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  1. #11
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Sponsi:

    "....l'opposizione (strati turbolenti) che le masse d'aria più fredda troveranno inevitabilmente tentando di forzare aree decisamente più calde.."

    Cioè l'aria fredda trovandosi fra i suoi "piedi" aria più calda e terreni più caldi, nel suo incedere scalzerà le masse calde..in questa azione di "scalzamento" si produce vorticità positiva , ovvero depressioni che rallentano la vettorialità dell'aria fredda....infatti l'aria fredda di natura continentale, ha uno spessore molto limitato , diciamo fra il suolo e max i 2000 mt e fluisce bene se trova terreni freddi mentre se nel suo incedere trova terreni caldi , il suo flusso rallenta e si invortica creando depressioni......in tal senso il messaggio di Adriano a mat vuole dire che di questi "problemi" lo scorso anno se ne parlava a Gennaio allorquando i terreni per nulla freddi non favorivano dinamiche continentali (men che meno artiche perchè non ve ne erano i presupposti sinottici...), mentre quest'anno ne parliamo adesso che siamo ad ottobre e quindi in tal senso siamo messi 100 volte meglio che lo scorso anno anche perchè i territori russo asiatici sono già ben coperti di neve.......chiaramente in ambito europeo invece la situazione è opposta (ottobre estremamente mite) e quindi questi primi afflussi freddi troveranno opposizione negli strati caldi preesistenti....c'è da dire che con la sventagliata artico marittima ormai in fieri, arriverà una prima bella raffreddata per tutto l'europa...

    solo ora leggo! Marco bravo, sei stato esaurientissimo.

    Scusa sponsi per non averti risposto

    Vediamo di run in run che il titolo del TD esemplifica benissimo i problemi incontrati dai gm nel decifrare le dinamiche successive; che sia un misto di stabilità e correnti orientali per il centro sud?

    Un salutone a tutti!
    Always looking at the sky.


  2. #12
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Vediamo di run in run che il titolo del TD esemplifica benissimo i problemi incontrati dai gm nel decifrare le dinamiche successive; che sia un misto di stabilità e correnti orientali per il centro sud?
    a ECMWF12z piace questo elemento



    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  3. #13
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Gli "estremi" (meno estremi i valori europei e del Mediterraneo, in prospettiva) rispetto l'attuale situazione dovrebbero allontanarsi rispetto la situazione attuale:

    ecmwf5.jpg

    Questa l'evoluzione prospettata dal modello inglese:

    ecmwf500.jpg

    che in effetti tende da una parte ad attenuare le anomalìe calde sull'Europa centrale e nel Mediterraneo, dall'altra a marginalizzare ma non certo ad eliminare gli effetti di una gelida circolazione secondaria ormai creata nelle pianure russo-siberiane "protetta" a nord (quindi sull'artico ) da un promontorio di aria calda che sale dal NE Atlantico e motivo di un flusso caldo che genera limitati disturbi anche in stratosfera (u.warmings).
    Pertanto non sono proprio concorde su quanto leggo in relazione ad un forte spianamento della curva del SAI quanto più verosimilmente ad una lieve attenuazione della pendenza.
    Matteo



  4. #14
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Gli "estremi" (meno estremi i valori europei e del Mediterraneo, in prospettiva) rispetto l'attuale situazione dovrebbero allontanarsi rispetto la situazione attuale:

    ecmwf5.jpg

    Questa l'evoluzione prospettata dal modello inglese:

    ecmwf500.jpg

    che in effetti tende da una parte ad attenuare le anomalìe calde sull'Europa centrale e nel Mediterraneo, dall'altra a marginalizzare ma non certo ad eliminare gli effetti di una gelida circolazione secondaria ormai creata nelle pianure russo-siberiane "protetta" a nord (quindi sull'artico ) da un promontorio di aria calda che sale dal NE Atlantico e motivo di un flusso caldo che genera limitati disturbi anche in stratosfera (u.warmings).
    Pertanto non sono proprio concorde su quanto leggo in relazione ad un forte spianamento della curva del SAI quanto più verosimilmente ad una lieve attenuazione della pendenza.
    Piuttosto difficile mat pensare ad un ridimensionamento della pendenza del SAI con queste determinazioni a sole 108 ore...


  5. #15
    Vento fresco L'avatar di Alessandro669
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Con un atlantico poco vivace quest'anno dovremmo già pensare ad una buona se non ottima formazione di un hp termico siberiano ?

  6. #16
    Vento forte
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Grazie adriano non ti preoccupare sei anche troppo gentile...piuttosto tu e matteo vedete di portarmi una perla da est entro dicembre cosi i miei reumatismi avranno pace...so gia come si chiamera la piccina;

  7. #17
    Vento forte
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Speriamo che questi contrasti portino ad un inverno vivace.

  8. #18
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Oggi posto alcune evidenze di termicizzazione delle lande siberiane:

    un confronto per tutti tra i valori pressori al suolo e il tipo di configurazione in quota:





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    Matteo



  9. #19
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Cella di Ferrel cercasi disperatamente!

    La circolazione che, alle medie latitudini, è normalmente occidentale in quanto espressione del gradiente termico rispetto le latitudini polari e contraddistinta dalla presenza di masse d'aria temperate, funge da “cuscinetto” di separazione nei confronti di masse d'aria con caratteristiche termiche opposte e impedisce loro di venire troppo direttamente a contatto. Questa è la sede della cella di Ferrel.


    WNSQh7.gif


    Se tuttavia gli scambi meridiani, specialmente durante l'autunno, tendono a prevalere in seno a profonde onde di Rossby (decretando uno stato di crisi delle correnti zonali) allora il rischio che gli estremi si tocchino si fa concreto.
    Le puntate verso valori negativi consistenti da parte dell'Arctic Oscillation ci descrive uno stato di debolezza e di scarsa o frammentata tensione zonale nonostante il periodo dovrebbe al contrario essere l'espressione di un vortice polare piuttosto chiuso e con scarsa attività ondulatoria.

    ao.fcst.gif

    Vedere una 552 dam (ovvero trovare una pressione di 500 hpa all'altezza di 5520 metri) nel mese di novembre in Africa tra l'Algeria e la Tunisia fino a 34°N non è propriamente cosa di tutti i giorni, se si pensa che il valore medio del periodo si aggira tra i 574 e i 579 dam.





    Questo ci dà l'idea dell'estrema facilità con cui aria polare sia in grado di penetrare verso latitudini subtropicali proprio laddove circa 20 giorni prima ancora regnava incontrastata l'estate.
    Basti pensare all'enorme quantità di calore salita verso nord neanche dieci giorni fa e in grado di portare sull'Italia intera una isoipsa di 592 dam (valore che è normale trovare nel nord Africa nel mese di luglio).
    In questo contesto nel quale gli estremi sempre più rischiano concretamente di toccarsi e scontrarsi c'è da domandarsi se sia poi così strano assistere a fenomeni violenti e a dinamiche poco rassicuranti.


    Immagini Allegate Immagini Allegate
    Matteo



  10. #20
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Estremi che si sfiorano

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Cella di Ferrel cercasi disperatamente!

    La circolazione che, alle medie latitudini, è normalmente occidentale in quanto espressione del gradiente termico rispetto le latitudini polari e contraddistinta dalla presenza di masse d'aria temperate, funge da “cuscinetto” di separazione nei confronti di masse d'aria con caratteristiche termiche opposte e impedisce loro di venire troppo direttamente a contatto. Questa è la sede della cella di Ferrel.


    WNSQh7.gif


    Se tuttavia gli scambi meridiani, specialmente durante l'autunno, tendono a prevalere in seno a profonde onde di Rossby (decretando uno stato di crisi delle correnti zonali) allora il rischio che gli estremi si tocchino si fa concreto.
    Le puntate verso valori negativi consistenti da parte dell'Arctic Oscillation ci descrive uno stato di debolezza e di scarsa o frammentata tensione zonale nonostante il periodo dovrebbe al contrario essere l'espressione di un vortice polare piuttosto chiuso e con scarsa attività ondulatoria.

    ao.fcst.gif

    Vedere una 552 dam (ovvero trovare una pressione di 500 hpa all'altezza di 5520 metri) nel mese di novembre in Africa tra l'Algeria e la Tunisia fino a 34°N non è propriamente cosa di tutti i giorni, se si pensa che il valore medio del periodo si aggira tra i 574 e i 579 dam.

    Immagine


    Immagine


    Questo ci dà l'idea dell'estrema facilità con cui aria polare sia in grado di penetrare verso latitudini subtropicali proprio laddove circa 20 giorni prima ancora regnava incontrastata l'estate.
    Basti pensare all'enorme quantità di calore salita verso nord neanche dieci giorni fa e in grado di portare sull'Italia intera una isoipsa di 592 dam (valore che è normale trovare nel nord Africa nel mese di luglio).
    In questo contesto nel quale gli estremi sempre più rischiano concretamente di toccarsi e scontrarsi c'è da domandarsi se sia poi così strano assistere a fenomeni violenti e a dinamiche poco rassicuranti.


    veramente incredibile Matteo ... tuttavia a questo ci si chiede come mai il Mediterraneo centrale nel 99% dei casi si trova spesso nella faccia "sbagliata" della medaglia quando comunque, come hai scritto tu, ovunque regnano "estremi che si sfiorano" ... la 552dam così in basso a inizio Novembre


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