Riguardo l'influenza del sole nei secoli passati e dunque peg questo è ciò che scrive l'ipcc nell' AR4, ovvero 2007
E’ molto improbabile che i cambiamenti climatici avvenuti almeno nei sette secoli precedenti il
1950 siano dovuti alla variabilità generata all’interno del sistema climatico stesso. Una frazione
significativa della variabilità della temperatura inter-decennale ricostruita per l’Emisfero Nord
per questi secoli è attribuibile molto probabilmente alle eruzioni vulcaniche e alle variazioni
dell’irradianza solare, ed è probabile che il forzante antropogenico abbia contribuito al
riscaldamento nella prima parte del XX secolo, evidente in questi record. {2.7, 2.8, 6.6, 9.3}
https://docs.google.com/viewer?url=h...r4-wg1-spm.pdf
Ultima modifica di Rws; 20/09/2013 alle 11:55
Probabilmente il range 1,5-3° viene fuori da qui:
L’analisi dei modelli climatici vincolati dalle osservazioni permette, per la prima volta, una
valutazione del probabile range di sensibilità del clima e fornisce una comprensione più
affidabile della risposta del sistema climatico al forzante radiativo. {6.6, 8.6, 9.6. Box 10.2}
• La sensibilità dell’equilibrio del clima è una misura della risposta del sistema clima ad un
forzante radiativo costante. Non è una proiezione, ma è definita come il riscaldamento alla
superficie medio globale in seguito ad un raddoppiamento delle concentrazioni di anidride
carbonica. Probabilmente varia in un intervallo cha va da 2 a 4.5 °C con miglior stima di circa
3° C, ed è molto improbabile che sia minore di 1.5 °C. Non possono essere esclusi valori
sostanzialmente più alti di 4.5° C, ma l’accordo tra i modelli e le osservazioni non è altrettanto
buona per tali valori. Le variazioni di vapore acqueo rappresentano il maggior feedback che
influisce sulla sensibilità del clima e ora sono meglio compresi rispetto al TAR. I feedback delle
nuvole costituiscono ancora la maggior fonte di incertezza. {8.6, 9.6, Box 10.2}
Sinceramente non si capisce a quale range temporale si riferisca.
Subito dopo
Le proiezioni per i prossimi 2 decenni indicano un riscaldamento di circa 0.2 °C per
decennio per un range di scenari di emissione SRES. Anche se le concentrazioni di tutti i
gas serra e di tutti gli aerosol fossero mantenute costanti ai livelli dell’anno 2000, ci si
aspetterebbe un ulteriore riscaldamento di circa 0.1° C per decennio. {10.3, 10.7}
• Fin dal primo Rapporto dell’IPCC del 1990, le valutazioni delle proiezioni suggerivano aumenti
delle temperature medie globali comprese fra 0.15 e 0.3 °C per decennio nel periodo 1990-
2005. Ora questi valori possono essere confrontati con quelli osservati, di circa 0.2 °C per
decennio, rafforzando la fiducia nelle proiezioni su breve periodo. {1.2, 3.2}
• Gli esperimenti modellistici mostrano che, se anche tutte le cause del forzante radiativo fossero
mantenute costanti ai livelli dell’anno 2000, nei prossimi due decenni si verificherebbe un
ulteriore trend di riscaldamento di circa 0.1° C per decennio, causato principalmente dalla lenta
risposta degli oceani. Se le emissioni risultassero entro il range degli scenari SRES, ci si
dovrebbe aspettare un riscaldamento circa doppio di questo (0.2 °C per decennio). La miglior
stima delle proiezioni proveniente dai modelli indica che il riscaldamento medio decennale
sopra ogni continente abitato nel 2030 è insensibile alla scelta degli diversi scenari SRES, ed è
molto probabile che tale riscaldamento sia almeno due volte maggiore del suo corrispondente
stimato tramite modelli per la variabilità naturale durante il XX secolo. {9.4, 10.3, 10.5, 11.2-
11.7, Figura TS.29}
Forse sarò cecato io ma non vedo tutte ste "piscine calde" e rispetto a qualche anno fa vedo un NETTISSIMO ridimensionamento delle aree ad anomalia positiva...per quanto riguarda la PDO , essa varia in relazione alle stagioni ovvero è soggetta ad una variabilità interstagionale: motivo per cui al termine della stagione calda sul Pacifico nord orientale trovi anomalie positive che certamente, essendo la PDO in fase negativa conclamata, torneranno ad essere negative nei prossimi mesi;
inoltre l'anomalia positiva quest'anno è stata più marcata in quel settore a causa della persistenza di anticicloni in quella sede (settore nord occidentale degli USA) con un netto calo delle westerlies in quella zona ed in tutto il settore settentrionale del nord pacifico: in ogni caso l'anomalia positiva del settore nord orientale del Pacifico E' GIA' in netto calo solo rispetto ad una quindicina/venti giorni fa.
Intanto il sole è tornato in salute mi pare, Solar Flux Index 108.
Bene grazie, allora ricordavo qualcosa in maniera corretta........in ogni caso noto che nessuno risponde al quesito: è da ritenersi una cosa ALLARMANTE un aumento medio globale di circa +1° in 150 anni ??.......e perchè il 50% di questo aumento è avvenuto negli ultimi 25 anni circa in corrispondenza ai massimi di attività solare media ?
Si parla di sensibilità di equilibrio al raddoppio della co2 in atmosfera che è stimata a 3° e non inferiore a 1.5° non di aumenti di temperatura per il 2000, anzi c'è chiaramente scritto questo:
" Fin dal primo Rapporto dell’IPCC del 1990, le valutazioni delle proiezioni suggerivano aumenti
delle temperature medie globali comprese fra 0.15 e 0.3 °C per decennio nel periodo 1990-
2005."
10 volte meno di quanto riportato ad inizio di questo TD.
Ultima modifica di elz; 20/09/2013 alle 12:23
Ultima modifica di elz; 20/09/2013 alle 12:44
......e chiaramente questa è una cosa che i mass media non hanno evidenziato e quindi le proiezioni sono diventate +1,5°/+3°C......chiarito questo mi chiedo: ma che senso ha e che valenza può avere un ragionamento di quel genere???........e nessuno continua rispondere al mio quesito.....
In attesa della presentazione del nuovo rapporto, (un po' di pazienza, mancano pochi giorni), le valutazioni IPCC sono sempre quelle del 2007. Nel rapporto si leggeva (copio per l'ennesima volta per comodità):
La sensibilità dell’equilibrio del clima è una misura della risposta del sistema clima ad un
forzante radiativo costante. Non è una proiezione, ma è definita come il riscaldamento alla
superficie medio globale in seguito ad un raddoppiamento delle concentrazioni di anidride
carbonica. Probabilmente varia in un intervallo cha va da 2 a 4.5 °C con miglior stima di circa
3° C, ed è molto improbabile che sia minore di 1.5 °C.:
Come ha ricordato elz, è una stima valutata all'equilibrio, equilibrio che si raggiunge lentamente principalmente a causa dell'inerzia oceanica.
Cosa significa una variazione da 2 a 4.5°, con stima più probabile 3?
Significa che farà più caldo. Più caldo più spesso. Più caldo su aree del pianeta più estese. Maggiore probabilità di raggiungere temperature estreme nel range superiore e di stabilire nuovi valori record. Significa cambiamenti nel regime e nella distribuzione delle precipitazioni.
E, guarda la combinazione, negli ultimi anni è proprio quello che stiamo osservando. Questo è, alla grossa, il senso.
Saluti
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