cosa che sapevo perchè è in parte legata al mio lavoro.
http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=12834
e va benissimo.
il problema quale è?
altra cosa che si sapeva da un po.
Le zone di foresta extratropicale sono in aumento, grazie al programma di riforestazione. Purtroppo il patrimoio forestale delle nazioni tropicali, che se ne fregano un pochetto del sistema ecologico sono ancora in arretramente.
ora una maggiore forestazione nelle zone extratropicale induce un aumento termico. cosa inversa nelle zone tropicali, laddove una minore forestazione induce un aumento termico...
ma in questo caso l'aumento termico (quello delle zone extratropicali) è accettabile come prezzo da pagare.
whatever it takes
Non sono per niente d'accordo con questo commento.
L'aumento della superficie forestata nei paesi extratropicali (da vedere poi quali....) si è verificato semplicemente perché è cambiata l'economia: da agro/silvo/pastorale si è straformata in qualcos'altro che non richiedeva più lo sfruttamente delle suddette risorse.
In parole povere, i boschi si sono ri-estesi perché le aree a vocazione forestale sono state abbandonate, dal pascolo e dall'agricoltura.
Quindi, si tratta di riforestazione naturale e la superficie interessata da questo fenomeno è imponente, soprattutto nelle zone temperate. Altro che i ridicoli boschetti impiantati dall'uomo....
Cioé ???ora una maggiore forestazione nelle zone extratropicale induce un aumento termico. cosa inversa nelle zone tropicali, laddove una minore forestazione induce un aumento termico...
ma in questo caso l'aumento termico (quello delle zone extratropicali) è accettabile come prezzo da pagare.
![]()
assolutamente no!
la riforestazione è prassi in gran parte dei paesi occidentali, e sta dando ottimi risultati. Non è affatto ridicola, anzi è sistematica. Di fatto non si puo' nemmeno acquistare (o non si potrebbe) legno dai paesi dove la riforestazione non è attuata.
Un paese latitante in questo è l'italia dove la gestione forestale è lacunosa, mentre i più avanzati sono in genere i paesi scandinavi.
per quanto riguarda le foreste e la loro influenza sul clima ecco semrpe da "le scienze"
http://www.lescienze.it/specialna.php3?id=11591
ma ci sono molti racconti che testimoniano come il clima subisse un netto peggioramento in molti paesi americani quando le zone boschive venivano abbattute per far largo alle zone da adibire all'agricoltura, nei secoli del "far west".
diametralmente diverse le vicende nelle zone equatoriali, laddove la diminuzione delle zone forestali induce un calo delle precipitazioni ed innesca un feedback negativo che provoca un aumento termico.
![]()
whatever it takes
fino a pochi anni fa, avevo i dettagli cubo per cubo dalle forestali di mezza europa, non dico per dire
l'unico anno negativo fu il 1999, a causa del devastante "uragano" che investì francia ed altre zone, che ebbe l'effetto, in alcune foreste, di una bomba atomica
whatever it takes
whatever it takes
in pratica, se si continuasse così, si raddoppierebbe il patrimonio boschivo in 70 anni, cosa comunque improponibile perchè si andrebbe a finire in aree di coltivazione
whatever it takes
altro fattore nettamente migliorato, specialmente in germania (e non so per quale motivo) è il calo delle piogge acide che incideva moltissimo sulle foreste.
suppongo che l'unificazione con la pestilenziale germania dell'est abbia portato a dei migliroamenti, ma è solo una mia idea che potrebbe essere errata
whatever it takes
...e la valenza del rimboschimento naturale è almeno 4 o 5 volte superiore a quella del rimboschimento artificiale e per ovvi motivi.
Il rimboschimento naturale avviene (quasi) sempre per gradi, attraverso l'utilizzo di specie pioniere che preparano il suolo a quelle finali (climaciche), mentre il rimboschimento artificiale è monofase (e monofitico) nel 99% dei casi e questo è uno dei talloni d'achille di questi impianti. Infatti, non è detto che un rimboschimento sia per sempre. Ad esempio, la maggior parte degli impianti anglosassoni e spagnoli stanno creando problemi perché non sono in grado di rinnovarsi autonomamente poiché realizzati per scopi produttivi e non protettivi e pertanto non finalizzati al raggiungimento di uno scopo diverso da quello produttivo. Pertanto, una volta terminato il ciclo di crescita, queste piantagioni dovranno essere utilizzate (tagliate) e si ricomincerà da capo...
Nel sud della Spagna ci sono migliaia e migliaia di ettari di rimboschimenti che certificano quello che tu sostieni, ma si tratta di piantagioni senza futuro. Lo stesso dicansi per la Gran Bretagna o per la Germania. In Italia siamo molto più fortunati sotto questo punto di vista perché i nostri rimboschimenti, anche quelli peggiori, nella stragrande maggioranza dei casi (pascolo permettendo) riescono ad essere sostituiti da specie autoctone.
Per finire, una piantagione di alberi non è una foresta; la differenza tra le due formazioni è abissale. La foresta è un ecosistema complesso mentre un rimboschimento è molto ma molto più semplificato, con tutte le conseguenze del caso.
La foresta naturale, anche se colpita da eventi catastrofici come l'uragano del 1999, si rinnova mentre i rimboschimento nel 90% scompare.
Ho sintetizzato ad oltranza e non ho detto tutto quello che ci sarebbe da dire. Non siamo in un'aula universitaria..
Questo per farti capire che i numeri valgono poco se non interpretati e vagliati dalla conoscenza speccifica del settore...
![]()
Segnalibri