ieri sera ho scritto l'ennesima mail alla Associazione degli Ingegneri Ambientali AIAT per esporre il grave problema nella speranza di una seria presa di posizione

le azioni da intraprendere a breve termine sono molteplici e tutte utili

anche il tanto criticato blocco del traffico ha i suoi effetti

è chiaro che è solo uno dei provvedimenti da prendere

il catino padano presenta una situazione meteorologica particolare che favorisce l'accumulo di sostanza inquinanti per periodi dell'anno che hanno durata rilevante

abbiamo carichi inquinanti notevoli (traffico, aeroporti, riscaldamento, industria etc.)

in regime anticiclonico le emissioni si accumulano giorno dopo giorno come in un locale chiuso fino a quando non mutano le condizioni meteorologiche
senza contare che generalmente il tetto del locale (l'inversione termica) tende ad abbassarsi limitando ulteriormente il volume di aria disponibile ed incrementando quindi le concentrazioni di inquinanti

occorre correre ai ripari
non bisogna indugiare oltre
non possiamo prescindere da limitazioni del traffico (comprese le macchine da cantiere, motorini etc)
anche il traffico aereo deve essere limitato
occorre passare a combustibili gassosi (ad esempio il GPL esiste da una vita)

inoltre è ora di utilizzare in maniera diffusa il teleriscaldamento (l'esempio è sempre quello di Brescia)

le strategie da adottare sono tante sia a breve che a lungo termine

il fatto di non applicare sanzioni è altamente diseducativo e negativo

solo toccando le finanze si percepisce la natura dei problemi!

questo avrebbe indotto la Regione a prendere provvedimenti e studiare alternative

così invece rimanderemo tutto al 2006 e intanto sarÃ* lecito inquinare!