Mi piacciono sempre questi thread
Non so se è una teoria fondata, o sia solo statistica, ma in genere mi pare di leggere dei "cicli" climatici nel nostro comparto (diciamo almeno dell'Italia nord-occidentale). Cerco un attimo di estraniarmi dall'orticello per fare un quadro un pò più dall'alto..
Gli anni Novanta sono stati caratterizzati (generalmente, non tiratemi in ballo il 90/91, il 95/96) da inverni secchi e anticiclonici e primavere/autunni molto piovosi, soprattutto nei periodi aprile-maggio e settembre-ottobre; le ondate calde sono state contenute e si possono "leggere" periodi più e meno piovosi. Un ciclo secco (soprattutto gli inverni), durato dal 1988 al 1990, un ciclo più piovoso dal 1991 al 1996, un'altro secco tra il 1997 (soprattutto la primavera, secchissima) e il 1998, un'altro leggermente più piovoso tra il 1999 e il 2000.
Negli anni Duemila si ripetono i cicli: un periodo secco durato praticamente dal 2001 fino al 2007 (con unica esclusione del 2002) e un periodo piovoso dal 2008 al 2010. Inverni con più precipitazioni e termicamente vicini ai precedenti, primavere e autunni più secchi e più caldi, estati molto molto più calde. Dal 2010 leggo un'altro ciclo: una fase piovosa durata perlomeno fino al 2014 con alcune eccezioni, un altro aumento delle precipitazioni nei mesi invernali e autunnali (soprattutto novembre) insieme ad un altro aumento termico che ha interessato pressochè tutti i mesi ad eccezione di febbraio, marzo e giugno, che hanno subìto una leggerissima flessione.
Non è facile leggere attraverso tutto questo, tuttavia mi aspetto: un periodo (2-3-4 anni) un pò più secco con temperature più vicine alla norma nei mesi primaverili-di inizio estate, mentre avremo estati ed autunni molto caldi; inverni decisamente più secchi ma un pò più freddi (soprattutto tra dicembre e gennaio).
In linea generale credo che questo trend folle - dove ogni anno è più caldo del precedente - potrebbe subire un rallentamento a cavallo tra il 2016 e il 2018.![]()
Lou soulei nais per tuchi
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