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  1. #21
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    le 12 cambiano (ovvio stiamo parlando di lungo termine) ma confermano l'improvviso warming che ora partendo dalle aleutine sempre andrebbe propagandosi verso la siberia orientale)

    non si tratta di major ovviamente pur considerando i valori di rispetto perchè il vp non splitta

    comuqnue, spero sia solo l'inizio

    peccato non avere a disposizione le previ alle quote superiori

    Bravo Paolo, che Dio ce la mandi buona(e fredda)
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  2. #22
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da Articorusso Visualizza Messaggio
    Bravo Paolo, che Dio ce la mandi buona(e fredda)
    speriamo

    sai quanto vorrei si avverasse la tua firma.........
    whatever it takes

  3. #23
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    speriamo

    sai quanto vorrei si avverasse la tua firma.........
    Ce la faremo un giorno Paolo, ne sono convinto, la natura saprà stupirci come non crediamo possa fare più(anche un 1829 va benissimo)
    saluti
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  4. #24
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ottimo post Andrea...Ma secondo te quand'è che potremo sperare in una nuova irruzione fredda o ondata di gelo con caratteristiche invernali tipo quella del 14-17 dicembre 2007?
    Io,che vado a sensazioni,quindi con un metodo ben poco scientifico,penso che si potrebbe avere una nuova ondata di gelo attorno al 18-20 di Gennaio...confermi?
    Una retrogressione simile non la vedo dietro l'angolo. Potremmo riparlarne in febbraio se la QBO- non molla più di tanto e si realizzasse il MMW.
    Ripeto, la mia è solo una speculazione: il prossimo attacco non sarà da configurazione SRH.

    Vedo poi di rispondere alle difficili questioni poste da Max sulle emissioni modellistiche contingenti.

    il pattern "rovesciato" rispetto a dicembre, è favorito da un mutamento della t° delle acque oceaniche o da altri fattori?
    Quando studiammo la questione in ambito CS, ci trovammo di fronte a soluzioni divergenti dovute a Nina moderata e QBO-. Purtroppo esse non avevano l'AMO+. Per cui immaginavammo in modo deduttivo che dopo svariati mesi di EA- bloccato, ci fosse una valvola di sfogo, che tra l'altro statisticamente si collocava intorno alla seconda decade di gennaio. Ora poi è insorta la facilitazione del TST novembrino sfociato nel canadian warming con rafforzamento del nucleo canadese ed infine i continui warming aleutinici tutti atti a mantenere questo status quo. Comunque questa zonalità è diversa da quella bassa che immaginavamo. Non tutto è ancora precluso, e comunque ci siamo riservati di riaggiornare a metà gennaio l'outlook, se lo riteneremo opportuno

    Vedi plausibile questa evoluzione che almeno ci eviterebbe una noiosa e prolungata fase zonale piatta?
    Questo è possibile. All'interno del macropattern zonale ci sono tante configurazioni che ci evitano il panico. Forse sarà più chiaro quando ne riparleremo (tra qualche tempo) con uno studio in ambito CS su tutti queste tematiche

    Secondo te, dove si formerebbe questo blocco? UK o più ad ovest?
    Quì poi è difficile dare una risposta. C'è una domandina di riserva
    Se non sbaglio mi stai chiedendo quale configurazione-tipo precede il BLN....

    Andrea

  5. #25
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Una retrogressione simile non la vedo dietro l'angolo. Potremmo riparlarne in febbraio se la QBO- non molla più di tanto e si realizzasse il MMW.
    Ripeto, la mia è solo una speculazione: il prossimo attacco non sarà da configurazione SRH.

    Vedo poi di rispondere alle difficili questioni poste da Max sulle emissioni modellistiche contingenti.

    No,be ma io intendevo dire"tipo il 14-17 dicembre 2007 non come tipologia ma come intensità.

    Mi chiedevo se le mie sensazioni circa una nuova irruzione fredda per il 16-18 gennaio erano secondo te da considerarsi giuste.Perchè guardando le gfs e le ens di stasera noto sul lungo notevoli miglioramenti rispetto al piattume del 6z di oggi..a tal proposito mi chiedo se vi saranno le possibilità che le mie sensazioni si avverino.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #26
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    No,be ma io intendevo dire"tipo il 14-17 dicembre 2007 non come tipologia ma come intensità.

    Mi chiedevo se le mie sensazioni circa una nuova irruzione fredda per il 16-18 gennaio erano secondo te da considerarsi giuste.Perchè guardando le gfs e le ens di stasera noto sul lungo notevoli miglioramenti rispetto al piattume del 6z di oggi..a tal proposito mi chiedo se vi saranno le possibilità che le mie sensazioni si avverino.
    Mah, ci sta tutto. Tale output modellistico si differenzia dalla mia lettura teleconnettiva per cui non lo condivido. Ma posso sbagliare, come ho detto le mie sono speculazioni anche se giustificate. Ma la natura si manifesta in molteplici modalità ed è per questo che ci affascina.
    Per quanto mi riguarda, 14 giorni senza irruzione artica sono una soglia minima
    Andrea

  7. #27
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio

    Tuttavia è bene sottolineare che se la convezione tropicale indiana (OLR negativa) si dovesse espandere ulteriormente verso il Pacifico occidentale (magari in ragione di un’eventuale Nina in indebolimento o del passaggio a QBO+), la cella anticilconica pacifica shifterebbe pure verso est con conseguente rinforzo dei venti zonali. Se avvenisse in occasione di rinforzo del momento angolare potrebbe significare minor propensione a scambi meridiani (stratosfera permettendo).


    http://forum.meteonetwork.it/showpos...3&postcount=14

    Purtroppo i miei timori pre-natalizi si stanno in parte avverando.

    Supportata da uno stratcooling cominciato all'incirca a metà dicembre ......



    ...e che fortunatamente, per ora, non mostra ancora valori del NAM superiori a +1.5....



    ....che ne decreterebbe l'inizio di un vero e proprio Cold Event (che sarebbe deleterio per noi in chiave futura), la situazione barica e circolatoria sullo scacchiere euro-atlantico si sta configurando in una modalità di tipo zonale. Dopo l'attuale fase di blocco europeo in configurazione SRH, sta riprendendo vigore il jetstream polare nordatlantico.



    Quali le cause e quali le prospettive?

    Al di là del brillante intevento iniziale di 4ecast e dei segg. post, vorrei aggiungere qualche osservazione in merito.

    Come quotato dal Td linkato, la situazione in area Indo-Pacifica è leggermente ma significativamente mutata.
    La seconda e la terza decade di dicembre sono state connotate da notevole convezione in area indiana (OLR negativa, MJO prevalentemente in fasi 2-3-4) e assenza di convezione in area pacifica (OLR positiva, effetto della Nina).



    La conseguente convergenza dei venti in zona indonesiana, ha prodotto significativa diffusione di Rossby waves. La contemporanea forza degli alisei pacifici ha permesso di tenere basso il momento angolare globale (GLAAM), a causa di forte forza di attrito.



    Blocco in area nordeuropea e SCAND+ sono stati i principali effetti di questa diffusione verso alte latitudini delle Rossby, in questo facilitate dal GLAAM- che, riducendo la forza dei jet troposferici, permette alle stesse onde di essere meno deviate dai venti zonali alle latitudini medio-alte.



    Fra l'altro, a proposito di MJO, bisogna dire che questa è una stagione particolare, perché la forte Nina ne condiziona gli effetti sull'emisfero nord,
    Infatti, in stagioni (DJF) connotate da Nina medio-forte (indice MEI <= -0.5) l'unica fase che prevede blocchi nordatlantici non sarebbe la 7-8 (come negli inverni "normali"), ma la 3
    http://raleighwx.easternuswx.com/MJO.html
    Forse questo fattore è riconducibile alla scarsa propensione a duraturi blocchi nordatlantici (a favore di quelli europei) nella seconda parte degli inverni Nina

    Vediamo un piccolo test: MJO in fase 3 fra il 18 e il 21 dicembre 2007





    --> quasi sovrapponibili!!!

    Ora: come quotato ad inizio post, tutta la struttura convergente si è spostata verso est sul pacifico occidentale: MJO in fase 5 e convezione in area indonesiana (in questi ultimi gg ci sono state forti alluvioni a Giava, se non erro).
    Nina sempre forte, ma, in ragione della relativa riduzione degli alisei sul pacifico occidentale, ne è conseguito un parziale rinforzo del momento angolare.
    Il GLAAM è sempre negativo, ma sta lentamente risalendo: questo significa che la forza di torsione causata dall'attrito diminuisce a favore della forza di torsione causata dai grandi sistemi montagnosi (come le Rocky Mountains, disposte ortogonalmente alla direzione del jet).
    La conseguenza di tutto ciò è un relativo rinforzo dei venti zonali occidentali e dei jet.
    Quando la mountain torque aumenta (come sta facendo ora), tende a indurre una risposta configurativa simil AO+. Dopo circa 10 gg dall'inizio del mountain torque, in area euro-atlantica, di solito, emerge il pattern NAO+.

    Una situazione di notevole zonalità sul NATL va ora messa in preventivo, perché, oltre a quanto spiegato sopra, la ciclogenesi groenlando-islandese è favorita dal notevole gradiente termico fra il freddo entroterra canadese e il "mite" nordatlantico.
    Una situazione che, per analogia barico/termica e delle SSTA, ricorda un po' quella del dicembre/gennaio 1998/99.










    Il dicembre 1998 fu simile al 2007 anche per quel che riguarda la situazione convettiva in area Indo-Pacific (ovviamente favorita dalla Nina), unitamente al dicembre 1973 e 2005.
    Tutti e 3 i casi ebbero inoltre GLAAM-.
    http://www.cdc.noaa.gov/Correlation/glaam.data.scaled

    Vista la situazione in stratosfera, sarei cmq tentato di escludere il 2006, ma d'altra parte anche il 1974 sarebbe da scartare a causa di QBO+, per cui rimarrei con il solo 1999.
    Lascio ai curiosi i compositi dei 3 anni o del solo 1999....

    Nel prosieguo non tutto è perso (in chiave termica, perché in quella pluvio gennaio potrebbe anche riservare qualche interessante apporto, segnatamente sul comparto alpino), perché ci sono alcuni segnali per nulla chiari (nel senso negativo) e che potrebbero anche lasciare presagire una secnoda metà del mese mese e forse una parte di febbraio interesanti. MMW a parte. Qui il discorso diventa arduo. Finora nulla di eclatante, nonostante bassisislmo Solar Flux e forte QBO-.
    D'altra parte, ripeto, c'è da sperare che la strat non si raffreddi ulteriormente.

    Rallegrano, in questo senso, le previoni sull'aumento dell'ozono polare, soprattutto ladddove si dovrebbe vedere un warming, vale a dire in zona aleutinica.



    Domani o dopo un riaggiornamento e una spiegazione dei segnali di speranza......

    ~~~ Always looking at the sky~~~








  8. #28
    campy
    Ospite

    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Post a dir poco SUPERBO )O/O(


    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    http://forum.meteonetwork.it/showpos...3&postcount=14

    Purtroppo i miei timori pre-natalizi si stanno in parte avverando.

    Supportata da uno stratcooling cominciato all'incirca a metà dicembre ......



    ...e che fortunatamente, per ora, non mostra ancora valori del NAM superiori a +1.5....



    ....che ne decreterebbe l'inizio di un vero e proprio Cold Event (che sarebbe deleterio per noi in chiave futura), la situazione barica e circolatoria sullo scacchiere euro-atlantico si sta configurando in una modalità di tipo zonale. Dopo l'attuale fase di blocco europeo in configurazione SRH, sta riprendendo vigore il jetstream polare nordatlantico.



    Quali le cause e quali le prospettive?

    Al di là del brillante intevento iniziale di 4ecast e dei segg. post, vorrei aggiungere qualche osservazione in merito.

    Come quotato dal Td linkato, la situazione in area Indo-Pacifica è leggermente ma significativamente mutata.
    La seconda e la terza decade di dicembre sono state connotate da notevole convezione in area indiana (OLR negativa, MJO prevalentemente in fasi 2-3-4) e assenza di convezione in area pacifica (OLR positiva, effetto della Nina).



    La conseguente convergenza dei venti in zona indonesiana, ha prodotto significativa diffusione di Rossby waves. La contemporanea forza degli alisei pacifici ha permesso di tenere basso il momento angolare globale (GLAAM), a causa di forte forza di attrito.



    Blocco in area nordeuropea e SCAND+ sono stati i principali effetti di questa diffusione verso alte latitudini delle Rossby, in questo facilitate dal GLAAM- che, riducendo la forza dei jet troposferici, permette alle stesse onde di essere meno deviate dai venti zonali alle latitudini medio-alte.



    Fra l'altro, a proposito di MJO, bisogna dire che questa è una stagione particolare, perché la forte Nina ne condiziona gli effetti sull'emisfero nord,
    Infatti, in stagioni (DJF) connotate da Nina medio-forte (indice MEI <= -0.5) l'unica fase che prevede blocchi nordatlantici non sarebbe la 7-8 (come negli inverni "normali"), ma la 3
    http://raleighwx.easternuswx.com/MJO.html
    Forse questo fattore è riconducibile alla scarsa propensione a duraturi blocchi nordatlantici (a favore di quelli europei) nella seconda parte degli inverni Nina

    Vediamo un piccolo test: MJO in fase 3 fra il 18 e il 21 dicembre 2007




    --> quasi sovrapponibili!!!

    Ora: come quotato ad inizio post, tutta la struttura convergente si è spostata verso est sul pacifico occidentale: MJO in fase 5 e convezione in area indonesiana (in questi ultimi gg ci sono state forti alluvioni a Giava, se non erro).
    Nina sempre forte, ma, in ragione della relativa riduzione degli alisei sul pacifico occidentale, ne è conseguito un parziale rinforzo del momento angolare.
    Il GLAAM è sempre negativo, ma sta lentamente risalendo: questo significa che la forza di torsione causata dall'attrito diminuisce a favore della forza di torsione causata dai grandi sistemi montagnosi (come le Rocky Mountains, disposte ortogonalmente alla direzione del jet).
    La conseguenza di tutto ciò è un relativo rinforzo dei venti zonali occidentali e dei jet.
    Quando la mountain torque aumenta (come sta facendo ora), tende a indurre una risposta configurativa simil AO+. Dopo circa 10 gg dall'inizio del mountain torque, in area euro-atlantica, di solito, emerge il pattern NAO+.

    Una situazione di notevole zonalità sul NATL va ora messa in preventivo, perché, oltre a quanto spiegato sopra, la ciclogenesi groenlando-islandese è favorita dal notevole gradiente termico fra il freddo entroterra canadese e il "mite" nordatlantico.
    Una situazione che, per analogia barico/termica e delle SSTA, ricorda un po' quella del dicembre/gennaio 1998/99.









    Il dicembre 1998 fu simile al 2007 anche per quel che riguarda la situazione convettiva in area Indo-Pacific (ovviamente favorita dalla Nina), unitamente al dicembre 1973 e 2005.
    Tutti e 3 i casi ebbero inoltre GLAAM-.
    http://www.cdc.noaa.gov/Correlation/glaam.data.scaled

    Vista la situazione in stratosfera, sarei cmq tentato di escludere il 2006, ma d'altra parte anche il 1974 sarebbe da scartare a causa di QBO+, per cui rimarrei con il solo 1999.
    Lascio ai curiosi i compositi dei 3 anni o del solo 1999....

    Nel prosieguo non tutto è perso (in chiave termica, perché in quella pluvio gennaio potrebbe anche riservare qualche interessante apporto, segnatamente sul comparto alpino), perché ci sono alcuni segnali per nulla chiari (nel senso negativo) e che potrebbero anche lasciare presagire una secnoda metà del mese mese e forse una parte di febbraio interesanti. MMW a parte. Qui il discorso diventa arduo. Finora nulla di eclatante, nonostante bassisislmo Solar Flux e forte QBO-.
    D'altra parte, ripeto, c'è da sperare che la strat non si raffreddi ulteriormente.

    Rallegrano, in questo senso, le previoni sull'aumento dell'ozono polare, soprattutto ladddove si dovrebbe vedere un warming, vale a dire in zona aleutinica.



    Domani o dopo un riaggiornamento e una spiegazione dei segnali di speranza......


  9. #29
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    per quel che vale, il long di gfs pone un riscaldamento a 20hpa fino a -12 in ulteriore rinforzo nel lunghissimo termine

    ecco dove




    riscaldamente che inizierebbe ad evidenziarsi anche a 50 hpa in sede marcatamente aleutinica
    whatever it takes

  10. #30
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Indicazioni emisferiche post-SCAND

    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    per quel che vale, il long di gfs pone un riscaldamento a 20hpa fino a -12 in ulteriore rinforzo nel lunghissimo termine

    ecco dove




    riscaldamente che inizierebbe ad evidenziarsi anche a 50 hpa in sede marcatamente aleutinica
    Premetto che siamo nel campo di ipotesi lontanissime visto la data. Compatibile con i livelli di ozono presenti (vedi post di steph), il seguito dovrebbe essere uno stratwarming major non di tipo split (che sono quelli che fanno la storia) ma con disassamento della struttura sotto i 60°N, probabilmente di nuovo sul Baltico. Sempre in via ipotetica, le conseguenze potrebbero essere diverse da quelle del 23 febbraio scorso, per la presenza di una diversa configurazione troposferica in ambito europeo. Guarda caso come target in basso si sta parlando del 23 gennaio

    Andrea

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