Bene Francesco!
Quello che tu dici non fa altro che confermare il fatto che possa essere probabile una correlazione nella successione di fasi calde e fredde, come ipotizzo io. Anche se è tutto ancora da dimostrare, credo che sia possibile, infatti, che possa farsi strada, all’interno della vasta gamma di indici climatici a scala globale, un nuovo “disturbo” (e quindi una nuova variabile?) quale frutto derivato proprio dalla nuova dinamica atmosferica che stiamo sperimentando da dieci anni a questa parte. Un “disturbo” esclusivamente di stampo Mediterraneo, al massimo Europeo, visto che anche il nostro continente non è estraneo a fenomenologie calde e fredde prolungate e sempre più frequenti. Questa probabile correlazione (ripeto…da dimostrare!), infatti, sembra che non venga più di tanto intaccata dalle situazioni atmosferiche in cui, a scala globale, imperversa il Niño o la Niña, dal momento che l’alternarsi di un trimestre caldo e freddo che tendono a compensarsi a vicenda sembra che abbia una probabilità di verificarsi più o meno una volta all’anno, mentre sappiamo che il riscaldamento e il raffreddamento delle acque del Pacifico richiedono tempi molto più lunghi. Questo non significa però che questi due eventi globali non possano giocare un ruolo nel condizionare anche il nostro tempo: magari contribuiranno a correggere le anomalie verso l’alto o verso il basso; tuttavia secondo me è probabile (sempre… da dimostrare!) che, se potessimo fare una media pesata dell’incidenza del “fattore di estremizzazione” di casa nostra e del “fattore globale Niño-Niña ”, potrebbe essere il primo a condizionare maggiormente il risultato.
Ciao Francesco e… buona domenica a tutti!
Ciao Andrea volevo chiederti un particolare.
A parte la cadenza con cui avvengono i cambi di scostamento termico dalla media che hai egregiamente valutato, hai notato se c'è una cadenza simile anche nell'intensità dell'anomalia tarmica, ad esempio ad una forte anomalia calda corrisponde dopo un tot di settimane o mesi una forte anomalia fredda?
Oppure per quanto concerne i valori, si sono presentati a casaccio senza rispettare una possibile forbice?
Ancora complimenti.![]()
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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Ciao Aliseo. Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti…![]()
Ti rispondo più che volentieri, considerando però solo le anomalie mensili. Come giustamente affermi, però, lo studio andrebbe fatto anche per le decadi. Sicuramente in futuro lo farò…
Considerando i trimestri che ho elencato e aggiungendo anche qualche altro mese in anomalia positiva o negativa a cui è corrisposto un mese con anomalia opposta, posso elencarti questi dati:
4/2000: +0.7
5/2000: +0.7
7/2000: -1.6
8/2000: -1.2 ----> Media: -0.4
1/2001: +1.0
3/2001: +1.4
4/2001: -0.7
6/2001: -1.4 ----> Media: +0.1
9/2001: -2.4
10/2001: +2.1 ----> Media: -0.2
2/2002: +1.1
3/2002: +0.8
5/2002: -1.8
7/2002: -0.8 ----> Media: -0.2
11/2002: +2.2
12/2002: +0.9
2/2003: -2.4
3/2003: -0.4 ----> Media: +0.1
10/2003: -1.1
11/2003: +0.8
12/2003: +0.7
1/2004: -0.8 ----> Media: -0.1
9/2004: +0.9
10/2004: +1.4
12/2004: +1.1
1/2005: -0.8
2/2005: -3.1 ----> Media: -0.1
3/2006: -1.7
4/2006: +1.7 ----> Media: 0.0
7/2006: +2.8
8/2006: -2.7 ----> Media: +0.1
In generale, analizzando mesi consecutivi o quasi, la forbice è compresa tra -0.2 e +0.1. Da notare che di solito le forti anomalie da un lato e dall’altro tendono a compensarsi all’interno dello stesso gruppo di dati (vedi anomalie in grassetto). Tralasciando poi il 2003 per ovvi motivi, bisogna anche evidenziare che oltre ai gruppi di mesi considerati in cui si nota una certa compensazione, ci sono 7 mesi su 83 in anomalie fortemente negative che spuntano qua e là. Si tratta di: 12/2001 (-1.5), 8/2002 (-2.3), 3/2004 (-1.9). 5/2004 (-3.1), 8/2005 (-2.3), 12/2005 (-1.6) e 1/2006 (-2.0). Questi ultimi dati sono quelli che fanno aumentare di frequenza i picchi negativi che si possono vedere dal grafico. In generale, però, tutte le anomalie positive sono bilanciate e tale bilancio cade nell’intervallo (-0.2/+0.1). Per questo motivo sono portato a credere che, statisticamente, esiste una buona probabilità che si avveri la linea di tendenza che ho inquadrato, visto che l’anomalia di 9/2006, 10/2006 e 11/2006 è, rispettivamente, +0.8, +1.7 e +1.5.
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Non sono convinto...troppo pochi sono gli anni considerati. Secondo te se gettando una moneta ti esce tre volte testa e tre volte croce per 18 lanci non è detto che continuerà a comportarsi così la moneta, ma se dopo 60 lanci la moneta si comporta quasi sempre così allora comincerei a pensare a un fenomeno non casuale.
Ma non ne sono convinto nemmeno io: mi è solo venuto un dubbio al quale prima non pensavo minimamente, se non dopo aver visto i dati… Vorrei vedere, come detto, se esiste una correlazione tra caldo e freddo, anche in virtù del problema legato al metodo in cui la media viene raggiunta: non più in modo “lineare” ma a sbalzi, tipico dell’estremizzazione.
Ho poi più volte sottolineato che quanto dico va dimostrato. Per ora sono solo supposizioni, dal momento che i dati che ho considerato partono solo dal 2000. Per averne altri devo per forza aspettare. Ciò però non mi vieta di insinuare già qualche dubbio e abbozzare una ipotetica teoria che, come ripeto, deve essere ben collaudata tramite dimostrazione.
Ora siamo solo alla fase 1: raccolta e prima analisi dei dati. E, fino a prova contraria, per il momento i dati mi dicono quello che ho scritto.
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Bravo Andrea, mi piace il tuo modo di fare ricerca, sempre aperto a nuove possibilità senza timore di provare nuove strade.
Se il tempo, poi, dovesse darti torto, non fa niente, quello che importa è non stare a dormire sulle teorie che vanno per la maggiore.
Stiamo a vedere il prossimo mese come andrà, se poi statisticamente il campione dovesse essere troppo ridotto (anche secondo me su questi fenomeni un periodo di 6 anni è troppo breve), comunque sarà una delle possibili strade da indagare con qualche possibilità in più di aver imbroccato la via giusta.
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- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
Stazione meteo: Denitron Meteo
Ciao Ambrogio! E grazie per il sostegno morale!
Faccio quello che posso… Ma come dici tu, guai a irrigidirsi sulle teorie, le quali ti impongono che:
1) non si può parlare di cambiamento fin tanto non raggiungiamo almeno 20 anni di dati…
2) non si può parlare di statistica perché il campione è troppo esiguo…
3) ecc…
Non voglio di certo stravolgere questi principi base in cui credo ciecamente, però credo che si debba anche adottare un minimo di elasticità nell’utilizzarle, soprattutto quando una prima bozza di analisi di dati comincia a farti vedere qualcosa, anche se questo “qualcosa” non lo distingui ancora ma ti appare offuscato… Almeno sembra…
Un saluto e grazie a tutti coloro che sono intervenuti…
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