GFS 06 per il 13-14 Luglio circa molla un ceffone in pieno volto all'Estate, mappe da rottura estiva di quelle pesanti.
E anche lo 00 non era per nulla diverso...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
interessante questa evoluzione.
Si tutto molto bello, speriamo in riconferme![]()
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
non ha senso andare oltre le 250h, vale anche per le configurazioni favorevoli, non solo per le africanate![]()
Finche' le rotture si vedono a 240 ore (ECMWF00) ..... poi finisce tutto spostato a NordEst di 1000 Km...
Spostano anche quelle a 120h, figuriamoci a 240h! Io credi sia meglio ad inquadrare bene questa seconda ondata di calore che investirà, l'intera penisola a partire dal prossimo fine settimana.
Reading ad oggi per il Nord Italia vede al massimo una +16/+18 a 850hPa, il che significa massime intorno ai +32/+34°, purtroppo ancora una volta sarà l'afa ad aumentare il caldo.
Per il centro sud, sembra diviso in due, il lato tirrenico più esposto al caldo africano, mentre il lato adriatico solo in un secondo momento con termiche più in linea con il periodo.
Bisogna essere come la meteorologia, imprevedibili, sempre.
12z conferma in pienissimo lo 06.
Ondata di caldo forte da Giovedì 7 fino al 12-13 Luglio, che colpirà soprattutto il centro-nord; a seguire spettacolare saccatura nord-atlantica seguita da aria fresca polare-marittima con forte calo delle temperature, piogge e temporali a iniziare dalle regioni settentrionali (target temporale il 13 Luglio circa, giorno più giorno meno).
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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