Beh penso che molti di voi abbiano sentito parlare,o vissuto,la famosa siccita' 88-90 ,2 anni con piogge scarsissime,in contesto peraltro molto piu fresco,o freddo in inverno,dell'attuale.La situazione si sblocco' mi pare solo nel novembre del 90.Il fatto e' che allora si era preoccupati,ma con la fondata speranza che si sarebbe tornati alla normalita' ed infatti poi per un certo periodo si rientro' nei ranghi.Oggi io personalmente questa speranza l'ho persa,dopo ormai 2 decenni di sballamento totale,concentrato sopratutto negli ultimi 10 anni,credo che per le configurazioni bariche mediterranee siamo arrivati ad un punto di non ritorno,e il fatto e' che a"pelle" mi sembra di percepire un deterioramento progressivo.Ad esempio,l'anticiclone subtropicale si sta elevando di latitudine anno per anno come livello medio?O diciamo cosi'"si e' fermato"?
Capisco che sono considerazioni forse esposte in modo grossolano.
Io comincio anche a pensare che piu l estate risulta calda e piu fatica poi facciamo ad uscirne in autunno al di la di sinottiche sfortunate perche’ si viene a creare come una sorta di resistenza forse chi cita l’inerzia termica centra col discorso che voglio fare .
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Sarebbe una catastrofe, sicuramente al momento non si vede una via d'uscita, però aspettiamo nelle ultime stagioni l'autunno è partito non prima di Novembre la stagione autunnale è diventata più corta, ma di fare previsioni a lunga scadenza non me la sento, anche per escaramanzia
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si i gpt sono aumentati ovunque in modo consistente soprattutto post nino 15-16
se restringiamo agli ultimi 3 anni, visto che hai citato un triennio, si vede come l'aumento maggiore sia relativo al pacifico settentrionale in ragione del pattern coriaceo da la nina che incide sulla intensità della semipermanente aleutinica sovrapposto all'aumento medio
dall'altro lato aumento sul canada orientale che descrive una disposizione del js a sbilanciare l'alta oceanica e favorire le cadute in ea, la mancanza di anomalia significativa proprio in area subtropicale di questa fase rende conto della carenza di intensità del ramo secondario visto che l'aumento alle medie latitudini non è controbilanciato dall'altra cella nel mantenere un gradiente accettabile
per di più il circumpolare si è rafforzato, questa traslazione media verso l'alto del jet polare che ha in parte preservato l'artico dai massimi (al punto che non ci sono nemmeno lì anomalie a livello dell'area temperata) impedisce la sovrapposizione dei rami e frammenta ulteriormente la circolazione alle medie latitudini
p.s.
gli inverni di quel triennio comunque non si possono definire freddi nemmeno per gli standard recenti considerato che due di essi rimangono a tutt'oggi nella top 10 dei più caldi e il terzo è semplicemente in media 81-10 quindi per esempio giusto un paio di decimi più fresco del periodo 16-19
C'ho la falla nel cervello
è ovvio che sia così
la circolazione non è cambiata rispetto all'estate, anzi da quando il nino ha tirato il fiato abbiamo visto a tratti un treno d'onda persino più statico di quello estivo
quindi le masse d'aria che ci stanno interessando e la continuità con cui si sono presentate hanno prodotto un'inerzia termica che nulla ha da invidiare a quella di una piena estate
i dp come hai sottolineato non mentono in proposito
Ultima modifica di Alessandro1985; 07/10/2023 alle 13:57
C'ho la falla nel cervello
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