Allego le immagini riprese oggi 20 luglio dai satelliti Metop,ore 13.46(ora italiana) e Noaa17,ore 15.02.
Il sito groenlandese indica nel grafico l'entità dello scioglimento glaciale durante le recenti estati tuttavia,osservando bene le immagini di cui sopra (ne aggiungerò altre se più nitide al nuovo passaggio dei satelliti) pare che la coltre glaciale quest'estate ricopra una superficie molto maggiore di quella riportata nei disegni relativi agli ultimi anni.Ne deduco che la precisione dei documenti potrebbe essere abbastanza approssimativa.
Ottimo invece il resoconto grafico riportato nel post precedente riguardante il clima delle Alpi nell'ultimo millennio il quale dimostra,tra l'altro,che siamo alquanto distanti dall'Hockey stick di Mann preso a modello nel terzo rapporto dell'IPCC.
Saluti,Luca![]()
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A parte il fatto che il grafico postato si riferisce solo alle Alpi e solo alla stagione estiva (Giu-Set), è bene ricordare che, nel frattempo, siamo giunti al quarto rapporto IPCC. E quel grafico (quello di Mann) è stato rivisto, ampliato, arricchito da nuove ricostruzioni. Ora, come giustamente va dicendo da mesi Jadan, si utilizza la ricostruzione proxy molto più precisa e aggiornata dell'Accademia delle Scienze americane (cfr. pag. 477 del WG1).
Comunque, considerando gli studi di Pfister et al. sulla ricostruzione climatica invernale e quanto postato sopra, possiamo dire che oramai sussistono pochissimi dubbi sul fatto che le temperature odierne (perlomeno di quest'ultima decade) siano perlomeno simili, ma direi anche più alte del PCM su gran parte dell'Europa (in primis la parte centro-occidentale). Sconfessando dunque chi ancora pensa ad un
Sfatata la leggenda che si basava su favoleggiati periodi caldi medievali estremi e prolungati tali per cui, ad es., i ghiacciai alpini nell'attuale comprensorio elvetico sarebbero stati più ridotti degli attuali o persino inesistenti (!), torniamo allora, motivati da dubbi più che legittimi, alla carta della Groenlandia.
Per la quale, invece (piaccia o meno) non ci sono dubbi al riguardo. La fonte è sicurissima: il CIRES (pur se riportata da Der Spiegel).
Ecco un'altra carta: paragone 1992 vs 2002.
Seasonal surface melt extent on the Greenland Ice Sheet has been observed by satellite since 1979 and shows an increasing trend. The melt zone, where summer warmth turns snow and ice around the edges of the ice sheet into slush and ponds of meltwater, has been expanding inland and to record high elevations in recent years (source: Arctic Impacts of Arctic Warming, Cambridge Press, 2004).
Occhio, perché il ricercatore a capo del team che ha lavorato su questo argomento (la fusione estiva del ghiaccio groenlandese) è Konrad Steffen, che conosco essendo stato mio prof al Climate Research Group dell'ETH di Zurigo quando studiavo. Ha un CV con altissime referenze!
http://earthobservatory.nasa.gov/Study/vanishing/
In this computer graphic, Greenland’s 2002 melt extent appears in pink. (Image courtesy of Konrad Steffen and Russell Huff, CIRES, University of Colorado at Boulder)
Dunque anche in questo caso: non avendo la macchina del tempo a disposizione, non me la sentirei di dire che la situazione attuale della Groenlandia sia simile a quella del PCM............
...ma se ce l'avessi e mi proiettassi in avanti di qualche anno, avrei sciolto () un altro dubbio........
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A mio parere,la prossima congiuntura AMO-,QBO-,minimo undecennale dell'attività solare potrebbe determinare,sul comparto mediterraneo,sufficienti novità climatiche,ridimensionando le alte temperature di quest'ultima decade,almeno quel tanto da permettere di dipanare gli attuali dubbi nei riguardi di un clima alpino che nell'alto Medioevo (in base agli studi che ritengo più coerenti),vide valori globali al top del Millennio.
Ritenuta affidabile la fonte della copertura glaciale groenlandese,sulla base di quanto riferito nel post di cui sopra,riporto un'immagine ripresa direttamente dal satellite Metop da un'altrettanto attendibile fonte,il sottoscritto,sabato pomeriggio alle ore 17.10:si conferma un'abbondante copertura glaciale....
Saluti,Luca
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Siamo in AMO+ da 10-15 anni. Affiché si torni in AMO- (sempre che la durata del ciclo venga rispettatta e non stravolta da influenze indirette dovute al GW...) occorrerà attendere perlomeno altri 10-15 anni (siamo giusto a metà della lunga oscillazione pluriannuale).
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=51639
Non ha senso paragonare cicli lunghi (AMO) con cicli medi (sole) e corti (QBO), come paragonare mele con banane.....
Quanto al clima alpino, lo ripeto per l'ennesima volta: considerare il top termico del Millennio nell'alto Medioevo è, alla luce dell'attuale stato della conoscenza, alquanto tendenzioso.
Posso essere d'accordo per ciò che riguarda le estati alpine, che probabilmente furono altrettanto calde di quelle dell'ultima decade.
L'inverno non penso proprio.
Vero che, come dicono i tedeschi, Einmal ist kein Mal (in questo caso: un solo esempio non basta), ma ricordo cmq che gli studi citati non comprendono ancora l'anomalia termica eccezionale che ha conosciuto l'Europa fra lo scorso autunno (tempi di ritorno che superano i 200 anni su gran parte del continente) e lo scorso mese di aprile ((tempi di ritorno superiori ai 100 anni in molte località dell'Europa centro-occidentale e fino a 500 anni o più in molte zone alpine).
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Il ghiacciaio groenlandese Jakobshavn Isbrae.........
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