
Originariamente Scritto da
Gravin
Copio ed incollo da
M3V, autore Remigio Zago (non bau bau micio micio..)
A buon intenditore poche parole..



[b]Le "gocce fredde" sono strappi che si determinano in alta troposfera quando un anticiclone dinamico si spinge così in quota e così a nord da disturbare il getto polare presente appena al di sotto della tropopausa attraverso fenomeni dinamici di accelerazione e rallentamento, convergenza e divergenza del getto stesso. Nuclei generalmente piccoli, freddissimi (a quelle quote le temperature raggiungono agevolmente i -70°), che per questo motivo iniziano a propagarsi verso il basso comparendo infine nelle topografie a 500 hpa e successivamente anche nelle 850 hpa.
Giunti in media troposfera vengono catturati in moto retrogrado dalla circolazione dell'anticiclone dinamico che
li ha prodotti, e hanno la caratteristica di non essere assolutamente visibili nelle mappe al suolo, dove prevalgono sempre condizioni anticicloniche.
Nel loro moto verso OSO quasi sempre passano a nord delle alpi avvicinandosi sempre più al suolo e determinando ciclogenesi sui bacini settentrionali italiani, foriere di forti venti e nevicate anche in pianura sul centro-nord.
La loro estinzione si verifica molto spesso quando raggiungono i Pirenei o il Golfo di Guascogna, dove vengono fagocitati da saccature di provenienza oceanica.
Molto più raramente queste gocce entrano in Mediterraneo dalla porta del Rodano,
quasi mai dalla porta adriatica. /B]
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