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Discussione: I climi rari

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    Predefinito I climi rari

    Apro questo thread per parlare dei climi più inusuali e particolari che si possono trovare in giro per il mondo.

    Partirei dal clima della costa californiana settentrionale, ben esemplificato dalla cittadina di Eureka:



    Trattasi di un raro, anzi, pressoché unico esempio di clima mediterraneo costiero ad estate fredda, che si potrebbe anche definire un mix di clima oceanico lato termico + pattern pluviometrico spiccatamente mediterraneo.
    I 30°C sono quasi un record, le gelate sono rare e l'ultima neve al suolo si è vista nel dicembre del 1998. Nonostante gli inverni siano più miti di quelli di Dallas le estati di Eureka sono le più fredde tra quelle di qualsiasi località di pianura dei lower 48 e rivaleggiano con quelle delle località costiere dell'Alaska meridionale.
    Tutto ciò è dovuto alla fredda corrente oceanica della California, che in estate porta nebbie e temperature fresche sull'immediata fascia costiera mentre appena all'interno la situazione è completamente diversa - vedasi cittadine come Willow Creek o Ukiah che, pur trovandosi a soli 40 km in linea d'aria dalla costa, hanno medie delle massime ben superiori ai 30°C perché orograficamente riparate.
    In più Eureka, come anche altre località costiere della zona, ha un "seasonal lag" molto spinto e dovuto ovviamente alla presenza dell'oceano, per cui i mesi più caldi dell'anno non di rado sono settembre ed ottobre anziché luglio ed agosto.

    Il clima di Eureka non è comunque molto diverso da quello di San Francisco, che tra tutte le metropoli americane è quella con le estati più fredde. Anche qui tuttavia le differenze tra l'immediata fascia costiera e l'interno, almeno in estate, sono enormi: mentre in pieno luglio nella downtown o nei quartieri affacciati sul mare come il Sunset District non è inusuale avere 18°C con nebbia a mezzogiorno, le località più interne della Bay Area come Antioch superano abbondantemente e costantemente i 30°C.

    Al largo di San Francisco si trovano le Farallon Islands, dove una stazione meteorologica attiva per un certo periodo nel '900 non misurò mai temperature inferiori a 3°C o superiori a 27°C.

    Simili differenze si riscontrano nell'area metropolitana di Los Angeles, dove nei pomeriggi estivi si passa dai 20°-22° delle spiagge di Malibù e Santa Monica ai 24° dell'aeroporto internazionale ai 29°-30° della downtown, fino ai 35°-36° della San Fernando Valley, di Pasadena o San Bernardino (e nei deserti dell'interno le medie massime superano i 40°). La prevalenza dei venti occidentali implica inoltre che i quartieri più vicini al mare siao anche quelli con l'aria mediamente più pulita, mentre le aree ad est della downtown si beccano tutto l'inquinamento del centro; non è un caso che i ricchi a LA vivano quasi tutti nel Westside.
    La ridottissima escursione termica annuale crea anche delle situazioni "estreme" in caso di inverni particolarmente caldi od estati particolarmente fresche: nel caldissimo 2015, nei quartieri occidentali di Los Angeles, gennaio è stato più caldo di maggio ed il successivo novembre è stato più caldo di giugno. In più i venti di Santa Ana possono soffiare in qualsiasi periodo dell'anno, facendo schizzare le massime fino ad oltre 35°C anche in inverno.
    Ultima modifica di nevearoma; 10/07/2016 alle 12:58
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

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