Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
Andrea, è un po' quello che dicevo io molto più rozzamente e in estrema sintesi in un altro topic. La pigrizia e la fretta mi hanno impedito di mettermi a fare calcoli, ma avevo notato anche sui miei dati alcune di queste concatenazioni statistiche.

Bene Francesco!
Quello che tu dici non fa altro che confermare il fatto che possa essere probabile una correlazione nella successione di fasi calde e fredde, come ipotizzo io. Anche se è tutto ancora da dimostrare, credo che sia possibile, infatti, che possa farsi strada, all’interno della vasta gamma di indici climatici a scala globale, un nuovo “disturbo” (e quindi una nuova variabile?) quale frutto derivato proprio dalla nuova dinamica atmosferica che stiamo sperimentando da dieci anni a questa parte. Un “disturbo” esclusivamente di stampo Mediterraneo, al massimo Europeo, visto che anche il nostro continente non è estraneo a fenomenologie calde e fredde prolungate e sempre più frequenti. Questa probabile correlazione (ripeto…da dimostrare!), infatti, sembra che non venga più di tanto intaccata dalle situazioni atmosferiche in cui, a scala globale, imperversa il Niño o la Niña, dal momento che l’alternarsi di un trimestre caldo e freddo che tendono a compensarsi a vicenda sembra che abbia una probabilità di verificarsi più o meno una volta all’anno, mentre sappiamo che il riscaldamento e il raffreddamento delle acque del Pacifico richiedono tempi molto più lunghi. Questo non significa però che questi due eventi globali non possano giocare un ruolo nel condizionare anche il nostro tempo: magari contribuiranno a correggere le anomalie verso l’alto o verso il basso; tuttavia secondo me è probabile (sempre… da dimostrare!) che, se potessimo fare una media pesata dell’incidenza del “fattore di estremizzazione” di casa nostra e del “fattore globale Niño-Niña ”, potrebbe essere il primo a condizionare maggiormente il risultato.

Ciao Francesco e… buona domenica a tutti!