
Originariamente Scritto da
montel-NA
In definitiva con il trascorrere dei giorni non sembrano emergere segnali indirizzati verso modifiche significative allo schema evolutivo in discussione.
Posto che un ulteriore break meridiano - peraltro probabilmente meno "cruento" soprattutto dal punto di vista termico rispetto al precedente - maturerà sugli italici cieli nel corso della prima metà della nuova settimana, segnali di rottura reali non se intravedono neanche in termini di long-range.
Al limite, qualche segnale per un collassamento dei campi di GPT alle alte latitudini continentali centro-occidentali sembra intravedersi una volta superata la metà del mese, ma al momento tale possibilità non apprirebbe ancora capace di segnare svolte significative per quanto attiene alla nostra area geografica di appartenenza fino alla fine della seconda decade del mese, salvo novità al momento imponderabili ad avviso - e soprattutto nei limiti interpretativi - dello scrivente.
Insomma, di "rottura stagionale" vera, così intesa nella terminologia comune (e quindi tuttaltro che desumibile da glossari scientificamente mirati) come cambiamento sostanziale e definitivo del trend circolatorio generale in senso più spiccatamente autunnale, ancora non se ne può parlare, almeno per il momento.
Laddove dal punto di vista degli indicatori teleconnettivi generali come brillantemente esposto da diversi amici che sono intervenuti nel dipanarsi del TD, tutto lascia intendere allo stato attuale che forcings atlantici a latitudini emisferiche a noi più prossime sembrerebbero dover in ogni caso non avere vita particolarmente facile nel corso del semestre freddo. Ma su quest'ultimo punto occorrerà ritornarci a più riprese nel corso delle prossime settimane, ancora è troppo presto per proporre conclusioni che abbiano affidabilità sostenibile in termini di tendenze stagionali, a mio modesto parere.
Molto dipenderà, com'è noto, anche dall'influenza che taluni indici (quali ad esempio la già citata
QBO) sapranno determinare nei confronti dell'attività del
VP, protagonista indiscusso dell'andamento generale circolatorio del semestre freddo su scala emisferica, influenza al momento desumibile soltanto con approssimazione assai relativa sebbene non del tutto impossibile nelle linee generali. Ma ne riparleremo senz'altro.
Un salutone ai "vecchi" amici Forever e Francesco, che ringrazio, e buon week-end a tutti.

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