C'ho la falla nel cervello
Sicuro che il 2006-2007 sia stato il primo non inverno da record assoluto ?
Al volo me ne vengono in mente diversi anteriori a quella data: 1988-89; 1989-90 tanto per citarne di recenti. Se poi andiamo a ritroso nel tempo ci sono gli anni horribilis 1945-46 ed il 1946-47, sui quali troneggia il monster 1920-21. Ancora prima, l'altro monster 1892-93 e tanti altri (1879-80, 1857-58, 1867-68, ecc, ecc,), molti in piena area PEG.
Come sempre, dipende da quale campione temporale prendi come riferimento
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Quoto ogni singola parola!
Metto questo scatto (ma ne potrei mettere tanti altri) di ieri 1 Novembre, Ancona località Portonovo. Ricordo che non siamo alla latitudine di Tunisi o di Gela
Spiagge affollate in tutta la riviera come in pieno Luglio, gente a fare il bagno. Una foto che ritrae un momento STORICO , e che diverrà abbastanza ricorrente nei prossimi anni, scenari simili ne vedremo al di fuori della stagione estiva
Screenshot_20221102-081346_Facebook_2.jpg
Il vapore acqueo può anche condensare in nuvole, che potrebbero ridurre il bilancio radiativo riflettendo parte delle radiazioni, e favorire precipitazioni nevose sulle zone polari, in una sorta di feedback negativo.
Il problema è che questi meccanismi hanno un effetto minimo e non riescono a compensare gli elevati livelli di gas serra.
l'effetto in realtà non è minimo, ma c'è molta incertezza sui valori come dimostrano gli intervalli di confidenza sui parametri relativi alle interazioni con il ciclo del vapore
le variazioni di nuvolosità possono, in entrambi i casi (aumento o diminuzione), sia raffreddare che riscaldare il clima perché vengono ad essere coinvolti i flussi di radiazione ad onda corta e ad onda lunga. Invece l'aumento dell'albedo in sé non influenza la radiazione infrarossa, ma la maggior riflessione della radiazione solare porta ad un raffreddamento. L'albedo delle nuvole dipende dal loro spessore ottico e quest'ultimo varia con il contenuto di acqua liquida e con la distribuzione dimensionale delle goccioline che formano la nube. Per un contenuto costante di acqua liquida, un aumento del numero di goccioline - per esempio in conseguenza di un aumento della concentrazione di aerosol - provoca una diminuzione delle dimensioni medie delle goccioline e ciò rafforza l'albedo della nube. Dunque, lo spessore ottico di una nuvola è un parametro importante per il bilancio energetico superficiale e atmosferico. La sua variazione è in grado di alterare la quantità di radiazione riflessa e quindi l'energia che raggiunge la superficie.
le più calde nubi basse - e fra queste soprattutto quelle con maggior spessore ottico, quindi strati e stratocumuli - esercitano un forcing negativo e raffreddano la terra perché il loro potere riflettente è molto maggiore rispetto al loro effetto serra. Invece le più fredde nubi alte - e fra queste soprattutto quelle con minor spessore ottico, quindi cirri e cirrostrati, vedi immagine a lato ma anche lo schema sotto - esercitano un forcing positivo e riscaldano la terra perché il loro effetto serra è molto maggiore rispetto alla loro capacità di riflessione. Le nuvole con il maggior spessore ottico - come i cumulonembi associati alla convezione profonda o i nembostrati delle linee frontali - sono sia fortemente riflettenti che assorbenti per cui la somma dei due forcing tende ad annullarsi, risultando nel complesso nuvole non particolarmente efficaci nel computo dei forcing radiativi, così come lo sono le nuvole con basso spessore ottico - come cumuli e altocumuli - dal basso potere riflettente e assorbente.
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Ultima modifica di Alessandro1985; 02/11/2022 alle 13:08
C'ho la falla nel cervello
Inutile ricercare una colpa nelle teleconessioni ENSO (El Niño o Niña), il mondo sta viaggiando in modo inarrestabile verso un costante aumento di temperatura tanto da non capire neppure come si sia evoluto il tempo atmosferico e nel suo complesso come siano cambiate le variabili atmosferiche, faccio un semplicissimo parallelismo:
Il secondo più forte evento di El Niño di sempre è stato registrato nel periodo 1997-1998, quando la temperatura media globale era malgrado esattamente inferiore al rispettivo periodo 2020-2021 ben -0,56°C e -0,24°C, nonostante ciò nell'ultimo biennio l'ENSO sia stato di segno neutro-negativo:
2020 0.5 0.5 0.4 0.2 -0.1 -0.3 -0.4 -0.6 -0.9 -1.2 -1.3 -1.2 2021 -1.0 -0.9 -0.8 -0.7 -0.5 -0.4 -0.4 -0.5 -0.7 -0.8 -1.0 -1.0
Accentuandosi nel 2022, anno in cui si stanno battendo record storici in tutta l'Europa occidentale, fino al Circolo Polare Artico, andando a pari passo noi delle medie latitudini con la terribile amplificazione artica.
Dove si vuole pertanto arrivare? Semplicemente che seppur noi siamo in un contesto di ENSO negativo, che abbassa o meglio frena la crescita globale termica, non certamente meglio El Niño che aumenta il passo del GW (basti solo vedere come si riscaldi il Pacifico, non un laghetto) e produce degli effetti diretti sulle zone tropicali (come l'attività del monsone indiano) ma noi giustamente ce ne disinteressiamo e siamo solo spettatori mediatici, siamo comunque in un contesto sempre più caldo rispetto al passato, qualunque sia l'index, le variabili teleconnettive stanno perdendo la loro funzionalità predittiva.
Guardate come era il mondo nel 1998:
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Vedetelo nel 2021:
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Cambia solo l'anomalia nella zona ENSO, che nonostante fossimo in piena Niña riusciamo a portare a fatica sotto la media trentennale le temperature anche con anomalie negative, venendo anche da un periodo ENSO+ epocale (2014-2016).
Qualche utente preparato aveva fatto notare come la distribuzione dei geopotenziali in relazione alla MJO in un sistema ENSO- sia in questo 2022 molto simile invece ad una fase MJO con ENSO+. Non crediamo affatto ad un effetto farfalla, ma così come le correnti oceaniche ed atmosferiche globali sono tutte collegate fra di loro, potremmo trovare una vera correlazione o meglio anticorrelazione nello specifico fra ENSO ed effetti in Europa attraverso le fasi MJO.
Il 2022 rischia comunque di chiudere il più caldo in assoluto pertanto in Italia, Francia, ma anche altri paesi del mondo vicini o lontani dal Mediterraneo e non sarà di certo l'evento piovoso di 100 mm o l'ondata di freddo del 31 dicembre a cambiare il bilancio di quest'annata assurda.
parlando di fenomeno ENSO, bisogna puntalizzare che negli ultimi 40 anni il sistema ha osservato tre El Nino molto forti e nessuna La Nina molto forte:
El Ni?o and La Ni?a Years and Intensities
però appunto abbiamo avuto più occasioni con ONI sotto -1.5
88-89
99-00
07-08
10-11
il MEI esprime la chiara tendenza della regione enso verso la nina negli anni 2000
ad ogni modo quest'annata è completamente fuoriscala in europa centro occidentale anche per questo contesto
basta vedere l'intensità dell'anomalia gpt nel parziale annuo rispetto a tutto il resto dell'emisfero
Schermata 2022-11-03 alle 17.08.59.png
C'ho la falla nel cervello
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