
Originariamente Scritto da
Jadan
Questa tua frase mi suggerisce un paio di osservazioni: il caldo di oggi non lo misuriamo tanto oggi, quanto lo misureremo nei prossimi anni.
Mi spiego: immaginiamo che per intervento divino il clima degli ultimi 20 anni (in media) si mantenga per i prossimi 100 anni. Quindi la temperatura media dei prossimi 100 anni non cambierà e rimarrà uguale ad oggi.
Anche in questo caso, però, tra 100 anni il mondo sarà MOLTO diverso da oggi. I ghiacciai, che oggi ci sono ancora in parte, se continua così (quindi anche se non aumenta la temperatura), fra un secolo saranno quasi estinti alle nostre latitudini. L'acqua di falda che noi ci sgargarozziamo allegramente, se continua così, fra un secolo sarà molto di meno. Certe specie che oggi sono pioniere e che provengono da luoghi caldi se non tropicali, fra un secolo, magari, saranno belle che stabilizzate.
Dove voglio arrivare a parare? A due osservazioni:
Uno: oggi noi viviamo in un ambiente che è in larga parte incompatibile con le temperature che abbiamo. Se abbiamo ancora ghiacciai così estesi (Enrico, correggimi se sbaglio) lo dobbiamo non al fatto che oggi ci sia una temperatura compatibile con essi, ma al fatto che usciamo da poco da una PEG. Controprova teorica: immaginiamo una ramazza cosmica che spolveri tutti i nostri ghiacciai e lasci le montagne brulle. E immaginiamo che essi debbano riformarsi partendo da zero. Quanti, dei ghiacciai attuali si riformerebbero?
Due. Quando parliamo di ottimo medievale ricordiamoci che noi parliamo non di 30 anni, ma di secoli. In altri termini parliamo di un periodo che aveva sia temperature alte (cosa che abbiamo anche noi, anzi forse noi le abbiamo maggiori) sia secoli di tempo perché queste temperature modificassero l'ambiente (cosa che noi non abbiamo ancora avuto). Ergo: anche se c'erano manifestazioni vistose, nell'ottimo medievale, non è detto che queste fossero provocate da temperature più alte, ma, semplicemente, da più tempo. E' come se noi, riferendoci a quello che dicevo prima, confrontassimo l'ambiente di oggi con quello di 100 a venire nell'ipotesi di temperature costanti. I ghiacciai saranno minori di oggi e la prima tentazione sarebbe di dire che fra 100 anni farà più caldo di oggi. Non è vero: è solo che l'inerzia ha avuto più tempo per manifestrarsi. Per la Groenlandia, infine, c'è da mettere in conto la devastazione ecologica portata dai vichinghi. Questi arrivarono in un terreno comunuque fragilissimo con la grazia di un elefante dentro la Murrina. Lì e in Islanda. Il risultato è stato un impoverimento mostruoso ed una sterilizzazione del terreno stesso. Di questo parla molto bene J Diamond in Collasso.
Conclusione di tutta la faccenda: può essere benissimo che oggi faccia molto più caldo che nell'optimum medievale. Se noi oggi non vediamo certi effetti spettacolari potrebbe essere solo per il fatto che siamo "appena" usciti da una PEG e il nostro ambiente non si è ancora "uniformato" alle temperature vigenti. Il fatto che i ghiacciai siano in vistoso regresso fa appunto pensare che noi viviamo in un ambiente più freddofilo di quanto non sia la realtà. E che se non ci rendiamo conto con immediatezza di certi problemi è anche perché viviamo ancora immersi in eredità PEG. E anche per questo dovremmo stare molto ma molto in campana.
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