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  1. #1
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Concordo con jack, nonostante risulterà con buona probabilità la regione più colpita nella prima fase del peggioramento, non credo sia il Friuli la zona a maggior pericolo. Come diceva anche Giuseppe (Porano) alcune zone del centro potrebbero ricevere quantitativi a cui non sono abituate, specie se andasse come vedono gfs e ECMWF e questo al netto dei quasi certi v-shaped che fino al nowcasting non sono esattamente localizzabili

  2. #2
    Vento teso L'avatar di Dumbo71
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Situazione da monitorare anche relativamente all'alto Lazio costiero, a Santa Marinella nel 1981 sono bastati 125 mm in due ore per uccidere 4 persone, era il 2 ottobre, in seguito ci sono stati altri eventi alluvionali, come quello del 27 novembre del 2014, fortunatamente senza vittime.

  3. #3
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Il punto è proprio questo: al di là dei quantitativi imponenti (10 giorni fa sono caduti 330 mm/8 ore nell'entroterra di Finale Ligure e non è successo praticamente niente) molto dipende dalla geomorfologia... Ricordiamoci che l'alluvione in Veneto del 2010 vide i maggiori danni nella pianura tra Vicentino e alto Padovano dove non erano caduti più di 80/100 mm in 3 giorni (30/10-1/11). Lo stesso per l'alluvione della Versilia del 2009, dove i danni maggiori si ebbero nella zona di Massaciuccoli, nonostante gli accumuli i 4 giorni non avessero superato i 120 mm, in questo caso contano gli alti bacini e le testate dei fiumi (che magari ricevono anche 4-5 volte i quantitativi delle aree di bassa vallata e di pianura) e le caratteristiche dei territori e delle reti imbrifere.

  4. #4
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Il punto è proprio questo: al di là dei quantitativi imponenti (10 giorni fa sono caduti 330 mm/8 ore nell'entroterra di Finale Ligure e non è successo praticamente niente) molto dipende dalla geomorfologia... Ricordiamoci che l'alluvione in Veneto del 2010 vide i maggiori danni nella pianura tra Vicentino e alto Padovano dove non erano caduti più di 80/100 mm in 3 giorni (30/10-1/11). Lo stesso per l'alluvione della Versilia del 2009, dove i danni maggiori si ebbero nella zona di Massaciuccoli, nonostante gli accumuli i 4 giorni non avessero superato i 120 mm, in questo caso contano gli alti bacini e le testate dei fiumi (che magari ricevono anche 4-5 volte i quantitativi delle aree di bassa vallata e di pianura) e le caratteristiche dei territori e delle reti imbrifere.
    Beh anche Veronese e Basso Padovano a dire il vero Ma da noi è sempre stato così: i monti ricevono grandi quantitativi d'acqua, e non concentrati in 1h o 2h, ma per 3-4-5 giorni senza soluzione di continuità, che poi scaricano a valle lungo i torrenti e poi i fiumi. Al netto dei danni che magari già fa in montagna (vedi 1966 anche), quando questa massa d'acqua affluisce in pianura e cresce giorno dopo giorno, ora dopo ora...magari appunto qui in pianura ha già smesso di piovere, c'è solo il vento di scirocco al massimo, l'aria umida e mite sotto il cielo plumbeo. Infatti spesso si confondo "alluvioni" e "allagamenti" da temporali locali, ma sono due cose completamente diverse.

  5. #5
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Il punto è proprio questo: al di là dei quantitativi imponenti (10 giorni fa sono caduti 330 mm/8 ore nell'entroterra di Finale Ligure e non è successo praticamente niente) molto dipende dalla geomorfologia... Ricordiamoci che l'alluvione in Veneto del 2010 vide i maggiori danni nella pianura tra Vicentino e alto Padovano dove non erano caduti più di 80/100 mm in 3 giorni (30/10-1/11). Lo stesso per l'alluvione della Versilia del 2009, dove i danni maggiori si ebbero nella zona di Massaciuccoli, nonostante gli accumuli i 4 giorni non avessero superato i 120 mm, in questo caso contano gli alti bacini e le testate dei fiumi (che magari ricevono anche 4-5 volte i quantitativi delle aree di bassa vallata e di pianura) e le caratteristiche dei territori e delle reti imbrifere.
    Le alluvioni del Veneto come le nostre a Modena e in tutte le non poche pianure alluvionali italiane sono frutto della incredibile cecità degli addetti ai lavori.
    Ho scritto mail a tutti: Vigili del fuoco, Protezione civile, Aipo. Nessuno ha ancora capito che le golene devono essere annualmente svuotate dalla terra, svariati camion ogni estate. Altrimenti il fiume cambia corso, come ha sempre fatto.
    Addirittura in Veneto stanno scavando un nuovo canale ... poi lasceranno interrare anche quello
    Ultima modifica di alnus; 24/10/2018 alle 17:04

  6. #6
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    La cosa più "inquietante" sarebbe comunque l'estensione delle precipitazioni nella fascia prealpina, che metterebbe a rischio un'area che dal Grappa arriva fino al Friuli occidentale (il novembre 1966 non sarebbe un paragone tanto esagerato). Al di là di questo, facendo un ragionamento a mente fredda, se tali scenari si concretizzassero, anche con danni molto contenuti, il disagio alle popolazioni e ai territori e il costo in assoluto di una fase di maltempo di tale portata (anche solo quello in ore/lavoro di migliaia di persone), non fanno proprio fremere le mani dall'entusiasmo...

  7. #7
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    La cosa più "inquietante" sarebbe comunque l'estensione delle precipitazioni nella fascia prealpina, che metterebbe a rischio un'area che dal Grappa arriva fino al Friuli occidentale (il novembre 1966 non sarebbe un paragone tanto esagerato). Al di là di questo, facendo un ragionamento a mente fredda, se tali scenari si concretizzassero, anche con danni molto contenuti, il disagio alle popolazioni e ai territori e il costo in assoluto di una fase di maltempo di tale portata (anche solo quello in ore/lavoro di migliaia di persone), non fanno proprio fremere le mani dall'entusiasmo...
    questo sicuramente, ma rimane il fatto che non è il FVG la regione più a rischio con questo peggioramento. sarei più preoccupato fossi un toscano o laziale costiero, ecco.
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #8
    Vento fresco
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    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    questo sicuramente, ma rimane il fatto che non è il FVG la regione più a rischio con questo peggioramento. sarei più preoccupato fossi un toscano o laziale costiero, ecco.
    Oddio con quella roba lì io non mi stupirei di vedere campi e capannoni allagati da Vicenza a Padova e verso Est fino a Pordenone... sarebbe roba pesante, sulla carta peggiore del 2010, anche se c'è un'eternità di tempo e magari (inteso anche come auspicio) stasera sarà già tutto smorzato. Per quanto riguarda Toscana, Lazio e anche Umbria andrebbe buttato un occhio sui bacini dei fiumi maggiori (in primis Tevere e Arno) e "medi" (tipo il Magra, il Serchio o il Fiora). Con Ukmo che è più occidentale ci sono profili di rischio mica da ridere per la fascia padana dell'Appennino Ligure (dalla Valle Scrivia verso Est) e quindi anche per Novese, Oltrepo e pedemontana piacentina e parmense...

  9. #9
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Oddio con quella roba lì io non mi stupirei di vedere campi e capannoni allagati da Vicenza a Padova e verso Est fino a Pordenone... sarebbe roba pesante, sulla carta peggiore del 2010, anche se c'è un'eternità di tempo e magari (inteso anche come auspicio) stasera sarà già tutto smorzato. Per quanto riguarda Toscana, Lazio e anche Umbria andrebbe buttato un occhio sui bacini dei fiumi maggiori (Tevere, Arno) e "medi" (tipo il Magra, il Serchio o il Fiora).
    Quoto tutto
    conosco lo spezzino e il magra quando diluvia e viene mare da libeccio (dopo la libecciata) non riesce a uscire aggravando ulteriormente la situazione che si ripercuote anche sul Vara fin verso l'interno della provincia.

  10. #10
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Oddio con quella roba lì io non mi stupirei di vedere campi e capannoni allagati da Vicenza a Padova e verso Est fino a Pordenone... sarebbe roba pesante, sulla carta peggiore del 2010, anche se c'è un'eternità di tempo e magari (inteso anche come auspicio) stasera sarà già tutto smorzato. Per quanto riguarda Toscana, Lazio e anche Umbria andrebbe buttato un occhio sui bacini dei fiumi maggiori (in primis Tevere e Arno) e "medi" (tipo il Magra, il Serchio o il Fiora). Con Ukmo che è più occidentale ci sono profili di rischio mica da ridere per la fascia padana dell'Appennino Ligure (dalla Valle Scrivia verso Est) e quindi anche per Novese, Oltrepo e pedemontana piacentina e parmense...
    sì, il massimo rischio però è quello, campi e capannoni allagati, non alluvioni lampo o cose ben peggiori che purtroppo potrebbe fare sul Tirreno. tra l'altro ben più il veneto del friuli, rischia, a sto giro.
    Si vis pacem, para bellum.

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