Corrono, eccome se corrono le perturbazioni atlantiche (da quanto tempo siamo in attesa di dire queste 2 parole .... "perturbazioni atlantiche", eh?).
La prima è già tra i Pirenei e le Baleari, e comincia a far sentire i suoi venti di richiamo, generando una linea di confluenza sempre più netta tra i venti freddi che ancora spirano sull'Italia ed il respiro più mite nel suo settore caldo; è in embrione quindi un piccolo fronte caldo, che comunque avrà vita breve visto che verrà rapidamente raggiunto dal resto della perturbazione. Nel frattempo però questa azione darà il "la" alle prime piogge e nevicate più diffuse al nord; sul radar si può notare come inizino a formarsi rovesci organizzati al largo del Mar Ligure.
Più ad ovest arriva di gran carriera anche il 2° fronte, quello che entrerà in azione venerdì mattina, ma che poi verrà bruscamente indebolito dal taglio dei rifornimenti di aria fredda da parte del 3° fronte, quello che nei giorni scorsi ho descritto come un tentativo della Corrente a Getto di riprendere il moto zonale.
Comunque rimane da notare come sul nostro scacchiere al momento siano in azione ben 5 distinti cicloni (alcuni in quota, altri ben sviluppati), alcuni in moto antizonale, altri in moto meridionale; un chiaro segno (se ce ne fosse bisogno) della reiterata difficoltà della circolazione a larga scala a riprendere un flusso zonale bene organizzato.
Ma andiamo passo-passo, va![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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