Citazione Originariamente Scritto da nemo65 Visualizza Messaggio
Bravo, proprio così...
il problema è che noi italiani andiamo alla costante ricerca di botti piene e mogli ubriache, il signor nimby ci fa un baffo; sempre disposti a seguire il primo venditore di fumo che capita...
il nostro sistema di produzione elettrica è sempre più dipendente dal gas, consumiamo sempre di più e abbiamo solo quattro tubi ed un unico rigassificatore.....
se a dicembre (che sarà freddo e pieno di neve ) agli algerini va di fare uno scherzo noi siamo in mutande....
Sono per i rigassificatori. Ciò detto, chi si ricorda il dibattito di qualche decennio fa forse ricorderà come la scelta dfi puntare sul metano fu dettata anche dalla non volontà di rimanere in balia dei paesi Opec. Ora non lo siamo più di Kuwait e Arabia ma lo siamo di Russia e Algeria.

Ma il problema è che metano o petrolio sempre da qualuno dobbiamo dipendere. Oggi si invoca come panacea non tanto i rigassificatori (ripeto: utili, ma sempre gas sono; consentono uno stoccaggio più duraturo ma le navi il gas liquido da qualche parte dovranno pure andare a prenderlo) quanto il carbone. In particolare a pochi Km da te, a Civitavecchia Nord.

Qui vorrei capirci un po' di più. Per quelli della mia generazione il carbone era alla stregua di carrozza con cavalli: very pittoresque ma roba del secolo prima. Ora ritorna. Sono convinto che filtri e depuratori riescano ad abbatterne l'inquinamento, ma tutto ciò che ho letto mi fa pensare che in termini di emissioni siano la fonte peggiore. Enel dice di no. Vero? Falso? In ogni caso l'ENEL sta attuando questa pressione (che ha elementi di verità) anche e soprattutto (sospetto) perché vuole vincere le resistenze degli abitanti delle tue zone alla riconversione della centrale di Civitavecchia da olio combustibile e carbone. Il rigassificatore è infatti strategico perché permette di sopravvivere ad una crisi per più tempo, ma è il carbone che ti fa risparmiare, in quanto costa meno di gas e petrolio.

Comunque, posto che il problema del nucleare non è una soluzione tecnicamente risolutiva (nel senso che se anche decidessimo oggi di cominciare prima di 20 anni non riusciremo a far sì che possa rappresentare un'alternativa a qualcosa) la domanda è se all'inizio del XXI secolo dobbiamo riconvertirci a carbone. Forse sì, ma a me sa tanto di riconversione al cavallo da tiro.

E, in ogni caso, mi sembra un dibattito vecchio. Il convitato di pietra, quello che non entra in queste discussioni, a partire dall'ENEL e passando per Bersani, è il livello di emissioni. La disponibilità di energia, la autosufficienza energetica, i costi stessi dell'energia sono ormai roba del XX secolo. Il livello di emissioni di ogni singola centrale e di ogni singola fonte energetica è invece l'unico parametro importante da qui in futuro. Il resto è very pittoresque.