Come ho ripetuto 2 o 3 volte, i nomi sono sempre gli stessi, le poltrone sono sempre le stesse, le strategie identiche.... anche se su allarmi opposti....
;Leggere, prima di tentare un abbozzo di risposta, please.![]()
Aaaaah, bene, vedo che siamo passati dal "questo è un pazzo che spara quazzate inesistenti" al "sì, era proprio così come dice, ma hanno toppato".
Ragionevole.
Ad uno molto sprovveduto il discorso può sembrare anche logico.
Ad uno anche solo "leggermente introdotto nell'ambiente", molto meno.
Se io ho "100" di una risorsa, so che se "ne vendo tanta e subito" (come incontro tra una domanda e una offerta "consenzienti" su tale linea strategica), primo, ne faccio diminuire il prezzo, secondo, la esaurisco prima.
Se io creo intorno a quella risorsa un "clima di sfiducia" (<<cacchio se aumenta la CO2.... che aumenta l'effetto serra.... che aumenta le temperature.... che uccideranno il pianeta con inenarrabili disastri...."), posso raddoppiarne sia il prezzo, sia il periodo di durata, ossia raddoppio i miei gains e il mio "impero" (dal punto di vista temporale).
E intanto mi metto davanti il tempo per mettere le mani anche sulle "nuove energie".
Ma tutto questo è inutile, perchè io lavoro con banche svizzere e anche su Ginevra, quindi la logica lascia sempre il posto a "quello che vogliono fare loro".
Che non è quello che dici tu.
Se vuoi spaventare un pollo, prendi come primo estremo i osservazione il secolo scorso, nella "Piccola Era Glacial", e a partire da questo "tracci un trend".
A quel punto dici "guarda che roba".
E il pollo si mette a piangere.
Tutto questo ha una sua logica (dollarosa), ma, sull'onda dell'entusiasmo per il pianto dei polli, non puoi arrivare a sparare "nel nuovo millennio lo scioglimento del Polo Nord ha subito una tale, incredibile accelerazione, che entro il 2040 sicuramente scomparirà totalmente" (IPCC, autunno scorso, ripreso da tutti i media).
Non puoi farlo perchè nel nuovo millennio abbiamo assistito al contrario ad una stabilizzazione dei minimi estivi di superficie ghiacciata (quelli che tradizionalmente per gli ecofondamentalisti rappresentano "l'unica cosa che conta") su livelli di un 10% al di sopra di quelli della "crisi" degli anni '90.
E' per questo che anche su internet spopolano i grafici con primo estremo di osservazione solo nella Piccola Era Glaciale, perchè, se opportunamente "schiacciati" su oltre un secolo, ai meno informati possono dare l'idea che il trend continui anche in questi ultimi anni.
E questa è una balla da bar di periferia.... ma solo dopo il 39° gtrappino.....![]()
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Ripley,
ti invito a moderare i termini.
Io non ho sparato, a differenza di quello che hai fatto tu sin dall'inizio.
Prova un po' a cercare in google (pron. gughel) informazioni su Syukuro Manabe.
Ti assicuro che già a fine anni 60 i suoi studi asserivano il contrario di quello che dici.
Ergo: si ipotizzava già sin da allora un trend verso il rialzo termico come conseguenza dell'accumulo dei gas serra in atmosfera.
~~~ Always looking at the sky~~~
Allora, prego di illuminarmi su come, creando un clima di sfiducia, e quindi riducendo la domanda, io possa raddoppiare il prezzo. Esempio: non sono più lo sceicco Al Jadan ma un verduriere. Secondo il tuo ragionamento dovrei pagare una Sora Cesira che vada in giro per il mercato creando un clima di sfiducia verso la mia merce ("Di', ma lo sai che quel Jadan vende i broccoli MARCI? Ma lo sai che i suoi cavoli c'hanno i VERMI?") per veder miracolosamente raddoppiare il prezzo della mia verdura. Come può avvenire ciò, o Eccellentissimo Effendi?
Lo Sceicco Al Jadan, comunque, mi ricorda di inviarLe i Suoi Innumerevoli ringraziamenti.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
A settembre superficie ghiacciata minore di 2 milioni di kmq rispetto a media storica
Nel 2040 Polo nord senza calotta glaciale
La banchisa rimarrà solo sui litorali di alcune zone, come in Groenlandia e nell'isola di Ellesmere.
La superficie minima della banchisa artica nell'estate 2000 (da Ucar.edu)
La superficie minima della banchisa artica prevista nell'estate 2040 (da Ucar.edu)
NEW YORK - Fra poco più di 30 anni la calotta glaciale artica si scioglierà completamente e vedere dei ghiacci al polo Nord durante l'estate sarà solo un bel ricordo dei nostri tempi. È l'ultimo, allarmante studio presentato a San Francisco alla riunione autunnale dell'Unione geofisica americana (Agu) da alcuni studiosi americani del Centro nazionale americano per le ricerche sull'atmosfera (Ncar) dell'Università di Washington. Secondo costoro il problema è davvero drammatico e a settembre la superficie ghiacciata del mare artico è risultata minore di 2 milioni di km quadrati rispetto alla media storica.
La superficie minima della banchisa artica prevista nell'estate 2040 (da Ucar.edu)
STUDIO - Secondo gli studiosi fra 30 anni le navi raggiungeranno la parte più estrema del polo Nord e i turisti potranno visitare e passare qualche giorno in quei territori che ancora oggi sono inaccessibili. La banchisa rimarrà solo sui litorali di alcune zone, come in Groenlandia e sull'isola di Ellesmere, ma il resto dell'Artico, incluso il polo, potrebbe essere tutto mare aperto. Ma l'aumento della superficie marina provocherà disastri ambientali ed ecologici. Lo studio che è stato finanziato dalla Nasa, dice anche che il ghiaccio continuerà a sciogliersi al ritmo attuale fino al 2024, anno in cui il processo di scioglimento aumenterà sensibilmente. La colpa di questo rapido scioglimento si ritiene dovuta principalmente all'incremento dell'emissioni di anidride carbonica e di gas serra nell'atmosfera e solo una politica ambientale più vigorosa potrebbe evitare quest'immane tragedia.
PREOCCUPAZIONE - Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che molti studiosi considerano le tesi presentate dagli studiosi più che ottimistiche. Infatti molti professori temono che questa catastrofe posso avvenire molti anni prima del 2040. Secondo il professore Chris Rapley, direttore dell'Agenzia antartica britannica, la velocità dello scioglimento dei ghiacci è raddoppiata negli ultimi anni e «lo studio proposto dai colleghi americani potrebbe essere troppo ottimista. Le immagini che vediamo dai satelliti mostrano quanto questo processo sia veloce e catastrofico».
ARTICO - Negli ultimi 25 anni i ghiacci dell'Artico si sono ridotti del 25%. La scomparsa dei ghiacciai ha prodotto numerosi problemi anche per la sopravvivenza degli orsi polari e di altre specie come le foche, che soffrono particolarmente per il riscaldamento del clima. «Appena il ghiaccio comincia a sciogliersi, l'oceano riscalda più velocemente la zona dell'Artico e il mare aperto inoltre assorbe più facilmente i raggi del sole: ciò provoca un'ulteriore accelerazione del riscaldamento e dello scioglimento dei ghiacci», afferma la studiosa Marika Holland, che ha condotto lo studio americano.
CRITICHE - Ma c'è chi non sembra troppo allarmato dai dati presentati alla riunione dell'Agu di San Francisco e giudica lo studio troppo pessimista. È il dottor Jeff Ridley, uno scienziato del Centro di ricerche sui cambiamenti climatici dell'Ufficio meteorologico britannico, che da anni studia i problemi legati ai cambiamenti climatici. Egli afferma che la catastrofe dello scioglimento totale dei ghiacci potrà avvenire come minimo tra 65-70 anni. «Tutti gli studi più attendibili mostrano che il ghiaccio non sparirà prima del 2070-80».
Francesco Tortora
12 dicembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/12_Dicembre/12/ghiaccio.shtml
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Bene.
Così abbiamo imparato una cosuccia nuova.
Che la temperatura della Terra è in ribasso perché 250 milioni di anni fa faceva nettamente più caldo (ma dai!?) e che i ghiacciai polari stanno avanzando per lo stesso motivo di cui sopra oppure che si stanno ritirando perché 20'000 anni fa si era in piena epoca glaciale.
Ma che belle novità ci hai fatto scoprire.
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~~~ Always looking at the sky~~~
Non ho iniziato io a sparare ad altezza d'uomo, ho solo risposto (è tutto ancora qui, su questo 3D).
Terminerò quando altri termineranno.
Non esiste alcun dubbio (tranne che per i media), che sia allora, come oggi, le teorie siano tante e spesso incompatibilmente opposte.
La differenza, sia allora come oggi, è che c'è qualcuno che chiede trilioni di dollari per "risolvere" () un problema che non esiste, e per rendersi vagamente credibile, esagera un pò i dati e le loro conseguenze, fa il birichino giocando sulle statistiche (prendendo ad esempio intervalli di osservazione da far ridere un matematico/statistico, o facendo delle "medie" su serie di dati che farebbero sorridere anche un bambino dell'asilo.... Manne Altri, smascherati, insegnano......) e a volte addirittura, su queste basi truffaldine, si sente addirittura autorizzato a "ribaltare la realtà".
Negli anni '70 lo fecero i catastrofisti "freddi", approfittando di un temporaneo crollo delle temperature globali, cercando di spillare molto in fretta cifre da capogiro perchè sapevano di non avere basi per poter prevedere davvero un raffreddamento globale "serio".
Oggi lo fanno simmetricamente, con la stessa fretta e con le stesse paure, i catastrofisti "caldi" (molta fretta, perchè i dati hanno invertito).
Il fatto che poi i personaggi siano più o meno gli stessi nelle due occasioni, lascia molto da pensare....................
In genere, quando uno viene smentito arrossisce, non si mette a sghignazzare.
E se poi uno viene smentito da se stesso allora le risate diventano veramente inquietanti.
Rileggi sopra: hai scritto:
nel nuovo millennio lo scioglimento del Polo Nord ha subito una tale, incredibile accelerazione, che entro il 2040 sicuramente scomparirà totalmente" (IPCC, autunno scorso, ripreso da tutti i media)
poi, tu stesso riporti un brano in cui si dice che l'affermazione è stata fatta da:alcuni studiosi americani del Centro nazionale americano per le ricerche sull'atmosfera (Ncar) dell'Università di Washington
Insomma: hai detto una sciocchezza (cioè che l'IPCC aveva affermato, a novembre che i ghiacci si sarebbero sciolti entro il 2040), l'hai smentita tu stesso.
E ridi.
Bah.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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