Ti ringrazio, ma prima che si sparga il panico, non e' niente eh. Roba del tutto innocua. Non mi fate auguri, non succedera' niente, e' un problema che non avra' alcun seguito e non ho manco diritto a un giorno di malattia :D
Era solo un esempio per far capire che se io decido di riportare certe informazioni in un certo modo, come giustamente reiterato da Rws, sono in grado di generare reazioni spropositate e soprattutto di trasformare il dato... praticamente in una bugiaanche se a conti fatti tecnicamente ho detto la verita'.
Fosse il matrimonio tra due celebrita' da quattro soldi me ne fregherei, ma gia' il clima e' gia' in condizioni difficoltose da solo, senza scomodare esagerazioni - ci manca solo il meteoterrorismo e poi stiamo freschi.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Non filosofeggio, ma ora sono certo di essere in vita. Ma ora è passato già da 30 secondi e non so se sarò in vita alla fine del messaggio. Ma di morire, un giorno, sono certo.
Mi spiego: la certezza presente, quando si manifesta è già passata. Le certezze di cui si parla (la morte) sono quelle relative al futuro. Della mia esistenza in vita domani non posso essere certo. Quindi la consapevolezza del presente, pur indiscutibile, è poco utile. In un caso (sono in vita) constato. Nell'altro (domani sarò vivo) esprimo una previsione. Il guaio, quando passo da una constatazione poco utile ad una previsione (che sarebbe utile) è che, in effetti l'unica che posso affermare con sicurezza è che un giorno morirò.
Ciò detto sono alla fine del messaggio e sono ancora vivo.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
non ne sono certo ma dal discorso che hai fatto sembra che volessi intendere nesso di causalità, anche perchè nesso di casualità è un controsenso di per sè, vorrebbe dire che l'effetto ha una causa non verificabile, quindi non c'è alcun nesso sottostante, ma che dipende dalla pura aleatorietà degli eventi![]()
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Quindi deduco che la vita presente è praticamente inesistente se la si riduce a considerarla nel singolo istante, mentre è una somma di tante frazioni di unità di tempo in cui appunto
viviamo. Non abbiamo mai avuto la certezza di parteciparvi coscientemente eppure le abbiamo vissute, se siamo ancora vivi adesso.Rassicuratemi che siamo sempre tutti in vita
Mi sa che l'argomento vita predomini molto più dell'argomento morte, dato che viviamo tuttora e da anni, mentre a morire impiegheremmo pochi secondi.
Detto questo è più utile il fatto che si viva adesso e si porti avanti i propri ricordi ed esperienze di vita vissuta che la banale certezza futura della morte, evento certo ed utile da sapere ma che chiude il percorso di una realtà ma non la sostituisce per importanza. Ci mette solo un termine temporale.
Quello che ci è più utile e ci fa piacere, è sapere di essere vivi non che moriremo.
Che poi riguardo l'ultima frase è evidente che in alternativa trovandosi di persona di fronte non ci si chiederebbe se l'altro è ancora in vita alla fine di una parola pronunciata o scritta, lo si constaterebbe di persona![]()
Quindi è una certezza la vita in un continuum di istanti di vita
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fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Non c'è dubbio, ma chiariamoci. La certezza della vita è consapevolezza. SOno consapevole di essere vivo, nulla da obiettare, da Cartesio, dal suo cogito ergo sum, in qua.
La certezza di cui si parla riguarda un evento futuro. Del futuro non ho consapevolezza, ho solo una scala di probabilità cha vanno da 0 a 1. Nell'ambito di queste, l'unico 1 è dato dal fatto che moriremo (e comunque 'sta discussione, non so perché mi fa venire un prurito, con conseguente impulso a grattare, al basso ventre). La consapevolezza è una cosa, la certezza circa il futuro è un'altra.
P.S: ovviamente era causalità.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Su questo convengo, però la consapevolezza della propria vita è anche certezza personale, non è che lo debba accertare qualcun altro che siamo vivi o meno( la Scienza? determinando però un lag temporale tra l'evento accertato e il tempo del responso e della sua comunicazione, e quindi una impossibilità di accertare in tempo reale la vita, istante dopo istante, cosa di cui invece personalmente abbiamo certezza oltre che consapevolezza), ognuno singolarmente lo sa. Almeno se si trova in stato di coscienza, benintesi, se si dorme o si è in coma non lo sappiamo nemmeno noi stessi.
Quindi la certezza di eventi futuri che possiamo avere non riguarda quanto vivremo ma solo l'evento morte( P = 1). Ma personalmente abbiamo la certezza anche della vita presente, istante dopo istante
Ultima modifica di domenicix; 02/01/2016 alle 16:46
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