ma sì, figurati
anzi grazie della risposta
riporto anche questo circa i presupposti socioeconimici:
– un mondo connotato da crescita sostenibile e uguaglianza (SSP1);
– un mondo “di mezzo” dove i trend seguono ampiamente i loro modelli storici (SSP2);
– un mondo frammentato da “neo-nazionalismi” (SSP3);
– un mondo con disuguaglianze sempre crescenti (SSP4);
– un mondo caratterizzato da crescita rapida e senza limiti nella produzione economica e nell’uso dell’energia (SSP5).
C'ho la falla nel cervello
Il 4.5 è il più probabile ad oggi, con margine di miglioramento se si interviene.
E' da dire che ho notato come la pendenza della curva termica reale viene rivista verso il basso ad ogni nuovo aggiornamento dei rapporti IPCC (ad esempio la curva dell'aumento termico 2010-2020 è più bassa rispetto a quanto si prevedeva sarebbe accaduto nel 2005 per quello stesso decennio), segno che forse il pianeta risponde lievemente meglio di quanto prevedessimo (non tanto, ma come abbiamo imparato in tempi di pandemia piccole variazioni della pendenza iniziale significa una crescita meno estrema dell'esponenziale).
C'ho la falla nel cervello
Questa è del vecchio rapporto AR5. Il 2010 si dava ad emissione di quasi 2000 GtC dal 1870, il 2020 oltre le 2000.
Rapporto successivo (2014):
In questo grafico solo nel 2030 si supereranno le 2000 GtC cumulate dal 1870, 10 anni dopo.
Faccio notare anche come siano migliorate le proiezione termiche di qualche decimo di grado, pur con scenari invariati.
Dovrei trovare il nuovo grafico per l'ultimo rapporto IPCC.
Volendo essere razionale portrei dirti che mi aspetto qualcosa che stia nel range SSP2-4.5/SSP3-7.0.
io non mi esprimo e lascio la parola a utenti molto più preparati sui modelli di business del futuro prossimo venturo
tra cui sicuramente c'è @snowaholic
di sicuro la maggior parte degli scenari propongono un aumento di 0,8 dal picco dell'ultimo nino al 2050
il che è già un gran bell'andare visto che mancano poco più di 25 anni
C'ho la falla nel cervello
aggiungo per informazione:
SSP1 e SSP5 prefigurano gli scenari più ottimistici per l’umanità, con “investimenti sostanziali in istruzione e salute, rapida crescita economica e istituzioni ben funzionanti”. La differenza principale tra loro è che SSP5 postula che questi progressi saranno spinti da un’economia ad alta intensità energetica, basata sui combustibili fossili, mentre in SSP1 prevarranno le pratiche sostenibili.
SSP3 e SSP4 sono più pessimisti nella loro visione del futuro sviluppo economico e sociale, per cui la società nel suo complesso investirà poco nell’istruzione o nella salute nei paesi più poveri, con una popolazione in rapida crescita e crescenti disuguaglianze.
La via di mezzo è rappresentata da SSP2, in cui i modelli di sviluppo storici continuano per tutto il XXI secolo.
C'ho la falla nel cervello
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