Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
Per le spiegazioni ti consiglio anch'io di usare efficaci riduttori di complessità: immagini, grafici, soprattutto esempi concreti e similitudini (o metafore).

Per es. per l'effetto serra e l'associata influenza sulle T: ogniqualvolta mi tocca spiegarlo nella maniera più semplice possibile senza ricorrere alla fisica (e dunque alla matematica) uso la metafora del secchio bucato in presenza di afflusso d'acqua, permette di farsi un'idea concreta di concetti importantissimi quali il flusso, l'inerzia, le retroazioni.
Oppure uso l'esempio (ancora più semplificato, ma forse più concreto) della stanza con radiatore e finestre aperte: la stufa fungerebbe da erogatore di energia radiante (il sole) e la stanza con le sue pareti e le finestre aperte da modulatore di energia (l'atmosfera esercitante l'effetto serra). Nella semplificazione, che uso all'inizio in senso generale, la riduzione di complessità è forte perché per es. non tengo in considerazione i feedback (per es. l'importante ruolo dell'albedo e neppure il feedback negativo radiativo esercitato dal fatto che quello che esce dal sistema, cioè energia infrarossa fuoriuscente, è determinato dalla T del sistema stesso); ma lo potresti spiegare quando entri nel merito del bilancio energetico. Faccio immaginare cosa significherebbe essere ad una distanza fissa da una stufa accesa in un gelido ambiente esterno notturno (caso limite di una Terra senza effetto serra) e come invece cambia essere alla stessa distanza dalla stufa accesa però all'interno di una stanza. E poi parlerei del ruolo giocato dalle finestre aperte della stanza, spiegando che l'accumulo di gas serra equivale alla loro chiusura graduale.

Per quel che riguarda il ruolo giocato dal più importante gas serra non condensante (la CO2), si può usare l'esempio del termostato.

Un'altra cosa: l'immagine della serra è ovviamente fuorviante perché il sistema cerca di fare di tutto (radiazione, convezione, conduzione, cambiamento di stato...) per dissipare l'energia in eccesso che accumula. Una buona parte la stocca negli oceani (eventualmente restituendola all'atmosfera più avanti nel tempo), il resto la dissipa anche attraverso il più importante feedback negativo citato prima (cosa che non avviene in una serra). Poi ev. andrebbe anche citata la stratificazione dell'atmosfera e il fatto che essendo sopra più fredda e sotto più calda, l'energia in eccesso emessa dall'atmosfera ad una quota più alta fa in modo che - per riequilibrare i sistema - il gradiente termico verticale spinga inevitabilmente la T alle quote più basse gradualmente verso valori medi più elevati.
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Un paio di immagini che magari conosci già: il bilancio energetico e la solita tabella delle forzanti radiative in epoca antropocenica ma con in più (sotto) la stima del principale feedback negativo (quello radiativo, stante la temperatura di equilibrio radiativo) e dei principali feedback positivi (vapore acqueo, ghiaccio e albedo) con il risultante sbilancio radiativo netto al TOA dato dalla somma delle forzanti più quella dei feedback.
È senz'altro più completa della sola tabella relativa alle forzanti.

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Grazie, molto interessanti i tuoi esempi "concreti"