1° settembre: tempo di voltare pagina.
Con l’ingresso dell’autunno meteorologico si chiude, statisticamente, il semestre caldo del 2006 e si apre una nuova fase che vedrÃ* lentamente, da domani, il deterioramento di tutte quelle condizioni atmosferiche sognate dai vacanzieri per tutto l’anno. Ma la Terra gira, e con essa girano anche le stagioni che, anche se un po’ confuse rispetto al passato a causa delle vicissitudini climatiche, mantengono sempre l’intenzione, una volta all’anno, di soggiornare per un po’ di tempo anche sulla nostra penisola. Domani la stagione… delle foglie ingiallite e della natura che si prepara al letargo invernale strapperÃ* il suo biglietto da visita, entrerÃ* in silenzio mascherata ancora d’estate ma siamo pur certi che, nel suo DNA, avrÃ* marchiati a fuoco tutti i propri fenomeni che la caratterizzeranno una volta che avrÃ* il sopravvento. Speriamo…
GiÃ*, si spera… visto che, a quanto pare, le certezze sul comportamento di una stagione sembrano esser venute meno negli ultimi anni, allorquando fenomeni inaspettati si sono ripetutamente addossati alle porte dello Stivale con l’intenzione di conquistarlo e nulla, a riguardo, è stato fatto dal motore atmosferico per fermare l’avanzata di… truppe straniere.

E così, ecco che ciò che doveva essere non è potuto essere, a causa di forze maggiori che hanno prevaricato su chi doveva vigilare su un corretto iter climatico italiano che oggi non è più in salute e che sembra affetto da continue crisi epilettiche. Una primavera solitamente piovosa che si è trasformata in un incubo “siccitÃ*”, un’estate “azzorriana” che rende invece possibili (e sempre più in crescendo) scorribande calde e fredde, un autunno che sembra ingranare la partenza con la marcia sbagliata. La stagione è lunga e il tempo per rimediare a false partenze c’è. Però è essenziale che ci si accorga in tempo degli errori e si ritrovi la retta via il prima possibile, specie se è da tanto tempo che… i conti non tornano e c’è necessitÃ* urgente di cambiare rotta per tentare, almeno, di arginare i danni che ci portiamo sulle spalle da mesi. Arrivare a risolvere la questione solo all’ultimo minuto, come l’atmosfera è ormai solita fare, contribuisce solo a peggiorare una situazione giÃ* di per sé grave che, alla lunga, potrebbe anche imboccare la strada del non ritorno. Ci auguriamo che questo non accada mai, ma affinché non si avveri è necessario che, da domani, la nuova stagione si rimbocchi le maniche e cominci, sul serio, a dettar legge, senza farsi condizionare da “revival” di stampo estivo che hanno preteso di occupare la scena fino a ottobre inoltrato.

Desidero che sia un autunno coraggioso, in salute e ricco di tutti quei fenomeni che la natura desidera per prepararsi, degnamente, al lungo riposo invernale.


Un saluto a tutti