviso, stiamo ancora “pagando” un certo ritardo, dovuto alla passata forte Nina , che si ripercuoterà anche sul monsone africano.
Tuttavia, le acque superficiali del Golfo di Guinea,che presentano una anomalia negativa,mi fanno pensare ad una prossima e sempre maggiore influenza del monsone africano.
anomg.5.30.2011.gif
atl_anom.gif
sst_anom.gif
Il WAM nasce, come quello Indiano, dal contrasto di una zona arroventata situata all'interno dell' Africa precisamente nel territorio desertico del Sahel, con le acque più fresche del Golfo di Guinea.
Perciò maggiore sarà il contrasto, maggiore sarà la forza del monsone africano.
In presenza di acque calde nel golfo di Guinea,sarà minore il contrasto termico e minore sara’ la intensita’ del monsone.
Vorrei aggiungere che in estate si ha un dipolo termico, una vera e propria correlazione tra le anomalie fredde delle stta del Golfo di Guinea e le stta positive in Mediterraneo.
Mi sembra strano sentire parlare, in questo contesto, di onde di Rossby da parte del grande Francesco Nucera, al quale mi riservo di rispondere al piu' presto.![]()
PS: grazie Adriano
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Però quanto ad anomalìe negative ...non è che ci siamo ancora troppo...
(ti posto questa che negli scarti minimi risulta più chiara):
wkanomv2.png
Ho letto il meccanismo del WAM ed ha indubbiamente un suo fascino se non si commette l'errore, a mio avviso di semplificarlo troppo e ragionando con il meccanismo delle brezze che in fondo è quello che si adatta di più si rischia un pò di banalizzare il tutto.
Il tratto equatoriale della fascia interessata dal Monsone africano si trova nell'Atlantico quindi in oceano.
Possiamo pertanto dire che il fattore circolatorio "normale" si instaura durante i mesi invernali quando ai normali alisei si sovrappone l'effetto termico terra - mare del monsone invernale (che spira grossomodo come l'aliseo).
Durante l'estate il fattore di normalità viene interrotto dalla forte convezione presente nel Sahel e a sud del Sahel, a questo punto il gradiente termico - barico si inverte e "parte " il monsone meridionale.
Tuttavia in questo caso la quantità di calore immessa nell'atmosfera è enorme e la capacità di strutturare fino alle alte quote potenti anticicloni dinamici in seno allo sviluppo e risalita della cella di Hadley ci evidenzia la profonda differenza che sussiste rispetto a fenomeni locali come le brezze ove il sollevamento delle masse d'aria rimane confinato talvolta in poche centinaia di metri.
Fermo restando che indubbiamente il gradiente termico SSTA- / terra calda è maggiore rispetto al caso di SSTA+ /terra calda e così quello barico (quindi il monsone rinforzando tende a penetrare in maniera più efficace oltre la fascia costiera ), non è per caso da mettere in conto che (in una seconda fase) SSTA+ benchè attenuino il gradiente termico, portino verso la costa masse d'aria ancora più umide e pertanto ulteriormente facilitate a sviluppare convezione una volta a contatto con le masse d'aria bollenti continentali?
Ti prego di correggermi se ho detto grosse castroneriema mi viene in mente questo in un'estate....presa a caso..
l'inizio....
sst_anom-030601.gif
il durante:
sst_anom-030727.gif
e ancora:
sst_anom-030810.gif
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Ultima modifica di mat69; 30/05/2011 alle 23:48
Matteo
E quindi remigio, cosa ne deduci??
Anch perchè siamo lontani anni luce, in merito all'ITCZ , dal 2003....
In alcuni settori (vedi U.K.) il mutamento delle SSTA in meno di 1 mese è stato davvero considerevole:
sst_anom.gif
sst_anom-110501.gif
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Matteo
quando si riusciranno a prevedere le SST (e a inserire tale dato nei run modellistici, anche se sarebbe difficile) le previsioni avranno un balzo in avanti pauroso
purtroppo oggi si fanno al massimo dei ragionamenti sulle SST al tempo zero della previsione, ma questo lo vedono anche i GM, quindi per me non aggiunge nulla
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Ciao Mat 69,
scusa per l’attesa e aspetta a leggere le mie parole e poi avrai un’idea più precisa del concetto di “castronerie”
Premetto che ti stimo molto e che sono perfettamente d’accordo sul fascino del meccanismo dei Monsoni e dell’area tropicale in genere perché sono il motore della macchina climatica.
Secondo alcuni studiosi,ci possono dare delle indicazioni con 6/ 9 mesi d’anticipo sulle variazioni della temperatura delle acque superficiali delle nostre latitudini.
Penso, senza alcuna presunzione, che semplifichiamo solo se assimiliando le brezze ai
Monsoni, dato che Il meccanismo di formazione e’ lo stesso non si sottolinea che
i monsoni, oltre ad avere carattere periodico e stagionale, hanno, come tu hai detto, la capacità di influenzare il clima a livello non solo locale.
A mio modesto avviso,Il monsone africano non ha una fase invernale ed una estiva, ma solo una estiva.
Il monsone indiano ha ( come risaputo) due fasi: una invernale durante
la quale si a causa della più estesa area di alta pressione del pianeta
Da questo articolo:
Articolo di meteorologia >> I monsoni | IL METEO.IT
I monsoni dell'Asia meridionale e sud-orientale sono generati da
cambiamenti stagionali globali del tempo.
Nell’inverno dell'emisfero nord, si forma una estesa area di alta pressione siberiana
che va ingrandendosi e rafforzandosi considerevolmente divenendo la struttura
anticiclonica più vasta del pianeta.
La configurazione che si può esaminare in figura, provoca forti
venti nord-orientali che convergono verso l'equatore.
Tali venti, sono in partenza secchi e raccolgono umidità sopra il Mare Cinese
Meridionale formando il monsone nord-orientale del sud-est asiatico.
invernale.png
Il monsone sud occidentale estivo e’ da ricondursi alla formazione di una profonda area di bassa pressione.
estivo.png
Tornando al WAM, tale monsone ha, come abbiamo visto, origine dai contrasti termico/barici/igrometrici tra masse d’aria oceaniche e quelle del continente africano bollente ma nel periodo estivo ( giugno/settembre).
Evidenti gli effetti dell' anomalia termica con un vistoso ritardo del monsone africano, con pesanti anomalie pluviometriche su tutta l' africa equatoriale, con maggiore intensità sulle zone prospicenti il Golfo di Guinea (fonte meteoscienze)
guinea ritrdataria.gif
A mio modesto avviso,il monsone africano occidentale o WAM si forma solo in estate a causa del forte riscaldamento del continente africano,con la creazione di un’area di bassa pressione sul continente, che migra verso nord con l’incremento del monsone stesso .Possiamo pertanto dire che il fattore circolatorio "normale" si instaura durante i mesi invernali quando ai normali alisei si sovrappone l'effetto termico terra - mare del monsone invernale (che spira grossomodo come l'aliseo).
6079171_9234.jpg
In presenza di masse oceaniche temperate o calde non si innesca il WAM per mancanza di questo dipolo termico.
Inoltre gli alisei non spirano verso il contiente africano se non deviati dal monsone stesso. come avviene nel caso del WAM.
Earth_Global_Circulation.jpg
Nell' ipotesi da te prospettata. e’ vero che aumenta l’ energia disposizione ma, a mio modesto avviso, rimane in loco, la controprova si ha semplicemente osservando che in inverno l’ITCZ e’ molto più “basso”.non è per caso da mettere in conto che (in una seconda fase) SSTA+ benchè attenuino il gradiente termico, portino verso la costa masse d'aria ancora più umide e pertanto ulteriormente facilitate a sviluppare convezione una volta a contatto con le masse d'aria bollenti continentali?
Il monsone africano causa un incremento degli alisei che vengono deviati verso est provocando un ulteriore raffreddamento delle ssta (un meccanismo simile accade in Pacifico con la Nina e l’aumento della intensità degli alisei est->ovest).
La normalità, se intesa come posizione dell’ITCZ, e’ relativa, a mio avviso, solo a brevi periodi dell’anno come il mese di maggio e ottobre.
Dopo, soprattutto a fine Giugno, nulla impedirà all’ITCZ di shiftare di 500 km verso nord.
In questa zona,durante l’estate australe( in mancanza di questo dipolo termico/barico), le anomalie superficiali sono,di norma, positive, ma con qualche eccezione.
Provo a dare una spiegazione del fatto che l’ITCZ, pur localizzandosi d’inverno molti più gradi a sud della norma e’ soggetto a delle oscillazioni che influenza, richiamandolo più a sud, la posizione dell’anticiclone delle Azzorre lasciando strada aperta alle correnti occidentali.
Durante l’estate australe si possono avere nell’ipotesi di ssta- che sono capaci di formarsi all’interno della corrente termoalina sia come upwelling.
image86585549.jpg
Inoltre la corrente del Bengala e’ una delle zone a più forte upwelling del pianeta.
annualprimaryprod531886.jpg
Sappiamo altresì dell’ effetto specchio dell’ENSO con lag temporale di qualche mese tra pacifico orientale e Atlantico tropicale.Posto alcune carte dell'estate 2003 per evidenziare il dipolo termico che si crea tra Golfo di Guinea e Mediterraneo e per assicurare, chi avesse ancora dubbi, che il 2003 quest'anno non si ripetera' :
Veniamo da un ciclo NINA strong che ha raffreddato le acque degli oceani
di tutto il pianeta e di cui ancora sentiamo gli effetti (ssta globali, jet stream tropicale basso,VP non del tutto smantellato,la stessa Nina ancora debolmente negativa,etc).
guinea 2003 incipit.gif
"Cerchiata in rosso la zona interessata dall'anomalia termica negativa, ancora di magnitudo non elevata, ma già in essere all'inizio di maggio: Fonte NOAA"
anomalia 31 maggio.gif
"Ecco l' amplificarsi dell'anomalia termica del Golfo di Guinea, notate come il mediterraneo inizi a surriscaldarsi. Fonte NOAA"
dipolo termico.gif
"Impressionante questa immagine, evidente qui la correlazione fra le due anomalie di magnitudo opposta, un vero e proprio dipolo termico che diede l'incipit all'estate più calda del secolo nel mediterraneo centrale. Fonte NOAA"
Le figure sono tratte da questo articolo:
ANOMALIA POSITIVA NELLE ACQUE DEL GOLFO DI GUINEA: CONSEGUENZE ESTATE ITALIANA
Una semplice “dispensa”:
http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaeta...diterraneo.pdf
Per l’intervento autorevole di Remigio Zago, che saluto, ho letto che l’inversione non riguarderà ( almeno in estate) le quote stratosferiche piu’ alte intorno cioe’ ai 50 hp.
Vorrei gentilmente un chiarimento.
Con stima
oligo
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Ultima modifica di oligo; 01/06/2011 alle 12:42
Ciao Mat69,
e' prorio vero
Sembra prorio che tale spostamento delle anomalie positive (ssta+) verso UK sia destinato, secondo le previsioni, a continuare e determinera' la dislocazione dei massimi di gpt proprio su quell'area.
In una seconda fase ( penso Agosto, ma potrebbbe essere prima, ad altri l'ardua sentenza!), con la formazione dell'anticiclone polare ( in sostituzione del vp), tale area ad alti geopotenziali si amplierebbe e potrebbe formare una figura simile ad uno Scand+ ma piu' ampia, distesa sui paralleli, verso ovest .
La formazione di una fascia alta di latitudine di anomalie positive di gpt non e' mai sinonimo di stabilita' nel Mediterraneo dove si potrebbe formare un analoga area di lacune bariche.
Il comportamento oscillatorio attuale dell'anticiclone delle Azzorre ( che si estende verso l'Europa e si ritira come un'onda che si infrange), sembra riflettere una certa passivita' della componente sub-tropicale.
Quindi particolare peso avra' la posizione dell'ITCZ e la forza dei due monsoni asiatico e WAM e alla QBO ( come detto da Remigio Zago).
Sono molte le possibili "forzanti" e indici da monitorare, non ultima la fase ENSO.
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Ciao Remigio,
grazie per la precisazione, soprattutto il riferimento all'attivita' in fase crescente verso il massimo del ciclo. .
La fonte e' semplicemente un td su un altro forum,dove si metteva in dubbio la estensione verso il basso, cioe' verso i 50hp ( scusa il refuso) della fase occidentale della QBO.
Ma adesso, conoscendo bene la tua preparazione, non vado a perdere altro tempo
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