No, perché questo thread?
è come commemorare un parente di cui avevi perso il ricordo![]()
allora, mediamente quelle furono. Un -7/-8 dovrebbe averlo fatto, ma quello lo fa quasi ogni inverno (in questo decennio un po meno però). Detto questo a livello italico episodio major, non si discute. A livello europeo pure. A livello triveneto una grandissima sola.
Probabilmente vi fu una componente ene. Di fatto dp da record, ur ultrasecca, vento e t positive: favonio
innanzitutto bastano e avanzano le colline per produrre il fenomeno, si veda Verona ad esempio.
favonizza per forza se hai il 20% di ur e t più alte del circondario e se la componente è un pizzico da N, non ci sono solo colline. nel pordenonese, che goriziano non è, questa cosa accade piuttosto spesso.
poi, questo succede in FVG, ma presumo che il veneto nord orientale ne risenta con episodi particolarmente intensi, magari marginalmente ma qualcosa arriva.
qui parliamo, comunque, di chi dice che la bora favonizzata non esiste![]()
Si vis pacem, para bellum.
Ur sotto il 20% c’era su tutto il litorale veneziano e su tutto il rovigotto, dove non c’è alcuna componente favonica per questioni prettamente orografiche.
Aria secca e basta, ma non bora favonizzata.
Anche qua da me non ho alcun rilievo ad est nel raggio di decine di km, era semplicemente bora “chiara”
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Io ricordo quella bora a tratti fortissima, non so nel caso del nord del Veneto se c' era questa componente favonica, qua non mi sembra proprio, era bora gelida.
Un giorno che abbiamo fatto giornata di ghiaccio, ricordo che era sereno ed io e mio papà eravamo in giardino un pò a far la sfida a chi non sentiva freddo. Con cielo sereno e una temperatura di -3, arrivavano delle sventagliate/raffiche di 70/80 km orari buoni, fischiava quasi, aria gelida e secca. Sensazione di freddo bella forte. Dopo un pò ci siamo detti guarda rientriamo perchè fuori non ci si sta, ste sventagliate a prova di freddofilo erano piuttosto sferzanti.
Alla fine per colpa del molto vento però non abbiamo mai toccato i -9, ma le sensazioni termiche erano molto basse.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
Non è che la bora favonizzata sia - o possa essere - un fenomeno diffuso a tutta la regione; le coste e, in genere, i settori centro meridionali della regione sono poco interessate.
Il trevigiano settentrionale ed orientale è molto più avvezzo a fenomeni di “seccata” dell’aria e a sua compressione, causa vicinanza a zone prealpine e collinari parzialmente sottovento.
Quando ci sono minimi pressori posizionati come nel 2012 c’è un ulteriore componente sinottica che altera la vera natura dell’aria e determina temperature inaspettatamente alte in molte zone del Veneto; mentre nelle coste si sono avute giornate di ghiaccio qui, spesso, le temperature massime sono state vicine o superiori ai 5° con dp da fossa delle Marianne.
Quando poi la disposizione dei venti (vedi fronti occlusi o richiami miti dall’Adriatico) permette un discreto contributo umido si alzano i dp, la temperatura scende di parecchi gradi e le precipitazioni diventano più probabile, ma questo si verifica piuttosto raramente.
il cui clima, non a caso, assomiglia molto a quello friulano di alta pianura e pedemontana.
comunque, guardiamo la sinottica:
lo scarto pressorio N-S alpi è alto, e le isobare fitte sulle alpi ne sono la riprova.
la piega delle isobare sulla PP è da NE, facile che sia vento in discesa dal Carso.
Si vis pacem, para bellum.
A nordest di Verona non ci son solo colline, ma una serie di valli e anche tutto il complesso delle valli vicentine occidentali (Valle dell'Agno la Val Chiampo), nonchè le Piccole Dolomiti sempre a NE circa di Verona.
C'é una bella differenza col Carso ad est della Valpadana![]()
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