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  1. #101
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Il 4.5 è il più probabile ad oggi, con margine di miglioramento se si interviene.

    E' da dire che ho notato come la pendenza della curva termica reale viene rivista verso il basso ad ogni nuovo aggiornamento dei rapporti IPCC (ad esempio la curva dell'aumento termico 2010-2020 è più bassa rispetto a quanto si prevedeva sarebbe accaduto nel 2005 per quello stesso decennio), segno che forse il pianeta risponde lievemente meglio di quanto prevedessimo (non tanto, ma come abbiamo imparato in tempi di pandemia piccole variazioni della pendenza iniziale significa una crescita meno estrema dell'esponenziale).
    a proposito di pandemia
    personalmente mi ha stupito tantissimo qualche dato dell'impatto dei primi lockdown sullo stato del resto della biosfera
    parliamo di qualche mese, magari sono fesso io
    ma veramente impressionante
    C'ho la falla nel cervello


  2. #102
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Telecuscin Visualizza Messaggio
    Certamente non credo che in 5-7 anni il clima sia cambiato, esso già lo sta facendo da 100 anni a causa dell'uomo + fine della PEG, ma ogni volta si raggiungono vette più alte (visto che il bilancio termico è sempre più squilibrato verso l'alto).
    Per esempio l'estate 2003 era stata più unica che rara etc. etc. poioi neanche 20 anni dopo un'anomalia con tempi di ritorno lunghissimi (un tempo) si è ripresentata. Vuol dire che ogni estate sarà con temperature uguali alla 2003 ? No, sicuramente ci saranno estati considerate fresche come la 2014 ma poi magari nei prossimi 10 anni ci saranno altre 2-3 estati sulla falsariga della 2003/2022, e magari tra 2 decenni saranno addirittura 6.7 su 10. I non inverni '88/'89 e '89/90 hanno sancito la fine della neve sulle Alpi dopo quegli eventi? No ma 30 anni dopo si sono ripresentati inverni simili e peggiorati dal bilancio termico ancora più verso l'alto, oltre all'ormai costante bilancio negativo dei ghiacciai per aumento generale delle temperature in tutte le stagioni. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che molti paesi tra cui il nostro non avranno più la possibilità di coltivare determinate colture e che in prims il settore economico andrà ancor più in crisi e in secondo luogo che le produzioni alimentari globali scenderanno per forza di cose (la questione dell'aumento di superficie coltivabile verso nord non compensa la perdita di terreni negli attuali climi temperati/tropicali (basta solo pensare all'incidenza dei raggi solari... voglio vedere produrre a Rovaniemi col Sole sempre basso anche in estate . Quindi il GW non si presenta subito nelle nostre vite come problema diretto, si presenterà sottoforma di prezzi cibo aumentati, bollette dell'acqua etc. (io faccio sempre questo esempio.. se in discoteca picchi un buttafuori e ti arriva di conseguenza un pugno tu sei in grado di associare il danno, il pugno, alla causa, l'aver provocato il buttafuori tirandogli che so io una sediata in testa.. col GW no, specie la gente comune non sensibile e soprattutto ignorante sulle tematiche, la maggior parte non distingue neanche la differenza tra inquinamento generalizzato e gas serra quindi figuriamoci di chi ha invece conflitto di interesse). I ritmi poi sono impressionanti, io credo che se si verificasse un inverno come il 2008/2009 ma anche un 2004/2005 2005/2006 avremmo già la percezione di invernate "come una volta". Quindi in 10-15 anni abbiamo avuto uno stacco enorme.
    Andrei piano con queste considerazioni. Anzitutto è da chiarire di quanto le temperature medie aumenteranno, quale scenario seguiremo? E questo scenario siamo sicuri avrà la pendenza più "elevata" del range previsto?

    In secondo luogo sappiamo già che un cambiamento significativo avrà luogo nei prossimi decenni, perchè l'umanità non smetterà mai di emettere perchè semplicemente gran parte vuole svilupparsi economicamente e ne ha anche il sacrosanto diritto, non è figlia di alcun dio minore. Negli ultimi 30 anni le emissioni globali sono aumentate praticamente soltanto a causa dell'enorme sviluppo cinese, i dati e i grafici lo dimostrano, a riprova che l'Occidente comunque non ha aumentato la produzione di CO2 e anzi ha iniziato a produrne meno.

    Detto ciò, lo sforzo da compiere è cercare di collaborare a livello mondiale, venendo anche incontro alle istanze di sviluppo di quella parte di mondo che vuole crescere, facendo però in modo che lo faccia non come successo in Cina.
    Per il resto potremo solo adattarci, adattare le coltivazioni, adattare metodi, creare bacini idrici per affrontare le siccità, sistemi idraulici più adatti per indirizzare le correnti fluviali e prevenire alluvioni, costruire abitazioni più termosostenibili in vista dell'estate.
    Ma finchè non si comprende, a livello mondiale, che lo sforzo deve essere condivido e universale, allora non ci tocca che guardare la nave affondare, anche se a dire il vero lo scenario attualmente in corso non sembrerebbe così tragico (corrisponde al 4.5 o qualcosa di più, ma ci sono margini di miglioramento).

  3. #103
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    Il Gw non è certo iniziato negli ultimi anni, sono almeno 25 anni che almeno al sottoscritto è chiaro che si andava verso un cataclisma climatico, ovviamente non potevano essere chiare gli effetti e le tempistiche.

    Però confrontare il 1981 al 1996 con gli anni attuali non ha senso, perchè fino a tutti gli anni 90 le differenze climatiche, per quanto pronunciate ed evidenti, non erano neppure confrontabili a quelle attuali soprattutto in termini di effetti.

    Mi spiego meglio con un esempio.

    Immaginiamo di avere una pentola piena di acqua e ghiaccio dove la temperatura è in equlibrio e vicina allo zero. Sotto c'è il caldo (fuoco) e sopra il freddo (temperature sottozero).
    Il sistema ha un equilibrio proprio tra momenti più caldi dove il ghiaccio diminuisce ed aumenta l'acqua ed altri più freddi all'opposto.
    Ad un certo punto il fuoco sotto prende il sopravvento:
    inizialmente e fino a quando il fuoco è basso avrai un aumento termico solo nella parte bassa della pentola che stenterà a diffondersi sopra, potrà aumentare la parte acquosa rispetto a quella ghiacciata ma il sistema manterrà un equilibrio freddo e le modifiche saranno limitate.
    Ma se continua il fuoco a scaldare sempre più progressivamente l'acqua si scalderà ed inizierà sciogliere il ghiaccio.
    Quando l'acqua avrà raggiunto una certa temperatura l'equilibrio termico del sistema pentola passerà da una situazione di freddo ad uno più verso il caldo dove il ghiaccio non avrà più spazio e si scioglierà inesorabilmente.
    A questo punto ricreare il ghiaccio non sarà più possibile neppure con un abbassamento della fiamma.

    Questo è quello che è avvenbuto e mentre fino a 10 anni fa potevamo pensare ancora di mantenere un certo equilibrio, seppur precario e verso il caldo ora ormai è inesorabilemente rotto.

    inutile anche fare processi, rivoluzioni green ecc... prima di tutto perchè il trend è talmente forte da essere ininfluenzabile a mio parere da iniziative cmq deboli, secondariamente perchè i cattivi comportamenti umani hanno sempre il sopravvento su quelli buoni in economia.

    Come dicevo 10 anni fa la guerra è finita con una debacle di chi sosteneva che il cambio climatico non c'era o era trascurabile ma ovviemente nessuno ha vinto:

    tante sfide epocali ci attenderanno nel breve termine (in ambito climatologico applicato all'agricoltura, acqua ecc..), dato che in pochi credo si sarebbero aspettati un simile disastro climatico in così pochi decenni.

    Ribadire che il clima come lo abbiamo conosciuto noi 50enni è sparito completamente in 30 anni è ovvio:

    le estati sono forni invivibili, inverni tiepidi che durano 2 settimane se va bene in mezzo ad un lungo autunno, ondate calde ormai possibile per 7-8 mesi annui ecc...

    così è andata...

    ovviamente siamo qui a sperare sempre in una nevicata ed in una pioggia, irriducibili!!!

    Un saluto
    Ciao.
    Forse non hai capito ciò che ho scritto, perché non ho confrontato il 1996 e il 1981 ma li ho citati come annate appartenenti ad un'unica, grande ascesa che accomuna quei due anni tra loro e a quello corrente.

    Il succo era questo.
    - Se nel 1981 fosse esistito il sito del NOAA per consultare i grafici della temperatura media globale, ne avremmo aperto uno e avremmo constatato di trovarci in cima, nel punto più alto della rampa che parte dal 1880 o 1860 che sia.
    Avremmo dunque scoperto di trovarci in una situazione fino ad allora inesplorata, essendo essa ''svettante'' rispetto al passato.

    - Se avessimo ripetuto la stessa identica operazione nel 1996 cosa sarebbe cambiato? Niente. Avremmo ugualmente constatato di trovarci nel punto più alto e, fino a quel momento, inesplorato della stessa rampa che includeva il 1981.

    - Cosa succede adesso, nel 2022, quando consultiamo i grafici della temperatura media globale? La stessa cosa. Siamo su per giù nel punto più alto e, fino a prima, inesplorato di quella stessa rampa di lancio che includeva il 1981 e il 1996.

    Quindi si apre un bivio:
    1) o comprendiamo una volta per tutte che, nella piega presa dal trend dal 1977, quasi ogni anno preso in esame è la vetta più alta della linea fino a quel preciso momento
    2) oppure fissiamo una soglia di ''normalità'' sì GW/no GW completamente arbitraria, che però sfonda inevitabilmente nella fallacità della metafora che ho usato nel mio primo post, cioè: dopo 9 anni di vita che cresco in statura, cosa mi fa dire che sto crescendo solo da 1 anno? Cosa mi fa dire che tra 50 e 120 cm non crescevo, mentre da 120 a 130 sì?
    Devi dirmi tu, sulla base di evidenze scientifiche, quand'è stato quel momento di discontinuità in cui il ghiaccio è diventato irrecuperabile.

    Se lo faccio io, guardando i grafici della temperatura media globale, non mi faccio problemi a farlo corrispondere al 1977, anno di inizio di una rampa ben più vecchia dei 25 anni di cui parli.


    Il resto del tuo post sinceramente mi pare oscillante tra il semplicistico (una pentola mi pare un esempio troppo semplice) e il ''ma che ne sanno i 2000''.
    Nel senso, come nei social vanno di moda pagine commemorative di minestroni di decenni completamente diversi tra loro e rilegati solo dal fascino del passato (tutto fighissimo di default rispetto al presente, dai '50 ai '90), mi pare che la stessa cosa la stia facendo tu con le annate dal punto di vista climatico globale.

    I genitori di voi 50enni avrebbero perfettamente potuto dire la stessa cosa del clima da voi conosciuto, magari asserendo che gli inverni di buona parte dei Settanta, un po' di Ottanta e un pezzettone di Novanta erano fetecchie immani rispetto a quelli conosciuti da loro.
    Dunque qual è il punto di perdita di normalità? Lo chiediamo a voi o a loro?

  4. #104
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Ciao.
    Forse non hai capito ciò che ho scritto, perché non ho confrontato il 1996 e il 1981 ma li ho citati come annate appartenenti ad un'unica, grande ascesa che accomuna quei due anni tra loro e a quello corrente.

    Il succo era questo.
    - Se nel 1981 fosse esistito il sito del NOAA per consultare i grafici della temperatura media globale, ne avremmo aperto uno e avremmo constatato di trovarci in cima, nel punto più alto della rampa che parte dal 1880 o 1860 che sia.
    Avremmo dunque scoperto di trovarci in una situazione fino ad allora inesplorata, essendo essa ''svettante'' rispetto al passato.

    - Se avessimo ripetuto la stessa identica operazione nel 1996 cosa sarebbe cambiato? Niente. Avremmo ugualmente constatato di trovarci nel punto più alto e, fino a quel momento, inesplorato della stessa rampa che includeva il 1981.

    - Cosa succede adesso, nel 2022, quando consultiamo i grafici della temperatura media globale? La stessa cosa. Siamo su per giù nel punto più alto e, fino a prima, inesplorato di quella stessa rampa di lancio che includeva il 1981 e il 1996.

    Quindi si apre un bivio:
    1) o comprendiamo una volta per tutte che, nella piega presa dal trend dal 1977, quasi ogni anno preso in esame è la vetta più alta della linea fino a quel preciso momento
    2) oppure fissiamo una soglia di ''normalità'' sì GW/no GW completamente arbitraria, che però sfonda inevitabilmente nella fallacità della metafora che ho usato nel mio primo post, cioè: dopo 9 anni di vita che cresco in statura, cosa mi fa dire che sto crescendo solo da 1 anno? Cosa mi fa dire che tra 50 e 120 cm non crescevo, mentre da 120 a 130 sì?
    Devi dirmi tu, sulla base di evidenze scientifiche, quand'è stato quel momento di discontinuità in cui il ghiaccio è diventato irrecuperabile.

    Se lo faccio io, guardando i grafici della temperatura media globale, non mi faccio problemi a farlo corrispondere al 1977, anno di inizio di una rampa ben più vecchia dei 25 anni di cui parli.


    Il resto del tuo post sinceramente mi pare oscillante tra il semplicistico (una pentola mi pare un esempio troppo semplice) e il ''ma che ne sanno i 2000''.
    Nel senso, come nei social vanno di moda pagine commemorative di minestroni di decenni completamente diversi tra loro e rilegati solo dal fascino del passato (tutto fighissimo di default rispetto al presente, dai '50 ai '90), mi pare che la stessa cosa la stia facendo tu con le annate dal punto di vista climatico globale.

    I genitori di voi 50enni avrebbero perfettamente potuto dire la stessa cosa del clima da voi conosciuto, magari asserendo che gli inverni di buona parte dei Settanta, un po' di Ottanta e un pezzettone di Novanta erano fetecchie immani rispetto a quelli conosciuti da loro.
    Dunque qual è il punto di perdita di normalità? Lo chiediamo a voi o a loro?
    Completamente d'accordo ....ma si sa, il mio amico forumistico di lunga data, forever, è il top fra nostalgico e pessimismo....io di anni ne ho quasi 60, e posso dire che non ho alcuna nostalgia degli inverni anni 70, m9lto meglio i primi 12 anni 2000 oltre che gli 80....i 60 ovviamente non li ricordo, anche se mia mamma mi raccontava del gran freddo invernale..

  5. #105
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    ma come lasciamo da parte numeri e previsioni
    allora di che acciderbolina parliamo?
    gli inverni anni '70 in italia che piaccia o meno furono mediamente delle gran ciofeche per il sistema termodinamico che li ha prodotti
    mica c'è niente di male ad ammetterlo
    al punto che persino il modesto 12-13 sta sotto a a tutti gli inverni anni '70 sul quadro nazionale
    e visto che si parlava di singole stagioni rispetto al contesto di gw do un altro dato
    anni come 2012-2013 hanno circa +0,7 di gw rispetto ai 71-72
    i quali han prodotto un inverno (71-72) mezzo grado sopra la 81-10, e quindi sarà pur lecito pensare che se tra il 2005 e il 2021 ballano meno di due decimi di gw questo non dovrebbe certificare automaticamente la morte dell'inverno in Italia, considerato che il 2005-06 è oltre 1 grado e mezzo più freddo del 71-72 o forse no
    ma quello di "non credere ai dati" di solito è un assunto buono per i famigerati negazionisti, non per i nostalgici
    Saranno stati anche ciofeche ma i bilanci glaciali alla fine erano quasi sempre positivi, aiutati certamente da semestri estivi meno estremi
    Per le Alpi e l'Appennino è impossibile non ricordare i nevosissimi inverni 1976-1977 e 1977-1978. Per l'Appennino, il 1977-78 fu un anno da record per la quantità di innevamento residuo presente sulle montagne alla fine dell'estate, ma anche il 1975-76 non fu malvagio, al contrario di gran parte dell'Europa
    Complessivamente, fu un decennio favorevole anche a molti ecosistemi forestali nazionali, così come i precedenti anni '60. Non è un caso che gran parte dei giovani faggi che si vedono nei nostri boschi appenninici risalgano proprio ai quegli anni.
    Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 29/10/2022 alle 07:06

  6. #106
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Bilancio di massa Grand Etrèt 2022.jpg

    A proposito di ghiacciai, ottimi termometri climatici, ecco il bilancio del ghiacciaio di Etrèt (Valsavaranche - Gran Paradiso) preso dalla stanza di glaciologia. Il 2022 si conferma l'anno horribilis, peggiore di gran lunga del 2003. Credo che per trovare qualcosa di simile si debba risalire agli anni Quaranta del XX secolo....

  7. #107
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Saranno stati anche ciofeche ma i bilanci glaciali alla fine erano quasi sempre positivi, aiutati certamente da semestri estivi meno estremi
    Per le Alpi e l'Appennino è impossibile non ricordare i nevosissimi inverni 1976-1977 e 1977-1978. Per l'Appennino, il 1977-78 fu un anno da record per la quantità di innevamento residuo presente sulle montagne alla fine dell'estate, ma anche il 1975-76 non fu malvagio, al contrario di gran parte dell'Europa
    Complessivamente, fu un decennio favorevole anche a molti ecosistemi forestali nazionali, così come i precedenti anni '60. Non è un caso che gran parte dei giovani faggi che si vedono nei nostri boschi appenninici risalgano proprio ai quegli anni.
    Si parlava di inverni/semestri freddi ...avendoli vissuti confermo ciò che ha detto Alessandro, fanno eccezione l'incredibile marzo 71 e il 78/79 ....erano i semestri caldi molto diversi, quelli si è quelli portavano poi a bilanci di massa positivi, ma gli inverni spesso si nevosi in quota ma per le pianure spesso gran ciofeche.

  8. #108
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Si parlava di inverni/semestri freddi ...avendoli vissuti confermo ciò che ha detto Alessandro, fanno eccezione l'incredibile marzo 71 e il 78/79 ....erano i semestri caldi molto diversi, quelli si è quelli portavano poi a bilanci di massa positivi, ma gli inverni spesso si nevosi in quota ma per le pianure spesso gran ciofeche.
    Perdonami, ma io non valuto la bontà di un semestre freddo in base a quante nevicate fa in pianura o vicino casa mia, oppure in base ai record di inversione termica o minime stellari
    Tutte le mie valutazioni si basano sugli effetti che ha il clima sugli ecosistemi. Se poi a Roma non dovesse nevicare per 100 anni non significherebbe che gli inverni sono diventati ciofeche

  9. #109
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    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    alza pure la posta del trentennio gali
    questi sono gli inverni sotto al 2005-06 sul quadro nazionale

    101) 1953-1954: -1,08 °C.
    102) 1952-1953: -1,20 °C.
    103) 1917-1918: -1,34 °C.
    104) 1937-1938: -1,36 °C.
    105) 1923-1924: -1,39 °C.
    106) 1933-1934: -1,42 °C.
    107) 1939-1940: -1,65 °C.
    108) 1940-1941: -1,70 °C.
    109) 1944-1945: -1,72 °C.
    110) 1900-1901: -1,78 °C.
    111) 1980-1981: -1,86 °C.
    112) 1946-1947: -2,00 °C.
    113) 1931-1932: -2,03 °C.
    114) 1904-1905: -2,08 °C.
    115) 1908-1909: -2,22 °C.
    116) 1906-1907: -2,31 °C.
    117) 1962-1963: -2,56 °C.
    118) 1941-1942: -3,03 °C.
    119) 1928-1929: -3,45 °C.

    tutto questo tenendo conto che tra il 2005 e il 2021 passano +0,17 di gw

    E il 1980/81 Ale, ne parliamo? Ma anche un 62/63 posto al 3° più freddo dopo 100 anni dall'inizio del GW...
    Scusa, dove trovo questi dati nazionali? Grazie.

  10. #110
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Confronto sul cambiamento climatico tra appassionati di meteorologia

    Citazione Originariamente Scritto da Fede66 Visualizza Messaggio
    Idem come sopra, ma purtroppo se uno non vive la montagna non ha idea di cosa si parli, ecco perchè ribadisco oltre che guardare i dati e numeri bisogna sapere anche osservare direttamente.
    Vero. Molti appassionati amano la neve ed il freddo per cui un inverno di eccezionale accumulo nevoso in montagna, come fu il 1976-77, che significa anche imponenti riserve idriche disponibili nelle stagioni successive, diventa un inverno ciofeca se non vedono la neve nel proprio orticello

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