
Originariamente Scritto da
mat69
Gli anni 80 progressivamente con il culmine nel successivo decennio, videro una progressiva intensificazione dell'attività del vortice polare, l'indebolimento delle correnti a getto subtropicali a favore del jet stream polare.
La conseguenza fu l'innalzamento delle fasce tropicali che generava massima subsidenza alle medie latitudini al di sopra delle quali agivano di contrasto le correnti fredde più avanzate facenti riferimento alla cella polare (fronte polare).
Gli anticicloni mantenevano tuttavia specie nel semestre invernale, una configurazione zonale ma assai "alta" proprio in quanto inibiti dall'intensità del vortice polare.
Le correnti orientali durante l'inverno che lambivano l'adriatico centro meridionale erano la massima espressione di questa forte espansione degli anticicloni dinamici (
NAO fortemente positiva) dovuti alla totale latitanza del getto alle latitudini subtropicale.
All'origine e causa di una progressiva maggior invadenza da parte degli anticicloni dinamici in sede polare vi è l'indebolimento del vortice polare con una duplice componente di riscaldamento della stratosfera polare e di raffreddamento della stratosfera equatoriale.
Il getto si frammenta sempre più a causa della diminuzione di gradiente termico polo /equatore e prepotenti si fanno gli scambi meridiani rispetto alla circolazione zonale.
Quasi tutte le estati degli anni 2000 enfatizzano in maniera poco controllata l'espansione meridiana degli anticicloni subtropicali e gli scambi delle masse d'aria si arricchisce sempre più di una componente N-S e viceversa.
(to be continued??)


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