Stern, De Morgen, Telegraaf... tutte riviste ad altro profilo scientifico, il cui parere non può essere certamente messo in alcun modo in discussione, a differenza di quegli sprovveduti dell'IPCC...............
Il Negazionismo è una brutta bestia, ed il problema maggiore è che fra i negazionisti vi sono, fra gli altri, proprio coloro che, sulla faccia della terra, detengono il potere economico-decisionale su tutta la popolazione mondiale (e sulla sorte del pianeta).
Ritengo che sia già troppo tardi per poter recuperare un modello di sviluppo compatibile con il futuro ambientale del pianeta, visto che l'attuale trend dominante non conosce cambiamenti significativi di rotta, ma al più, accelerazioni ulteriormente pericolose nella solita direzione intrapresa alla fine del '800.
Ah, dimenticavo (visto che si aspettava e ne preannunciava l'arrivo.... ): Alessio Grosso è un negazionista!!!![]()
Ultima modifica di Wetter; 03/05/2007 alle 17:27
Avatar: Caspar Friedrich, Der Wanderer über dem Nebelmeer (Il viandante sul mare di nebbia) 1817 Kunsthalle, Hamburg
A leggere qualsiasi rivista scientifica (e non il banale articolo di giornale) o gli svariati libri che parlano dell'argomento, quello che si delinea è che la comunità scientifica internazionale non è assolutamente unanime nel sostenere o nel criticare questa o quella teoria.
Relativamente al Global Warning, girano attorno diverse teorie, ognuna delle quali prevedono scenari differenti, cause e concause scatenanti per motivazioni di varia natura, possibili pericoli per l'uomo e per il pianeta, cicli naturali non ancora scoperti e altri che in maniera troppo evidente si ripresentano.
Insomma l'argomento è scottante e in una situazione del genere secondo me si fa meglio ad essere umili e a non teorizzare l'inteorizzabile tanto per sostenere la propria idea. E' inutile fare i tifosi in un contesto previsionale.
Su un evento passato si può anche essere certi ma su un futuro meglio andarci con i piedi di piombo.
Quindi bisogna informarsi, ragionare senza prendere prese di posizione insormontabili.
Poi tutto può essere, ma tra un gioco e l'altro di lobby e interessi economici, esistono teorie che vengono puntualmente ignorate dalla stampa e molte di queste non solo pienamente lineari con quelle dell'Onu. E poi perchè credere a priori le une piuttosto che le altre? Ci sono un'infinità di scienziati (veri) che non condidono appieno della teoria che va per la maggiore, altri che ne condividono solo alcune linee guida, altri che sostengono che il documento dell'Onu sia troppo morbido rispetto a ciò che ci sta aspettando.
Non basta che la cosiddetta "maggior parte" sia d'accordo. Nelle teorie previsionali non si vince necessariamente se si è in tanti. Basta anche uno solo.
E' per quello che credo, nel bene e nel male, che per dimostrare ciò che in molti oggi sostengono ci vogliono altri anni.
E' passato così poco tempo da quando hanno mandato in orbita i primi satelliti ad uso meteorologico che non me la sento ancora di sposare una tesi nella sua globalità.
Poi è ovvio che ci sono alcuni fenomeni naturali dove siamo già in grado di comprenderne il meccanismo di sviluppo e di studiarne le conseguenze però le generalizzazione teoriche riguardo il cambiamento di certi equilibri naturali non sono ancora alla nostra portata.
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Non è vero. La comunità scientifica è al 99,9% tutta d'accordo. Per comunità scientifica, ovviamente, si intendono meteorologi e climatologi, non economisti, ingegneri o politici.
Fonte: Flavio Galbiati, che si è sfogato davanti a me a Abano dopo l'ennesimo agronomo che esponeva teorie sul clima .![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Uno che sarà contrario lo troverai sempre: c'è in giro una caterva di gente convinta che il mondo sia stato creato nel 4004 a.C. (non ricordo a che ora: mi pare le 9.30 di un martedì). Tra questi anche alcuni scienziati o, soprattutto, sedicenti tali.
Quindi rassegnati: l'unanimità non l'avrai mai. Solo che, se per molte altre questioni di interesse uno potrebbe anche dire "aspettiamo alcuni anni" come fai tu, in questo caso è da irresponsabili. Tra alcuni anni potrebbe essere troppo tardi.
E, per piacere, parlo in generale e non a te, rivediamo il vocabolario. I catastrofisti non sono quelli che parlano dell'esistenza del GW e dei suoi possibili svilupii futuri: questo è un fatto assodato dalla maggioranza della comunità scientifica.
I catastrofisti veri oggi si dividono in due categorie. Quelli pessimisti come Hawking che sostengono che la terra è segnata e che il suo destino sia quello di Venere, con un effetto serra e un calore tale da inibire qualsiasi forma di vita, e quelli ottimisti come Lovelock che sostengono che la terra non è segnata, ma lo è la civiltà umana. Che ci aspetta un futuro alla Mad max di bande tribali, che vivranno vicino ai Circoli Polari in un MedioEvo prossimo venturo. Lovelock e Hawking, insigni scienziati.
Questi sono i catastrofisti. La maggioranza ritiene che ne vedremo di brutte ma che ce la si può fare. Fermo restando, ovviamente, che il GW è una realtà e il futuro riscaldamento pure. Gente come Ferrara che avete visto ieri, per semplificare.
Poi c'è un'altra categoria di gente: estremista come Hawking. Sono i negazionisti, come coloro che negavano i campi di sterminio. Questi o negano il GW o sostengono che non ha nulla a che fare con l'attività umana. Minoranza estremista ma che fa molto comodo a chi mantiene le veri redini del potere.
Ergo, se uno pensa, mettendosi in mezzo tra negazionisti e stragrande maggioranza di scienziati, di fare cosa giusta e saggia, sappia che, implicitamente si schiera con un'infima minoranza. E se uno accusa gli altri (a partire dall'IPCC) di catastrofismo forse non sa di cosa parla.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
che cretinate scrivono in germania.
ieri han fatto vedere ormai gli orsi che dal caldo non va piu in letargo, le zanzare al polo nord mai successo prima, il ghiaccio sempre piu liquefatto in tutto il mondo a tutte le quote,ma ci prendono per fessi QUEi tedeschi?
E tra l'altro è un'emerita puttanata. Tmedie estate 1904, jun/jul/aug:
Berlin: 17.2/20.4/18.5
Hannover: 15.2/18.8/17.0
München: 16.5/20.3/17.9
Zürich: 16.4/20.0/18.2
Wien: 17.7/21.2/19.6
Prag: 15.9/19.4/17.8
København: 14.9/17.1/16.1
Oxford: 14.0/18.1/15.8
Paris: 16.3/21.1/18.3
Magari sarà stata secca (non ho voglia di controllare), ma dov'è questo caldo tropicale? E' così difficile usare il cervello e controllare i dati prima di scrivere stupidaggini che poi verranno lette da migliaia di persone?
La vita è curiosa. Ognuno di noi, se arrivasse un perfetto sconosciuto che nella vita fa tutt'altro, a sindacare su come dovremmo fare il nostro lavoro, lo prenderemmo a pesci in faccia. I meteorologi e climatologi no, devono ascoltare agronomi, ingegneri, politici, economisti, e le tesi di ques'tulimi devono valere quanto quelle dei primi. Andate dal vostro meccanico e ditegli cosa deve fare per aggiustarvi la macchina, poi ditemi cosa vi dice. Devo ancora capire perchè solo loro.![]()
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Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse per quale motivo le fasi di riscaldamento sono rapidissime, graficamente verticali, mentre quelle di raffreddamento sono progressive e per niente regolari.........
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