Citazione Originariamente Scritto da montel-NA Visualizza Messaggio
Quoto solo in parte la visione un po' "estremistica" che emerge in questo interessante TD.
Osservando gli eventi negli States, ad esempio, ritengo che l'anomalia sia stata generalizzata su buona parte del NH durante il mese di Dicembre e solo in parte durante quello di Gennaio (per l'esattezza durante la prima metà) ed in avvio di Febbraio.
Ovviamente su scala europea finora è stato un Inverno "fasullo", ma che almeno fino a metà Gennaio avrebbe potuto rivelarsi tale (anche se forse non in maniera così esasperata) lo avevamo previsto in tanti.
Ribadisco sempre e comunque a tutti che i conti vanno sempre fatti alla fine, laddove a mio parere Marzo potrebbe vestire panni tuttaltro che primaverili. Non dimenticate cosa accadde ad esempio durante l'Inverno del 2005, giusto per citare una stagione estremamente recente e quindi facilmente rammentabile da tutti.
Si Luca. È verissimo che i conti si fanno a fine mese. Però, a mio modesto parere, arrivati a questi punti non ha più senso andare a calcolare col misurino di quanto potrebbe essere limata l’anomalia nel caso facesse un’ondata di freddo, visto e considerato che almeno fino all’11 febbraio non succederà nulla che possa invertire clamorosamente la tendenza ultra consolidata di questa stagione. Visto che l’inverno meteorologico chiuderà il 28, eventualmente 17 giorni di inverno non faranno davvero una stagione.

È anche vero che la primavera potrebbe trascorrere all’insegna di anomalie nettamente negative, ma non è questo il punto. Anche se termicamente marzo potrà assumere connotati decisamente invernali, la climatologia lo valuterebbe sempre come un mese primaverile: fare magari 4 gradi sotto media non significherà davvero che l’inverno ha recuperato, ma che la primavera è partita male. Siamo obbligati a porre un limite temporale all’accadimento di particolari fenomeni, perché altrimenti non avremmo più un criterio di giudizio universalmente valido: non potrei pensare, infatti, che se marzo e aprile vedessero la neve fino a bassa quota questo significherebbe che l’inverno ha recuperato alla grande. Il problema è proprio questo: ci troviamo purtroppo nelle condizioni di non riuscire più ad inquadrare un criterio di valutazione adatto e che possa tenere il passo del cambiamento che stiamo vivendo. Questo perché allo scombussolamento dei ritmi dell’atmosfera è difficile far seguire una seria individualizzazione di parametri oggettivi da usare per analizzare gli eventi.

Un caro saluto