solo ora leggo! Marco bravo, sei stato esaurientissimo.
Scusa sponsi per non averti risposto
Vediamo di run in run che il titolo del TD esemplifica benissimo i problemi incontrati dai gm nel decifrare le dinamiche successive; che sia un misto di stabilità e correnti orientali per il centro sud?
Un salutone a tutti!![]()
Always looking at the sky.
Gli "estremi" (meno estremi i valori europei e del Mediterraneo, in prospettiva) rispetto l'attuale situazione dovrebbero allontanarsi rispetto la situazione attuale:
ecmwf5.jpg
Questa l'evoluzione prospettata dal modello inglese:
ecmwf500.jpg
che in effetti tende da una parte ad attenuare le anomalìe calde sull'Europa centrale e nel Mediterraneo, dall'altra a marginalizzare ma non certo ad eliminare gli effetti di una gelida circolazione secondaria ormai creata nelle pianure russo-siberiane "protetta" a nord (quindi sull'artico ) da un promontorio di aria calda che sale dal NE Atlantico e motivo di un flusso caldo che genera limitati disturbi anche in stratosfera (u.warmings).
Pertanto non sono proprio concorde su quanto leggo in relazione ad un forte spianamento della curva del SAI quanto più verosimilmente ad una lieve attenuazione della pendenza.
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Matteo
Con un atlantico poco vivace quest'anno dovremmo già pensare ad una buona se non ottima formazione di un hp termico siberiano ?![]()
Grazie adriano non ti preoccupare sei anche troppo gentile...piuttosto tu e matteo vedete di portarmi una perla da est entro dicembre cosi i miei reumatismi avranno pace...so gia come si chiamera la piccina;![]()
Speriamo che questi contrasti portino ad un inverno vivace.
Oggi posto alcune evidenze di termicizzazione delle lande siberiane:
un confronto per tutti tra i valori pressori al suolo e il tipo di configurazione in quota:
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Matteo
Cella di Ferrel cercasi disperatamente!
La circolazione che, alle medie latitudini, è normalmente occidentale in quanto espressione del gradiente termico rispetto le latitudini polari e contraddistinta dalla presenza di masse d'aria temperate, funge da “cuscinetto” di separazione nei confronti di masse d'aria con caratteristiche termiche opposte e impedisce loro di venire troppo direttamente a contatto. Questa è la sede della cella di Ferrel.
WNSQh7.gif
Se tuttavia gli scambi meridiani, specialmente durante l'autunno, tendono a prevalere in seno a profonde onde di Rossby (decretando uno stato di crisi delle correnti zonali) allora il rischio che gli estremi si tocchino si fa concreto.
Le puntate verso valori negativi consistenti da parte dell'Arctic Oscillation ci descrive uno stato di debolezza e di scarsa o frammentata tensione zonale nonostante il periodo dovrebbe al contrario essere l'espressione di un vortice polare piuttosto chiuso e con scarsa attività ondulatoria.
ao.fcst.gif
Vedere una 552 dam (ovvero trovare una pressione di 500 hpa all'altezza di 5520 metri) nel mese di novembre in Africa tra l'Algeria e la Tunisia fino a 34°N non è propriamente cosa di tutti i giorni, se si pensa che il valore medio del periodo si aggira tra i 574 e i 579 dam.
Questo ci dà l'idea dell'estrema facilità con cui aria polare sia in grado di penetrare verso latitudini subtropicali proprio laddove circa 20 giorni prima ancora regnava incontrastata l'estate.
Basti pensare all'enorme quantità di calore salita verso nord neanche dieci giorni fa e in grado di portare sull'Italia intera una isoipsa di 592 dam (valore che è normale trovare nel nord Africa nel mese di luglio).
In questo contesto nel quale gli estremi sempre più rischiano concretamente di toccarsi e scontrarsi c'è da domandarsi se sia poi così strano assistere a fenomeni violenti e a dinamiche poco rassicuranti.
Matteo
veramente incredibile Matteo ... tuttavia a questo ci si chiede come mai il Mediterraneo centrale nel 99% dei casi si trova spesso nella faccia "sbagliata" della medaglia quando comunque, come hai scritto tu, ovunque regnano "estremi che si sfiorano" ... la 552dam così in basso a inizio Novembre![]()
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