Ragazzi io però ho un dubbio che spero che qualcuno più esperto di me possa risolvermi...
Si dice che il SAI e relativa accelerazione e estensione nevosa nel mese di ottobre possa influire sulle sorti invernali (disturbo vortice polare, ao negativa, formazione di hp termico ecc).
Ora però mettiamo il caso che io arrivi a fine ottobre con un ottimo snowcover, quindi con un accelerazione e copertura nevosa molto forte e ampia.
Poi però ai primi di novembre alcune configurazioni sfavorevoli mi facciano diminuire in maniera considerevole tale estensione nevosa e zone coperte a fine ottobre si ritrovano ora scoperte.
La mia domanda ora è questa: in che diamine di modo una copertura nevosa o accelerazione nevosa nel mese di ottobre in determinate aree possa influenzare le sorti invernali se poi tali stesse aree si ritrovano senza copertura nevosa 15-20 giorni dopo?
Domando questo poichè a giudicare dalle carte sembra che questa situazione si possa verificare proprio quest anno!
Attendo chiarimenti!
Grazie.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
La copertura nevosa tende a favorire lo sviluppo successivo di un pattern atmosferico che và a disturbare il vps, ovvio che se poi il pattern è diverso allora l'effetto viene meno....avere un elevato snowcover è un precondizionamento favorevole ma non vuole certo dire che deve ripetersi il 2009-10; tanto per dire ci sono solo 3 inverni con AO entro -3+-0.5 di questi:
Il 2009-10 ha un estensione sotto 60N modesta(sempre se si considera la discontinuità al 1999 nel dataset rutgers) ed un ampio avanzamento a fine mese.
Il 1976-77 ha un estensione eccezionale ed anche un rapido avanzamento(almeno secondo le 20 century reanalisi).
Il 1935-36 non ha ne una grande estensione ne un rapido avanzamento.
O al contrario non è difficile trovare anni con grandi estensioni ed avanzamento ma senza AO a fondoscala, il 1972-73 ne è un esempio.(AO:+1.09)
Poi magari potrebbero anche esserci altre concause, ad esempio lo snowcover potrebbe in parte essere un proxy di altri processi che favoriscono sia l'estensione nevosa in ottobre che un vp debole nell'inverno successivo, ma questa è solo una speculazione.
Ultima modifica di elz; 23/10/2014 alle 15:25
MeteoCultura
https://www.facebook.com/meschiari.aldo/
Cohen se non sbaglio nel paper individua il pattern anticiclonico che ad inizio ottobre si forma su estremo oriente, avanza sul nord della Siberia in condizioni di SAI positivo per poi posizionarsi in artico nel successivo inverno. Ma la variabilità interannuale del sistema può sempre mascherare questo effetto ed poi magari avere un AO+ dopo un SAI positivo.
In secondo luogo, l'effetto albedo della neve fresca è molto alto ma dipende strettamente dalla radiazione incidente. Sopra i 50°N a metà novembre la radiazione incidente è molto bassa, e in pratica non esserci più la neve che in ottobre c'era, non mostra alcun effetto albedo tangibile. Dopodichè però bisogna anche capire perchè poi sparisce l'estensione a novembre. L'esempio più eclatante fu nel novembre 2006 in cui dopo un buon SAI, un accorpamento troppo serrato in sede artica con AO>+0.5 fece scendere la SCE e l'AO in DJ finì a +2.1 di media
Andrea
Cohen ert al.: meccanismo di disturbo in stratosfera ad opera dell'attività d'onda indotta dalla snow in advance
SAI vs Activity Flux verticale.png
Andrea
In buona sostanza si tratterebbe di un pattern tranisitorio prima dell'instaurazione di un decisa antizonalità sul comparto Euro asiatico.
Sappiamo che lo scand+ potrebbe portare a circolazioni fredde sull''Europa orientale e meridionale ma anche un bel rex block passante per le nostre teste...![]()
Non è uno scand+, l'anticiclone si trova sull'ovest russo, più in generale è il pattern che precede gli ssw(non l'unico ovviamente), con un alta sull'est europeo e la bassa sul nord pacifico e per interferenza costruttiva con le waves climatologiche questo pattern favorisce il flusso di calore verso la stratosfera, il periodo è grossomodo quello da inizio novembre a metà dicembre ma ovviamente non è una costante.
2 anni con questo patten e tra i più estremi in termini di AO-:
q_WAOcPRJN.png
9X0SPaMZCU.png
ed uno in cui nonostante la grande estensione nevosa ed avanzamento l'AO è risultata poi positiva:
7lzIleh3Fv.png
Ultima modifica di elz; 23/10/2014 alle 19:11
Provando a leggere e tradurre il paper di Cohen...
Linking Siberian Snow Cover to Precursors of Stratospheric Variability
... io ho capito che la risposta atmosferica a seguito dell'SCE (e quindi del valore del SAI che assume) consolidatosi durante il mese di ottobre, non è immediata: ovvero che tu abbia o non abbia una buona copertura nevosa al 31 ottobre non hai, come conseguenza, che al 1° novembre o al 1° dicembre parta il condizionamento atmosferico.
Nel *.pdf si intuisce che la risposta atmosferica, per motivi non ancora ben chiari, comincia dalla seconda parte di dicembre e/o prima parte di gennaio, indipendentemente dal fatto che il SAI sia più o meno adatto ad una buona invernata.
Un'alto valore di SAI in ottobre dovrebbe:
- favorire la formazione di un'HP in sede siberiana piuttosto velocemente in novembre e di basse pressioni sul nord atlantico e oceano pacifico;
- apportare flussi di calore in bassa stratosfera nel periodo metà novembre/dicembre con i primi disturbi al vortice polare a partire appunto dalla seconda metà di dicembre (possibili SSW?);
Che poi vi siano altri elementi che possano favorire o inibire un disturbo consistente al VP è sicuramente vero: per esempio, con il Nino e la Nina si hanno maggiori probabilità di SSW, mi pare circa doppie (avvenuti nella seconda parte dell'inverno), rispetto ad una fase di Nada...
http://www.columbia.edu/~lmp/paps/butler+polvani-GRL-2011.pdf
... ma qua esuliamo dal SAI.
Non sono per niente un esperto, volevo solo condividere alcune considerazioni
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