
Originariamente Scritto da
mat69
Nel mio piccolo ultimo aggiornamento (da domani sono in vacanza

) poniamo come dato di partenza generale (e che riguarda la circolazione emisferica nel suo complesso) una certa indeterminatezza modellistica circa l'andamento della corrente a getto polare nel nord Pacifico che riassunta nel
PNA index indica attualmente una componente occidentale molto forte e tesa:
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La discesa dei clusters è ancora abbastanza... confusa e del resto nei prossimi 7/10 giorni non si intravedono cadute sensibili:
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Una maggior mobilità si intravede "sul dopo" ma viste le tempistiche è senz'altro bene riaggiornarsi.
Posto questo si possono ipotizzare trasmissioni d'onda con impatto nel comparto atlantico piuttosto contenute che, senza impedire temporanee azioni di disturbo in una sorta di dinamica "apri-chiudi" in seno a prevalenti correnti in quota da W o da NW, non mi convincono neppure adesso circa l'imminente rottura della stagione estiva che invece, paradossalmente (ondulazione di giugno a parte) sta vivendo probabilmente la sua fase "migliore"

o, se vogliamo, meno critica (regime di generale variabilità).
Parimenti continuo a non vedere rischi di sorta riguardo possibili eventi di calore legati a consolidamento di heat waves africane quanto eventuali fugaci picchi di calore essenzialmente dovuti agli effetti di moderati forcing transeunti alle medie latitudini come effetto della circolazione generale.
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Peraltro le fasce altopressorie tropicali si mantengono in media ( anche temporaneamente sopra) rispetto il periodo e quindi trovo del tutto ingiustificati richiami più volti letti circa la debolezza del monsone africano, viste anche le condizioni attuali delle
SSTA nel Golfo di Guinea che non giustificano tale assunto.
L'uniformità generale delle cinture altopressorie come qui previste_:
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sono peraltro il segnale, da una parte, dello spostamento verso nord della corrente a getto con sostanziale uniforme incremento dei geopotenziali alle medie latitudini, dall'altro il segnale della scarsa consistenza dei forcing dinamici che tendono ad incidere maggiormente proprio nella fascia di transizione del jet stream:
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In soldoni per i prossimi 10 giorni mi aspetto un regime di generale variabilità con passaggi instabili (intervallati a fasi migliori) maggiormente localizzati al nord e in particolare sulle zone alpine e prealpine senza escludere peraltro (anche se limitatamente alle ore più calde) le zone interne appenniniche centro settentrionali.
Un regime di tempo tra il poco nuvoloso e variabile al centro (fatte salve le zone interne, come detto).
Tempo generalmente stabile al sud.
Il tutto in un contesto termico sottomedia al nord, leggermente sottomedia al centro e in media al sud.
Auguro a tutti buone vacanze


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