
Originariamente Scritto da
Aldo Meschiari
di
Aldo Meschiari
Global Warming: il grande demone, causa mistica di tutti i disastri socio-ambientali.
Un mostro si aggira per il mondo. Un vero torrente in piena, un tubo digerente bulimico senza fondo, un buco nero mediatico dalle proporzioni formidabili. Il Global Warming è divenuto il nuovo demone, il nuovo dio del male che sta dietro ad ogni problema sociale e ad ogni disastro ambientale. Il Grande Capro Espiatorio Globale. E quindi anche e soprattutto italiano.
Chi oggi, dotato di un sano raziocinio, potrebbe ardire di negare che il globo terracqueo sta subendo da ormai qualche decennio un riscaldamento netto e sensibile? E ancora di più chi potrebbe davvero solo ipotizzare che l'uomo non abbia una responsabilità, lasciamo stare in quale percentuale, riguardo a tale mutamento climatico?
Ma proprio perché ormai si tratta di un argomento dato per scontato (e scontato certo non lo è) viene utilizzato dai media di qualsiasi schieramento e dall'opinione pubblica come il deus ex machina di qualsivoglia catastrofe ambientale.
Se avviene un nubifragio che causa lo smottamento di una collina e la distruzione di un paese, la colpa è indiscutibilmente del
GW. Se un uragano colpisce una metropoli e causa la morte di molte persone e la distruzione di buona parte della città, la colpa è sempre del
GW. Se una siccità particolarmente insistente costringe una regione ad utilizzare le autobotti per rifornirsi d'acqua, la colpa è ancora del
GW.
Salvo poi tacere, o quasi, del fatto che quel paese sommerso dal fango era stato costruito in una zona ad alto rischio geologico. E che quella metropoli distrutta dall'uragano non aveva posto alcun freno all'avanzata edilizia, anche e soprattutto dove più si era a rischio inondazioni. Ed infine che quella regione messa in ginocchio dalla siccità possiede un sistema idrico più simile ad un colabrodo che ad un complesso di acquedotti.
Il pericolo che stiamo correndo è sempre più quello di addossare la colpa di ogni problema socio-ambientale ad una causa certo reale e molto grave, ma talmente lontana da una possibile soluzione a breve termine e soprattutto dalla portata dei singoli cittadini da divenire un'entità astratta. Quasi divina, dome dicevo sopra. Una riedizione postmoderna degli dei del fulmine, del tuono e della pioggia avversi ad un'umanità troppo superficiale.
Ormai anche a livello politico ed economico si è ben consapevoli delle responsabilità e dei pericoli che l'umanità sta correndo riguardo alle emissioni di gas serra. Ma la tentazione ricorrente è quella di individuare fatalisticamente una causa non concreta e risolvibile al problema, ma astratta e lontana, quasi mistica nella sua distanza.
Ed invece di cercare di lavorare per risolvere e migliorare i problemi reali, consapevoli delle nostre enormi responsabilità, ricacciamo la nostra colpa nel mondo iperuranico del
GW.
Dobbiamo capire invece che la miglior risposta a questa situazione sta nella prevenzione delle catastrofi socio-ambientali, e quindi in una corretta gestione del territorio. Sappiamo tutti benissimo che i colpevoli sono coloro che hanno permesso di costruire dove non si doveva, che hanno permesso la distruzione idrogeologica di intere parti del nostro paese, che hanno abbandonato il nostro sistema idrico ad un destino di progressiva decadenza, che hanno trasformato i fiumi in autostrade cementificate.
Ben vengano i summit, i convegni, le conferenze, le giornate verdi, le grandi manifestazioni sul problema del riscaldamento globale. E ancora meglio ben vengano i tagli alle emissioni inquinanti.
Ma ricordiamoci che un disastro socio-climatico sarà sempre dovuto per un buon 80% all'incuria di chi non ha previsto le possibile conseguenze in una certa località di un evento estremo. Che può avvenire adesso, come poteva avvenire anche in epoca pre-industriale. Perché fa parte della natura delle cose.
Sono aumentati percentualmente il numero degli uragani, degli eventi estremi, dei forti nubifragi e delle siccità persistenti? Molto probabile. Ma la vera causa di una tragedia ambientale non risederà certo nel
GW, bensì in una pessima e criminosa gestione del territorio. E qui diventa molto più facile fare nomi e cognomi, affrontare il problema concretamente.
Ma quanto continua a rimanere più attraente fuggire nello spazio sidereo del
GW?
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