Per la mia patologica esperienza di consultatore compulsivo di carte meteo, mi sento di affermare che una clamorosa mancata occasione come quella in questione non verrà compensata a breve, e per breve intendo un periodo di alcune settimane. Se quella goccia fosse entrata stretta sul nostro alto tirreno, stazionando in loco grazie all'innesco di una citogenesi mediterranea, le conseguenze sarebbe state quelle prospettate dalle uscite dei modelli che per un certo periodo avevano sposato tale ipotesi: uno scompenso della circolazione nord emisferica sbilanciata sul settore siberiano con asse N/S coadiuvato da una contemporanea favorevole predisposizione dell'HP in sede islandese, una volta tanto: un raro combinato disposto caratterizzato, come quasi sempre avviene in questo genere di movimenti barici ad ampissimo respiro, da una reiterazione della dinamica che ci avrebbe catapultato a un inverno inverosimilmente crudo, per la stagione, e per un lasso di tempo indeterminato ma sicuramente non limitato.
Ora, al contrario, l'alternativa sconvolge di fatto questo quadro, irrimediabilmente: tutta la dinamica ne è compromessa, con quel poderoso cut off alle 144h piazzato poco sopra le Azzorre a impedire qualsiasi altra sortita dell'HP in sede atlantica. Dovessi sbilanciarmi, direi che si va verso un persistente HP polare (vade retro!) e conseguente zonalità alta già a partire dalla prima decade di dicembre, temo.
Le ENS di Reading, del resto, non inducono all'ottimismo:
Ora potete anche insultarmi...![]()
Non sono totalmente in disaccordo con te Nevaio, ma penso che sia eccessivamente pessimista parlando addirittura di un periodo di "alcune settimane".
In primis certamente c'è da dire che ci è andata male questa prima sortita invernale (in senso termico) sull'Europa centrale, come hai ben detto tu. Ora, con la pressochè certa formazione di un trenino di LP in Atlantico, bisogna valutare tutte le variabili in gioco, quindi profondità del canadese, forza pressoria dell'HP islando-groenlandese, localizzazione della LP in est Atlantico, per dirne alcune. Potrebbe essere che la discesa artica vista nel medio-lungo staccarsi dalla Groenlandia vada a finire in Atlantico, condizionando quindi probabilmente anche la prima decade di dicembre, così come potrebbe verificarsi una rapida sortita ad est della LP in est Atlantico e quindi un interciclone tale da comportare una avvezione artica sull'Europa, senza specificare latitudini o longitudini che si vedranno, in tal caso, più in là. Per cui starei comunque in campana, inoltre con un VP così... "allegro" penso che qualche avvezione sul nostro quadrato abbia buona probabilità di realizzarsi, prima o dopo.![]()
si può non essere del tutto d'accordo ma insultare un post così ben curato sarebbe davvero fuori luogo
nella fattispecie la dinamica a cui fai riferimento è saltata proprio per via dell'eccessivo scompenso di cui parli che ha cancellato ogni possibilità di strutturare ulteriori flussi meridiani sul lato canadese con un getto polare che va a fondersi con quello subtropicale
di conseguenza venendo precocemente a mancare l'energia per rinvigorire la rossby non c'è uno sbilanciamento sufficientemente meridionale del vp per interessarci direttamente già in questa fase
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Per come la vedo io, tanto male non è andata, qui a Trieste zone alte fa un freddo becco, ci sono 3.5°, bora scura, in attesa dei fiocchi serali che l'Osmer ha "promesso" dai 300 m in su (sto a 290) e fino a domani mattina. Quindi episodio ben invernale e nemmeno nell'ultima decade di novembre, come di solito accadeva un tempo. Poi ovvio, poteva andare meglio, ma episodi crudi duraturi a novembre non ne conto molti, nemmeno nel lontano passato.
Questo potrebbe essere un antipasto, come potrebbe essere anche l'unico episodio di tutto il periodo invernale, chi lo sa, nessuno ha la palla di vetro, ne qui ne da altre parti.
La questione era semplice:
- Se andava in porta la dinamica di split del VP su tutta la colonna come mai successo in questo periodo avremmo avuto si una fine Novembre- Dicembre esplosivo e magari anche parte di Gennaio.
Ma la dinamica non è andata in porto come era preventivabile e il disturbo a due onde di tutto il VP si è manifestato con un reversal pattern in troposfera da AO/NAO+ a AO/NAO--.
E nonostante questa dinamica non ha portato una dinamica di gelo e neve sulla penisola il cambio configurativo è netto con un alte pressioni a medio alte latitudine e un jet stream basso e debole in atlantico.
Dicevamo della dinamica su tutta la colonna del VP.
Non andando in porto lo split del VP, ma permanendo una situazione troposferica atta ad attivare i flussi di calore dal Pacifico, avremo un escalation dell'onda stratosferica pacifica con forte compressione del VPS in area Siberiana.
Ovvio che in questo caso, fino a quando non avverrà un nuovo travaso di vorticità in atlantico, non avremo più grossi blocchi alla circolazione zonale che rimarrà comunque blanda.
Certo è che nel momento in cui il disturbo si esaurirà le vorticità in atlantico dovranno fronteggiare un Eurasia gelida.
Il VP sarà più maturo e la troposfera fortemente connotata dal pattern ao-/nao-.
Vedremo che succederà.....![]()
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Si, ma non sto mica negando il gran freddo che sta facendo adesso, parlo solo della possibilità, certamente eccezionale come sottolinei tu, che ci paventavano fino a qualche giorno almeno GFS, con ECMWF e UKMO sempre più realistici e, a posteriori, più aderenti al vero. Per quello dico che ci è andata male, ma è un male relativo, ovviamente
In effetti il run di controllo di GFS stasera e anche molti spaghi hanno virato verso scenari freddi, forse è un segnale.
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