Indipendentemente dalla questione dell'UR, anche se questa si fosse mantenuta costante come ipotizzato da Faina, resta il fatto inspiegabile dell'aumento termico di 3 °C netti in 10 minuti con condizioni di fohnizzazione costante, cosa che a mio avviso non trova spiegazioni se non in un episodio contingente che è andato a determinare un errore accidentale di misurazione.

Peraltro, casi simili si sono verificati sotto ondate di calore di altra natura ed entità a Firenze Peretola il 30 giugno 1990, quando nel SYREP uscì una temperatura ufficiale di +40,0 °C anche in quel caso superiore di 3 °C alla temperatura massima oraria di +37 °C dei vari METAR (salto quindi di 3 °C tra un METAR e l'altro e immediata discesa al valore massimo orario), e a Milano Malpensa per ben 3 giorni nel luglio 1998: nei SYREP +37,1 °C il 23/07/1998 con massima oraria di +33 °C; +37,5 °C il 24/07/1998 con massima oraria di +35 °C alle ore 19:20 (dopo i +32 °C delle 18:50 e di nuovo +31 °C alle 19:50) e +37,3 °C il 25/07/1998 con massima oraria di +32 °C (anche in questo caso il valore di +37,5 °C del 24 luglio 1998 sarebbe un record assoluto fasullo purtroppo ufficialmente omologato).

Sia per Peretola nel 1990 che per Malpensa nel 1998, i dati delle altre stazioni presenti in zona erano nettamente inferiori in quei giorni (3 °C circa) dalle massime ufficiali che poi sono state omologate.

Conclusione: per il dato di Firenze Peretola del 30 giugno 1990 e per i dati di Milano Malpensa di del 23, 24 e 25 luglio 1998 c'è praticamente unanimità di consensi sull'errore; per Foggia Amendola invece c'è sempre qualcuno che vuole provare a difendere un dato indifendibile.