Qui da me dal 17 Giugno al 16 Ottobre (4 mesi) sono caduti appena 13 mm, di cui 10 mm nel temporale della mezzanotte del 24 Settembre. La media di quei 4 mesi sarebbe dovuta essere qualcosa tipo 130 mm (12 a Luglio + 19 ad Agosto + una sessantina a Settembre + 40 nella prima metà di Ottobre). Poi all'improvviso, in un'ora la sera del 21 Ottobre, sono caduti 45 mm, ed è principalmente grazie a questi se Ottobre terminerà poco sotto la media (sono caduti 57-58 mm in totale).
Mi sono letto con attenzione tutti i post, e ne deduco che ancora si fa un po di confusione tra medie pluvio e come queste si ottengono, ma soprattutto l'effetto sulla siccità o crisi idrica, na ancora più importante come cade l'acqua.
Ho avuto modo di dibattere nel periodo della grave crisi idrica che abbiamo avuto a partire dal Gennaio 2021 che però gli effetti hanno cominciato a manifestarsi dell'inverno successivo fino alla primavera 2023, causa totale mancanza dell'atlantico con le Alpi a secco di neve, e vengo al punto, il problema principale che abbiamo non sono i mm di pioggia che cadono, ma come questi cadano fare yna cifra X di mm in un solo giorno o farli spalmati in un periodo più lungo è di fondamentale importanza, laddove non ci sono bacini idrici per raccogliere le piogge è ancora più importante che queste cadano lentamente per dare tempo al terreno di assorbire l'acqua fino in profondità è fondamentale il modo come piove abbiamo avuto un po in tutte le regioni alberi ad alto fusto che si sono seccati perché il terreno in profondità è secco, questo a causa del cambiamento delle precipitazioni, sua ben chiaro le alluvioni ci sono sempre state, ma non che ogni evento atmosferico si trasformi in alluvione, jo sempre sostenuto che specialmente in autunno servano quelle che io ho sempre chiamato le lente piogge autunnali che durano ore o giorni per dare modo al terreno di assorbire l'acqua fino in profondità, un forte temporale su un terreno reso secco e duro da una siccità prolungata, serve a poco l'acqua scivola via, discorso diverso per le Alpi dove l'acqua si trasforma in precipitazioni nevose, è vita peri ghiacciai
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Ah beh che commento illuminato.
Secondo lo stesso ragionamento tanto vale sperare di vivere sempre sotto alta pressione. Tanto i ghiacciai scompariranno e non ci sarà più bisogno di acqua e neve che sedimenta, il clima e il pianeta comunque si surriscalderanno, moriremo tutti tanto vale vivere stile Canarie fino alla fine dei giorni.
E cosa significa!!!! Siccome i ghiacciai non sopravviveranno e quindi? non capisco come dovrebbe piovere perché il succo del discorso è quello, mi sfugge dove vuoi arrivare, io ho fatto in discorso sulla differenza delle piogge e come esse siano più o meno proficue, il tuo di discorso sinceramente non lo ho capito
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dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Credo che il mio messaggio lo abbiate frainteso tutti Tarcii, mi domandavo allora che ne sarà dell’’idrologia del Nord Italia. Era non ironia, ma domanda seria.
In sintesi: quanto dipende il Nord dai ghiacciai? A fine secolo, quando non ci saranno più, quanto cambierà la portata idrica dei fiumi e tutto ciò che gira attorno?
Perche, ecco, questi discorsi sui ghiacciai e l’importanza della neve valgono oggi, ma in futuro quando non ci saranno più (e ne siamo certi sarà così purtroppo) si sa già cosa ne sarà in generale delle zone che da quei ghiacciai ricevono acqua?
Se il discorso è questo, allora è tutto più chiaro, sembrava quasi una provocazione. Il fatto è che precipitazioni e nevicate a quote alte sono sempre utili, non tanto a preservare i ghiacciai che comunque spariranno, ma a garantire le riserve idriche delle falde acquifere. Ancora più che le nevicate, è importante che le precipitazioni della stagione autunnale siano presenti poiché possono interessare più territorio di quelle estive e avvengono in condizioni che permettono di non perdere gran parte dell'acqua caduta come in estate. Questo vale sia per la Alpi che per tutto il centro - nord, penso anche agli Appennini. Per tre autunni abbiamo avuto precipitazioni sotto la media in gran parte del territorio e si è notato quanto siano importanti perché in inverno e primavera recuperarle è molto difficile.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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