La stratosfera non ha riportato significative anomalie in questa prima parte di stagione fredda, sia per quel che riguarda i gpt sia per le temperature, riscontrando solo lievi scostamenti dai valori medi
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Per quel che riguarda la “cugina atlantica” dell'AO, la NAO, abbiamo avuto un andamento altalenante con settembre che ha chiuso in positivo, ottobre in negativo e novembre che sembra destinato ad una sostanziale neutralità.
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Analisi
Iniziamo con la previsione dell'indice ENSO
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Secondo le ultime emissioni le possibilità di avere un Nino nel prossimo inverno sfiorano il 60%, considero quindi piuttosto probabile un evento di Nino che secondo le ultime stime dovrebbe rivelarsi debole e CP (modoki)
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Rimanendo in tema di SSTA, andiamo a vedere quelle che sono le anomalie attuali:
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e quelle previste per il prossimo trimestre
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Non si prevedono mutamenti sostanziali, sembra continuare la fase di PDO+ e anche il tripolo atlantico negativo che probabilmente vedrà una sua attenuazione verso fine stagione.
Passiamo alla QBO
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Siamo ormai in piena fase negativa a 30 hpa mentre a 50 hpa è da poco girata in negativo.
La QBO spesso è abbinata all'attività solare; è stato dimostrato come una QBO + (-) associata ad un'elevata (scarsa) attività del Sole, porta ad avere una stratosfera più fredda (calda) del normale nel trimestre invernale. Vediamo quindi il grafico del solar flux
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Siamo ai massimi del ciclo 24 ma i valori (esclusi brevi picchi mensili) non sono da considerare, per ora, da high solar activity. Ci troviamo quindi in una sorta di limbo di difficile interpretazione per quel che riguarda l'attività solare.
Passiamo ora ai vari indici predittivi della AO invernale, il SAI, l'OPI e l'IZE.
Il SAI (Snow advanced index) di Cohen si ricava dall'aumento della copertura nevosa sull'eurasia sotto il 60° parallelo nel mese di ottobre
(intesa come rapidità di accumulo settimanale); maggiore è l'anomalia e maggiormente negativo sarà l'indice AO invernale+marzo.
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Notiamo come l'incremento dello snowcover (pendenza della retta) sia stato addirittura superiore ad anni come il 2009/10 e il 2012/13. L'AO media prevista da tale indice quindi è lievemente inferiore a -2.
L'OPI sviluppatto recentemente dai ricercatori del CMT ha chiuso anch'esso con valori simili al SAI (-2,12)
Indicazioni meno nette ci vengono fornite dall'IZE.
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questa si che è una cònfiguraziòne incisiva...quandò tòrnerà?
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http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Come si vede dal grafico, questo indice (che andò molto bene l'anno scorso a differenza di SAI e OPI) prevede un'AO ben negativa nel primo mese invernale e leggermente positiva dai primi giorni del nuovo anno.
Per quel che riguarda la NAO, un valido predictor invernale è l'anomalia in zona RM nel mese di maggio
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Come si può vedere abbiamo avuto anomalie negative (anche di un certo rilievo); è quindi ipotizzabile un indice mediamente negativo per il prossimo inverno. Probabilmente la negatività sarà più accentuata nella sua parte centrale in quanto attualmente in zona RM le ssta sono risalite sopra la media, segnale questo che può portare disturbi al lobo nord-atlantico del VP. A contrasto, però, abbiamo un tripolo atlantico negativo che non favorirà ad inizio stagione picchi molto negativi della NAO. Da considerare anche l'AMO ancora su valori positivi, altro fattore che porta a pensare ad una NAO media negativa.
Infine, diamo un occhiata a quello che succederà nei prossimi giorni in stratosfera dove siamo in prossimità del primo serio disturbo ai danni del VPS.
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L'impennata dei flussi è dovuta all'elevazione della wave 1 in Pacifico che andrà per qualche giorno a dislocare il core del VPS sul Nord Atlantico.
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Dinamica lontanamente simile ad un Canadian Warming con wave 2 per ora assente. Il disturbo sembra comunque riassorbirsi in breve tempo con ripresa dei venti zonali e calo delle temperature sul Polo. Sul lungo si nota una nuova ripartenza dei flussi con segnali di ripresa anche per la wave 2.
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se la laurea di ingegneria non è stata sostituita dalla laurea in odontoiatria, dovresti inventare la macchina del tempo e poi siamo a
posto.
Tornando seri ma quanto sono utili queste previsioni dettagliate?
http://forum.meteonetwork.it/redirec...ioni_15_giorni
è una semplice domanda a chi le segue queste proiezioni, premetto che non le seguo, ma ho visto in rete che c'è chi le posta per
organizzare attività e quindi credo siano seguite molto..
Previsione dicembre 2014
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Mese contraddistinto da AO e NAO negativi. Possibile warming in stratosfera in questo mese. Probabile isolamento di celle altopressorie alle alte latitudini con contributo principalmente dell'HP Pacifico. Mese freddo sul Nord-Est del Continente americano e in Russia, interazioni tra aria umida atlantica e aria fredda da Nord-Est sull'Europa Centrale. Mediterraneo sotto correnti miti e perturbate atlantiche a causa dell'assenza cronica dell'HP atlantico. Per l'Italia mese che chiuderà sopramedia termica specie al centro-sud e sopramedia precipitativa al Nord ed aree tirreniche del centro. Possibilità di fugaci episodi nevosi a bassa quota o pianura segnatamente al Nord-Ovest.
Previsione gennaio 2015
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Secondo mese invernale che vedrà uno sblocco configurativo importante, AO e NAO ancora su valori negativi ma meno esasperati del mese precedente. Possibilità di 3 waves pattern con discese meridiane in Est Asia, Stati Uniti centro-occidentali ed Europa. Clima più freddo della norma su quasi tutta Europa, ad eccezione della parte estrema orientale. In Italia mese freddo con precipitazioni maggiori relegate alle zone adriatiche e circa in media altrove. Possibilità di nevicate su ampie zone dello Stivale fino in Pianura Padana e sulle coste adriatiche.
Previsione febbraio 2015
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L'inverno potrebbe chiudere con VP in leggero rinforzo sul Polo e corda zonale più tesa alle alte latitudini. In particolare ritengo possibile che l'HP possa distendersi sui paralleli in Europa centro-settentrionale con clima mite e secco mentre una leggera antizonalità interesserebbe le zone mediterranee con scarti negativi nelle temperature. In Italia avremo temperature sotto la norma con scarti crescenti da Nord a Sud e precipitazioni sopra la media su estremo Sud e isole maggiori, clima più secco sull'arco alpino.
Conclusioni
Tirando le somme, ritengo che il prossimo inverno possa risultare nel complesso circa in media termica, con dicembre mite e seconda parte più fredda; le precipitazioni non dovrebbero mancare sul nostro paese con un almeno un mese sopramedia per ogni zona.
La previsione di gennaio mi pare molto buona
Ultima modifica di montel-NA; 26/11/2014 alle 23:45
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
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