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  1. #161
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Queste sono le anomalie riscontrate qui a L'Aquila dalla stazione dell'Università di fisica: Giugno -0.7°, Luglio -0.8° ed Agosto -0.4°
    Estate quindi sottomedia, e qui ce ne siamo accorti alla grande.

  2. #162
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    A me sembra adeguatissima, in quanto rappresentativa del clima attuale. A quale media dovremmo riferirci se no, ad un trentennio dell'800?
    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Non sta in piedi. E' un esercizio sbagliato quello di scegliere la media in funzione delle convenzioni o dei propri gusti. Se vogliamo una media rappresentativa degli ultimi 220 anni, prendiamo quella di tutta la serie. Se vogliamo una media rappresentativa del clima della seconda metà del secolo scorso, prendiamo la 51-2000. La media rappresentativa del clima ATTUALE è la 81-2010. Punto.
    Tra l'altro, un grafico in cui alla media non venga associata alcuna misura di variabilità (che in una distribuzione "normale" può essere semplicemente la dev. standard) ha comunque poco senso: non ho i dati di quella serie, ma è possibile che il valore di quest'anno possa essere definito normale, ovvero al di sotto della somma media+1st.dev

    Ciao
    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Aggiungo che, per convenzione, si era deciso di utilizzare la media conclusa nel decennio precedente (nel nostro caso 71-2000) per evitare oscillazioni di breve periodo non rappresentative del clima attuale. All'interno dello stesso WMO però, si sta convergendo verso la soluzione di utilizzare la media che si conclude nel decennio più attuale, in quanto è ormai dimostrato che, almeno alle medie latitudini, l'intensità delle anomalie dovute alla forzante del global warming sono dello stesso ordine di grandezza o maggiori delle oscillazioni naturali di breve periodo.
    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    A parte che non importa fare gli arroganti, mi sembra si stia discutendo con calma.

    Per una media rappresentativa di adesso si prende la media dei 30 anni precedenti ad adesso, perché 30 anni è il periodo di tempo minimo individuato per stabilire una climatologia significativa.
    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Proprio quei trenta rappresentano più fedelmente il clima di oggi! Questo è il motivo.
    La 1961-90 è una media obsoleta, che rappresenta una fase climatica passata. Possiamo certamente, ed è interessante, prenderla come riferimento per capire quanto il clima stia cambiando. Ma se vogliamo una media rappresentativa del clima di oggi, la 81-2010 è quella che cerchiamo.
    Finalmente un po' di musica per le mie orecchie

    Tutti concetti comunque già scritti a pagina 10 di questo thread ma troppo spesso non ci sip rende il tempo di leggere ed approfondire e si continua iperterriti a battere sempre lo stesso chiodo:

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    A livello termico, l’estate 2013 a Parma chiude a:

    • +1,4 °C dalla 1921-2010 (+1,4 sigma)
    • +1,7 °C dalla 1961-1990 (+2,9 sigma)
    • +1,4 °C dalla 1971-2000 (+1,9 sigma)
    • +0,8 °C dalla 1981-2010 (+0,7 sigma)
    • +0,3 °C dalla 1991-2010 (+0,3 sigma)


    (dati arrotondati ad 1 decimale)

    Questi i periodi di riferimento / stati climatici degli ultimi 90 anni:


    Senza necessità di eseguire alcun test statistico è del tutto evidente come il periodo 1971-2000 rispecchi alla perfezione lo stato medio climatico secolare. La differenza di valore nel parametro sigma è ascrivibile alla differente numerosità del campione statistico (30 anni e 90 anni).

    A questo punto nasce l’esigenza di testare statisticamente la presenza di un eventuale cambiamento climatico tra il presente, ad esempio 1981-2010 oppure 1991-2010, e lo stato climatico medio secolare, 1971-2000, sia in media sia in varianza.


    1971-2000 contro 1981-2010 (media)

    Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0

    Campione 1: 1971-2000
    n = 30, media = 23,8, d.s. = 0,7
    errore standard della media = 0,127802
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,5386 a 24,0614

    Campione 2: 1981-2010
    n = 30, media = 24,4, d.s. = 1,1
    errore standard della media = 0,200832
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,9893 a 24,8107

    Statistica test: z = (23,8 - 24,4)/0,238048 = -2,5205
    P-value a due code = 0,01172 (cambiamento climatico presente)


    1971-2000 contro 1981-2010 (varianza)

    Ipotesi nulla: le varianze delle popolazioni sono uguali

    Campione 1: 1971-2000
    n = 30, varianza = 0,5

    Campione 2: 1981-2010
    n = 30, varianza = 1,2

    Statistica test: F(29, 29) = 2,4
    P-value a due code = 0,02136 (cambiamento climatico presente)


    1971-2000 contro 1991-2010 (media)

    Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0

    Campione 1: 1971-2000
    n = 30, media = 23,8, d.s. = 0,7
    errore standard della media = 0,127802
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,5386 a 24,0614

    Campione 2: 1991-2012
    n = 22, media = 24,8, d.s. = 1
    errore standard della media = 0,213201
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 24,3566 a 25,2434

    Statistica test: z = (23,8 - 24,8)/0,248572 = -4,02298
    P-value a due code = 5,747e-005 (cambiamento climatico presente)


    1971-2000 contro 1991-2010 (varianza)

    Ipotesi nulla: le varianze delle popolazioni sono uguali

    Campione 1: 1971-2000
    n = 30, varianza = 0,5

    Campione 2: 1991-2012
    n = 22, varianza = 1

    Statistica test: F(21, 29) = 2
    P-value a due code = 0,08368 (cambiamento climatico non presente ma differenza sostanziale)


    Questi raffronti ci dicono ciò che già sappiamo (ma le conclusioni sono avvalorate da una rigorosa analisi statistica) e cioè che le estati degli ultimi 30 anni (mediamente) differiscono sensibilmente dalle estati pre anni ’80 del secolo scorso. In questo contesto, pertanto, non meraviglia di certo chiudere costantemente il trimestre estivo con scarti superiori a +1 sigma e l’estate 2013 non rappresenta un’eccezione a questa consuetudine consolidata e sotto il profilo termico nulla ha a che vedere con le cosiddette estati vecchio stile dal momento che lo stato climatico attuale (cioè lo stato climatico nel quale è ricompresa l’estate 2013) non è quello del 1971-2000, che presenta un intervello di normalità climatica:
    +23,1 °C < 23,8 °C < 24,6 °C

    o del 1961-1990 o di altro periodo di riferimento precedente il 1981-2010, e i dati lo dimostrano inequivocabilmente.

    Interessante osservare come l’ultimo ventennio (1991-2010) differisca sensibilmente dall’ultimo trentennio (1981-2010) pertanto il trentennio in formazione (1991-2020) presenta una buona probabilità di rappresentare una prosecuzione del cambiamento climatico in atto, anche rispetto al 1981-2010:


    1981-2010 contro 1991-2010 (media)

    Ipotesi nulla: differenza delle medie = 0

    Campione 1: 1981-2010
    n = 30, media = 24,4, d.s. = 1,1
    errore standard della media = 0,200832
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 23,9893 a 24,8107

    Campione 2: 1991-2010
    n = 22, media = 24,8, d.s. = 1
    errore standard della media = 0,213201
    intervallo di confidenza al 95% per la media: da 24,3566 a 25,2434

    Statistica test: z = (24,4 - 24,8)/0,292896 = -1,36567
    P-value a due code = 0,172 (cambiamento climatico non presente ma differenza sostanziale)

    In questo interessante contesto termico di trend positivo in atto, che non ha precedenti da quando si analizzano dati meteo-climatologici, il confronto con la 1971-2000 diventa obsoleto ai fini della valutazione del clima attuale in quanto quello stato climatico differisce troppo rispetto a quello presente.

    Se si vuole costruire un modello statistico di riferimento del clima attuale occorre inevitabilmente considerare il trentennio 1981-2010 rappresentativo dei giorni nostri oppure costruire in termini probabilistici il trentennio in formazione 1991-2020, come proposto in modo primitivo dal prof Ezio Rosini di Arpa EMR già negli anni ’80 del secolo scorso e tramite l’utilizzo di precise tecniche statistiche.

    Tengo a precisare fin da subito, prima che un qualche buontempone di turno arrivi dicendo che tutto ciò non ha nulla di scientifico, che serve solo a minimizzare le anomalie positive (ho già statisticamente dimostrato il cambiamento climatico estivo quindi questa ipotesi della minimizzazione non mi appartiene), ecc … che in tema di periodo di riferimento la WMO indica ancora lo stato 1961-1990 quale parametro di standardizzazione delle serie storiche. La WMO in nessun documento tecnico che mi risulti non ha mai fissato il periodo 1971-2000 quale riferimento per la standardizzazione, ma ha consentito che insieme alla 1961-1990 venga utilizzato un periodo più recente (senza indicare esplicitamente quale) a fronte dei cambiamenti climatici in atto, come ben precisato da meteo svizzera:

    Nel 2011 l'OMM ha così proposto ai servizi meteorologici nazionali di mettere a disposizione i valori normali di un ulteriore periodo trentennale accanto a quelli del periodo standard 1961-1990 e di aggiornarli ogni 10 anni. Si avrebbero così valori normali che descrivono più fedelmente il clima odierno e che rappresentano meglio il clima futuro. Il periodo standard 1961-1990 è invece mantenuto come riferimento per le lunghe serie di osservazioni e misurazioni. Molti servizi nazionali hanno già seguito le indicazioni dell'OMM. MeteoSvizzera introdurrà le nuove norme 1981-2010 nel corso del 2013, permettendo così di allestire prodotti paragonabili a livello internazionale e di venire incontro alle esigenze degli utenti.
    MeteoSvizzera - Nuovi valori climatici normali 1981-2010

    Chi è interessato ad approfondire l’argomento, con tanto di riferimenti WMO e riferimenti a scuole di pensiero in ambito accademico è invitato a leggersi questi miei documenti di sintesi, dove, tra l’altro, si evidenzia come all’interno della stessa WMO sia in discussione il criterio di aggiornamento del periodo di riferimento essendo le regole impostate decenni or sono superate dalle evidenze empiriche:

    Periodo di riferimento .pdf - PDF Archive

    Definizione di Clima .pdf - PDF Archive

    e i documenti WMO:

    Microsoft Word - WMO49_Vol I_E.doc (Documento tecnico 1.pdf) - PDF Archive

    Calculation of the Climate normals ? should the method be changed (Proposta variazione periodo di riferimento.pdf) - PDF Archive

    SUMMARY REPORT OF THE EXPERT MEETING FOR (Normalità e clima che cambia.pdf) - PDF Archive


    Pertanto, per Parma, il modello statistico di riferimento del clima estivo attuale è il seguente, costruito sulla base delle osservazioni degli ultimi 22 anni (1991-2012):


    La media estiva, con probabilità del 95%, cade nell’intervallo:
    24,5°C < 24,9 °C < 25,4 °C

    pertanto l’estate 2013 è assolutamente rappresentativa dello stato climatico medio attuale, in perfetta media.

    L’intervallo di normalità climatica, ricade nell’intervallo-.
    23,9 °C – 26,0 °C

    Per chiarimenti o dubbi chiedete pure.

    Altri concetti li ho espressi in altro forum:


    Citazione Originariamente Scritto da lorenzosmeraldi Visualizza Messaggio
    Visto che For ha linkato del materiale da me prodotto (e lo ringrazio) voglio solo umilmente proporre, rimanendo in stretto tema col thread, quella che ho imparato essere una corretta applicazione pratica dei concetti relativi alla statistica applicata alla climatologia, sempre rimanendo entro i confini stabiliti dalla WMO e dalla scienza statistica.

    PERIODO DI RIFERIMENTO
    Hanno valenza climatologica esclusivamente blocchi trentennali di osservazioni meteorologiche e quando non presenti blocchi di 20 anni. E’ un periodo di riferimento, a titolo di esempio, il 1961-1990, il 1991-2010. Non sono periodi di riferimento, a titolo di esempio, il 2001-2010.

    Ogni periodo di riferimento inizia con il primo anno del primo decennio che forma il blocco trentennale o ventennale, quindi, ad esempio, non è un periodo di riferimento il 1948-1977.

    Il periodo di riferimento è relativo e non assoluto pertanto ogni periodo di riferimento è espressione del clima di quel determinato periodo o, meglio, ogni periodo di riferimento caratterizza uno stato climatico che può mutare o meno nel corso del tempo. Così, ad esempio, il periodo 1961-1990 è espressione del clima del 1961-1990.

    Periodi di riferimento di oltre 30 anni sono sconsigliati perché tendenzialmente incorporano più di uno stato climatico. Pertanto, ad esempio, il periodo 1951-2000 è un periodo di riferimento ma non è consigliato per il motivo di cui sopra.

    Periodi di riferimento inferiori ai 20 anni, ad esempio decennali, non hanno valenza climatologica.
    Il periodo 1961-1990 è lo stato climatico da utilizzare per la standardizzazione delle serie storiche.

    CLIMA ATTUALE
    Il clima attuale o stato climatico attuale è rappresentato dall’ultimo trentennio disponibile, oggi 1981-2010. In alternativa, dall’ultimo ventennio disponibile, 1991-2010. In realtà, oggi, l’anno 2013 è inserito nello stato climatico 1991-2020 e 2001-2030 e 2011-2040. Ad oggi, tramite precise tecniche di inferenza statistica, possiamo assumere come clima attuale la sola ricostruzione probabilistica del trentennio 1991-2020 avendo a disposizione almeno 20 anni di dati.

    CONFRONTI fra PERIODI DI RIFERIMENTO
    Ai fini della valutazione di un cambiamento climatico occorre raffrontare statisticamente tra di loro differenti blocchi trentennali, cioè differenti stati climatici. Si può, ad esempio, confrontare il 1971-2000 con il 1981-2010, il 1961-1990 con il 1991-2010, il 1991-2010 con il 1981-2010, ecc … Tutto ciò lo si può fare esclusivamente mediante test statistici. In caso di distribuzioni gaussiane si eseguirà un test statistico sulla media 1971-2000 contro la media 1981-2010 ed un test statistico sulla varianza 1971-2000 contro la varianza 1981-2010. In caso di distribuzioni non gaussiane si utilizzeranno test non parametrici e/o ad hoc per quel tipo di distribuzione.

    CONFRONTI fra l’OGGI e PERIODI DI RIFERIMENTO
    Possiamo confrontare la media estiva dell’estate 2013 con la media di ogni periodo di riferimento estivo e dal confronto potremo valutare a quale stato climatico l’estate 2013 appartiene.

    CONFORNTI fra l’OGGI e il 1981-2010 o 1991-2010
    In questo caso confrontiamo il presente nel contesto del clima attuale.

    In caso di distribuzioni gaussiane, l’intervallo compreso tra:

    ( Media – Sigma ) < Media < ( Media + Sigma )

    rappresenta l’intervallo di normalità climatica attuale.

    Ad esempio, se confrontiamo la media dell’estate 2013 con l’intervallo di normalità climatica calcolato nel periodo 1981-2010 e rimaniamo all’interno del sopracitato range siamo in presenza di un’estate in linea coi canoni attuali, se eccediamo siamo in presenza di un’estate fresca o calda, rispetto ai canoni attuali, se eccediamo dall’intervallo:

    (Media – 2 Sigma ) < Media < (Media + 2 Sigma )

    siamo in presenza di un’estate anomala rispetto ai canoni attuali

    CONFORNTI fra l’OGGI e un PERIODO DI RIFERIMENTO ANTECEDENTE IL 1981-2010
    In questo caso confrontiamo il presente nel contesto del clima passato.

    L’intervallo compreso tra:

    ( Media – Sigma ) < Media < ( Media + Sigma )

    rappresenta l’intervallo di normalità climatica del passato.

    Ad esempio, se confrontiamo la media dell’estate 2013 con l’intervallo di normalità climatica calcolato nel periodo 1971-2000 e rimaniamo all’interno del sopracitato range siamo in presenza di un’estate in linea coi canoni di quel periodo, se eccediamo siamo in presenza di un’estate fresca o calda, rispetto ai canoni di quel periodo, se eccediamo dall’intervallo:

    (Media – 2 Sigma ) < Media < (Media + 2 Sigma )

    siamo in presenza di un’estate anomala rispetto ai canoni di quel passato climatico.

    DISTRIBUZIONI NON GAUSSIANE – metodo non parametrico
    Al posto della media e della deviazione standard utilizzeremo la mediana e lo scarto interquartile e i quintili.

    Il range di normalità climatica sarà dato da:

    Q1 < Media < Q3

    dove Q1 e Q3 sono rispettivamente il primo e terzo quartile.

    Valori anomali eccederanno il primo e quinto quintile.

    DISTRIBUZIONI NON GAUSSIANE – metodi parametrici
    In caso di distribuzioni non gaussiane si utilizzeranno al posto di media e sigma i parametri che descrivono quella determinata distribuzione. Ad esempio, nel caso di distribuzione di Gumbel si utilizzeranno i parametri alpha ed epsilon.

    INFERIRE IL CLIMA ATTUALE
    Anziché utilizzare l’ultimo trentennio (o ventennio) disponibile a rappresentanza del clima attuale, possiamo dedurre probabilisticamente il trentennio 1991-2020 sulla base degli ultimi 22 anni di osservazioni (1991-2012).

    Un esempio è in questa mia analisi dell’estate 2013 a Parma:
    Anomalie termiche estate 2013
    vedere i post di Causaeffetto a partire dalla pagina 10,

    oppure qui:
    Settembre 2013:anomalie termiche e pluviometriche

    In tal caso identificheremo un range entro il quale ricadrà il valor medio e l’intervallo di normalità climatica attuale (al 95% di probabilità).

    Molto probabilmente mi sarò dimenticato qualcosa e per chi volesse approfondire ulteriormente consiglio questi link:

    MeteoSvizzera - Nuovi valori climatici normali 1981-2010
    Periodo di riferimento .pdf - PDF Archive
    Definizione di Clima .pdf - PDF Archive
    Microsoft Word - WMO49_Vol I_E.doc (Documento tecnico 1.pdf) - PDF Archive
    Calculation of the Climate normals ? should the method be changed (Proposta variazione periodo di riferimento.pdf) - PDF Archive
    SUMMARY REPORT OF THE EXPERT MEETING FOR (Normalità e clima che cambia.pdf) - PDF Archive

    Tengo a precisare che non risponderò a quesiti o altro in questa sede in quanto scrivo già in altro forum e di tempo perso in diatribe troppo spesso sterili ne ho già consumato in abbondanza. Il mio vuole essere solo un contributo per far riflettere chi è veramente interessato a queste questioni. Ho deciso di intervenire in questo forum dal momento che son stato citato e a difesa della scienza statistica applicata alla climatologia.

    Un saluto a tutti, in particolare a Massimo Aceti, che probsbilmente si ricorderà di me.

    Citazione Originariamente Scritto da lorenzosmeraldi Visualizza Messaggio
    Una sola velocissima precisazione su un'aspetto che genera continui diverbi nei forum meteo, nella speranza di contribuire a fare un po' di chiarezza e ridurre diatribe sterili.

    L'utilizzo del termine "normale".

    Ricordiamo sempre che il clima, prima di essere una realtà statistica è una realtà fisica, cioè un sistema dinamico.

    Tale realtà presenta pertanto due caratteristiche intrinsiche fondamentali:

    - la variabilità
    - la mutevolezza

    Per variabilità s'intende l'attitudine ad assumere differenti stati e per mutevolezza l'attitudine di questi stati ad evolvere nel corso del tempo.

    Il termine normale ha valenza assoluta in riferimento alla dimensione fisica della realtà climatica. Se oggi fa più caldo del passato è normale. Se domani farà ancora più caldo o più freddo rispetto ad oggi, è normale. Il periodo freddo della peg è normale. Il caldo medioevale è normale. Tutto ciò è normale perchè a fronte di forzanti di qualunque natura (naturali o antropiche) un sistema dinamico risponde adattandosi, evolvendo, cambiando stato. Sotto l'aspetto fisico la normalità è indipendente dalle cause.

    Lo stesso termine normale ha però valenza relativa in riferimento alla dimensione statistica della realtà climatica. Quando calcoliamo una media trentennale stiamo semplicemente tentando di sintetizzare lo stato medio del sistema in quel determinato periodo. Quando calcoliamo la deviazione standard stiamo semplicemente mettendo in rilievo la variabilità media del periodo e quando costruiamo una serie storica stiamo semplicemente mettendo in rilievo la mutevolezza nel corso del tempo cronologico.

    Ora, visto che la variabilità è intrinseca al clima, uno scostamento di un dato rispetto al valor medio è normale. Lo scostamento diventa anomalo quando assume magnitudo elevata, cioè si scosta oltre lo scostamento medio) poiché legato a forzanti fisiche eccezionali (comunque normali. Se metto una pentola d'acqua su una sorgente di calore di 50°C non bolle, ma se la metto sotto una sorgente di calore di oltre 100°C bolle). Esempio. Se l'estate xxxx a livello nazionale si discosta di circa 1 sigma rispetto alla media 1971-2000 possiamo dire che siamo sopra media ma l'entità di tale scostamento è normale in quanto funzione della variabilità media intrinseca alle forzanti in gioco sul sistema. La magnitudo dello scostamento dell'estate 2003 rispetto alla media non è normale, anomalo, perchè tale scostamento è esageratamente elevato rispetto allo scostamento medio del periodo poiché frutto di forzanti eccezionali.

    Quando confrontiamo differenti blocchi trentennali stiamo semplicemente mettendo in risalto la mutevolezza del sistema. Ora, il salto che c'e' stato tra il trentennio 1981-2010 rispetto ad ogni trentennio di riferimento del secolo scorso è anomalo data l'intensità dello scarto (e delinea un cambiamento climatico in atto) ma da un punto di vista fisico del sistema tutto ciò è normale vista l'entità delle forzanti sottostanti, cioè è normale che il clima, in quelle condizioni astronomiche/fisiche/antropiche/ecc... muti in quel verso.

    Lo so che acluni avranno da obiettare su alcuni aspetti, altri si troveranno più o meno in linea, altri ancora completamente non d'accordo. A mio avviso questa è la visione corretta sotto l'aspetto fisico-logico-statistico. Come sempre chi volesse approfondire seriamente mi contatti pure.

    Ciao.


    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  3. #163
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Finalmente un po' di musica per le mie orecchie

    Tutti concetti comunque già scritti a pagina 10 di questo thread ma troppo spesso non ci sip rende il tempo di leggere ed approfondire e si continua iperterriti a battere sempre lo stesso chiodo:




    Altri concetti li ho espressi in altro forum:




    Ciao,
    scusami se ho ripetuto cose già dette, ma non riesco a leggere tutto anche se spesso le discussioni sono interessanti, e tanto meno ho tempo di scrivere.

    Complimenti per la disamine statistiche, perfette e molto ben spiegate.
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  4. #164
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    Ciao,
    scusami se ho ripetuto cose già dette, ma non riesco a leggere tutto anche se spesso le discussioni sono interessanti, e tanto meno ho tempo di scrivere.

    Complimenti per la disamine statistiche, perfette e molto ben spiegate.

    Non devi scusarti ... ci mancherebbe. Anzi, mi conforta alquanto leggere ciò che hai scritto. E' raro, credimi, incontrare utenti in grado di contestualizzare seriamente e correttamente certi termini / concetti. Il mio appunto era dettato dal fatto che, nonostante se ne parli ovunque in questo forum, non si sa bene perchè, ciclicamente si presentano sempre le stesse ironie intorno ai periodi di riferimento \as\

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  5. #165
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    A mio parere, ma questa è una battaglia mia del tutto personale, sarebbe opportuno definire una climatologia molto più lunga dei canonici 30 anni, una 1951-2010 ad esempio. In questo modo si potrebbe tenere conto di oscillazioni mutidecadali che, per definizione, sono escluse dalle climatologie trentennali. Si arriverebbe ad una definizione più completa della climatologia di un'area, che tiene conto di oscillazioni naturali di breve e lungo periodo, e della forzante radiativa indotta dai gas serra.
    Citazione Originariamente Scritto da Gio Visualizza Messaggio
    E' sicuramente una idea sensata. Di sicuro il clima attualmente, sopratutto in alcune zone, sta cambiando molto più velocemente di quanto noi riusciamo a decifrarlo.

    Considerazioni che personalmente condivido: provero' a farmi quattro conti con i miei dati, arrivando a considerare proprio tale periodo (1951-2010, sono curioso di vedere i valori finali e le differenze con le varie trentennali.



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

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    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
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    Ciao Alessandro......

  6. #166
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da giupaxAQ Visualizza Messaggio
    Queste sono le anomalie riscontrate qui a L'Aquila dalla stazione dell'Università di fisica: Giugno -0.7°, Luglio -0.8° ed Agosto -0.4°
    Estate quindi sottomedia, e qui ce ne siamo accorti alla grande.
    Ci spieghi che medie usi, o meglio di quale periodo? Sembra davvero strana questa anomalia climatica negativa così continua per 90gg consecutivi...e se consideriamo maggio arriviamo sicuramente a 105-110gg.
    Sono abruzzese e non mi pare di aver vissuto un'estate così "fredda".

  7. #167
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da dude79 Visualizza Messaggio
    A mio parere, ma questa è una battaglia mia del tutto personale, sarebbe opportuno definire una climatologia molto più lunga dei canonici 30 anni, una 1951-2010 ad esempio. In questo modo si potrebbe tenere conto di oscillazioni mutidecadali che, per definizione, sono escluse dalle climatologie trentennali. Si arriverebbe ad una definizione più completa della climatologia di un'area, che tiene conto di oscillazioni naturali di breve e lungo periodo, e della forzante radiativa indotta dai gas serra.
    Sul fatto che un periodo di riferimento più lungo di un trentennio sia preferibile nel sintetizzare il quadro climatico di una determinata località ha fondamento in caso si stazionarietà climatica, come dicevo anche in altri lidi.

    Citazione Originariamente Scritto da lorenzosmeraldi Visualizza Messaggio
    Il periodo 1951-2000, come di tu, rappresenta bene lo stato climatico che si è instaurato dopo l'esaurimento degli effetti a lungo termine della PEG. E' un periodo caratterizzato da relativa stazionarietà climatica e questo è dimostrato dal fatto che tutti i trentenni che fan parte di quel cinquantennio presentano le stesse caratteristiche statistiche del cinquantennio stesso. Dal 1981-2010, però, è presente uno shift termico positivo che, ai fini del clima attuale, pone grosse difficoltà, come riconosciuto anche in commissione WMO, ad utilizzarlo come miglior stimatore dello stato attuale quindi, in ambito applicativo, basare su quei parametri delle aspettative climatiche (tempi di ritorno, intervalli di normalità climatica ecc ...), su base meramente statistica, sul futuro prossimo, significa non prendere atto del cambiamento climatico in atto che, anche se nessuno è in grado di stabilire quanto durerà e se rappresenterà una nuova era climatica paragonabile alla peg, ma di verso opposto, pone dei grossi limiti sull'affidabilità dei valori stimati e sul rapporto costo/benefici che essi permettono di calcolare in diverse attività umane.

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Considerazioni che personalmente condivido: provero' a farmi quattro conti con i miei dati, arrivando a considerare proprio tale periodo (1951-2010, sono curioso di vedere i valori finali e le differenze con le varie trentennali.
    Provaci, è sempre un esercizio utile e vedrai che non troverai differenze statisticamente significative tra i vari trentenni appartenenti al 1951-2010 ed il 1951-2010 nella sua globalità, perchè come insegnava il prof. Rosini:

    “ ... Ma supponiamo che il clima oggettivo attuale sia rimasto rigorosamente costante per un periodo che abbracci una lunga serie di trentenni: in tal caso l'intera popolazione dei dati, cioè l'universo climatico del luogo, sarebbe costituita da questa lunghissima successione di anni, e pertanto ciascun blocco trentennale di registrazioni, compreso l'ultimo che finora è stato considerato come clima attuale, in realtà rappresenterebbe una singola osservazione climatica. Non vi è dubbio che pur nell'ipotesi di costanza del clima le successive osservazioni climatiche non si mostrerebbero del tutto identiche, né nei valori individuali né nei parametri collettivi: i vari trentenni si presenterebbero invece come altrettanti campioni statistici di un'unica popolazione, popolazione che solo nella sua totalità rappresenterebbe il vero clima oggettivo attuale ... “

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  8. #168
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Non devi scusarti ... ci mancherebbe. Anzi, mi conforta alquanto leggere ciò che hai scritto. E' raro, credimi, incontrare utenti in grado di contestualizzare seriamente e correttamente certi termini / concetti. Il mio appunto era dettato dal fatto che, nonostante se ne parli ovunque in questo forum, non si sa bene perchè, ciclicamente si presentano sempre le stesse ironie intorno ai periodi di riferimento \as\

    Mi aggiungo anche io ai complimenti. Un'analisi davvero completa ed esaustiva. Che spiega come il 2013 si possa definire calda o fresca o in media semplicemente utilizzando medie diverse ma equamente valide.
    Infatti l'estate 2013 (qui parlo del territorio centro italia lato adriatico) è calda se usiamo la media 1961-90 fino a qualche anno fa era quella ancora riconosciuta come ufficiale poichè i dati si aggiornavano ogni 30 anni.
    Risulta "normale" se ci atteniamo ad una media "mobile" di decennio in decennio ma sempre di un periodo climaticamente accettato della lunghezza di 30 anni (1981-2010)
    Risulta addirittura "fresca" o quantomeno localmente fresca se invece utilizziamo la media degli ultimi 22 anni (1991-2012).
    Quindi tutti possono aver ragione...sembra quasi come nelle aule dei tribunali, dove sta alla bravura dell'avvocato convincere la giuria se l'imputato ha torto o ragione e non all'oggetività dell'accaduto.
    L'oggettività però sembra essere di difficile definizione. Per un ragazzo di 20anni, il 2013 è assolutamente fresca, poichè nella sua memoria non "esistono" le estati anni '80 e '90...per uno di 30 anni è un'estate "normalmente calda", per uno di 40, è dannatamente calda anche se ormai ci siamo abituati che le estati sono così.
    \as\

  9. #169
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Citazione Originariamente Scritto da cristiano Visualizza Messaggio
    Che spiega come il 2013 si possa definire calda o fresca o in media semplicemente utilizzando medie diverse ma equamente valide.
    Ogni periodo di riferimento è valido in funzione di ciò che si vuole mettere in evidenza, il periodo di riferimento è relativo e non assoluto, cioè,

    Citazione Originariamente Scritto da cristiano Visualizza Messaggio
    Infatti l'estate 2013 (qui parlo del territorio centro italia lato adriatico) è calda se usiamo la media 1961-90 fino a qualche anno fa era quella ancora riconosciuta come ufficiale poichè i dati si aggiornavano ogni 30 anni. Risulta "normale" se ci atteniamo ad una media "mobile" di decennio in decennio ma sempre di un periodo climaticamente accettato della lunghezza di 30 anni (1981-2010) Risulta addirittura "fresca" o quantomeno localmente fresca se invece utilizziamo la media degli ultimi 22 anni (1991-2012).
    nel tuo esempio l'estate 2013 non ha nulla a che fare col periodo 1961-1990, mentre rientra nei canoni del clima attuale (1981-2010) che, ovviamente, è più caldo rispetto ad uno stato climatico passato.

    Citazione Originariamente Scritto da cristiano Visualizza Messaggio
    Quindi tutti possono aver ragione...sembra quasi come nelle aule dei tribunali, dove sta alla bravura dell'avvocato convincere la giuria se l'imputato ha torto o ragione e non all'oggetività dell'accaduto. L'oggettività però sembra essere di difficile definizione. Per un ragazzo di 20anni, il 2013 è assolutamente fresca, poichè nella sua memoria non "esistono" le estati anni '80 e '90...per uno di 30 anni è un'estate "normalmente calda", per uno di 40, è dannatamente calda anche se ormai ci siamo abituati che le estati sono così.
    \as\
    L'oggettiva esce solo nel momento in cui si utilizza il periodo di riferimento in modo corretto, cioè in senso relativo.

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

  10. #170
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    Predefinito Re: Anomalie termiche estate 2013

    Prendendo i pochi dati che si trovano in rete provo a fare una media 31-00 per Torino Caselle ...
    Parto col dire che il trimestre estivo più caldo dal 31' al 2000 è proprio il 31-60 con una media +22,1 mentre le medie degli altri trentenni sono +20,8 (61-90) +21,2 delle 71-00.
    La media 31-00 per quel che riguarda Torino Caselle è di +21,36!!
    Quindi se vogliamo fare una piccola considerazioni riguardo l'estate appena conclusa, la media è di +22,33 un bel grado sopramedia rispetto al 31-00', ma in media con il 31-60.
    In seguito appena avrò tempo voglio vedere se riesco a fare una media 31-10'... qualcuno gentilmente avrebbe per caso le medie 81-10 per Torino Caselle

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