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  1. #1
    Brezza tesa L'avatar di phisician
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da Nivis tempestas Visualizza Messaggio
    Anche per Padova l'inverno 1606-1607 dovrebbe essere il piu' caldo di sempre, dopodomani faro' il confronto con quest'anno.
    come inverno si, ma il semestre settembre febbraio di quest'anno per me e' stato il piu' caldo almeno dal 1200, MEDIA DI 11.25 A PADOVA
    amo i records e poco i cambiamenti di configurazione dei forum.Stay human!
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  2. #2
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da phisician Visualizza Messaggio
    come inverno si, ma il semestre settembre febbraio di quest'anno per me e' stato il piu' caldo almeno dal 1200, MEDIA DI 11.25 A PADOVA
    spaventoso
    whatever it takes

  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di rodney
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    periodi schifezza come gli anni '90 non ci furono, ovviamente, nella PEG

    ma ci furono comunque invenro caldissimi, qualcuno addirittura sui livelli del 2000/1 o 1997/8 se non PEGGIO.
    Il 2000/01 fu caldissimo ma nevosissimo ad alta quota e per i ghiacciai fu un anno positivo. Altre volte ci furono anni freddissimi ma sterili di precipitazioni e negativi per i ghiacciai.
    Non sempre inverno freddo=sviluppo glaciale o viceversa
    Is this the world we created, we made it on our own
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    What can He think of what we've done
    To the world that He created?

    http://www.flickr.com/photos/vitto_75/

  4. #4
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da rodney Visualizza Messaggio
    Il 2000/01 fu caldissimo ma nevosissimo ad alta quota e per i ghiacciai fu un anno positivo.

    Oddio, tra l'altro almeno qui da noi non fu nemmeno sto' gran caldo alla fine !



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

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  5. #5
    Brezza tesa L'avatar di rodney
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Oddio, tra l'altro almeno qui da noi non fu nemmeno sto' gran caldo alla fine !

    Hai ragione, ma si parlava in generale.
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  6. #6
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da Kratkorina Visualizza Messaggio
    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    periodi schifezza come gli anni '90 non ci furono, ovviamente, nella PEG

    ma ci furono comunque invenro caldissimi, qualcuno addirittura sui livelli del 2000/1 o 1997/8 se non PEGGIO.

    ma la cosa bizzarra è che sistematicamente, a questi inverni caldissimi, ne succedevano di gelidi.

    inverno ancora più mite, stando ai dati, del 1997/8 e 2000/1 in friuli, fu quello del 1606/7. la temperatura media fu probabilmetne superiore ai +7 per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio.

    nell'inverno 1607/8 però, stando alle cronache, la gente a venezia doveva uscire dal secondo piano, a causa della troppa neve.

    il 1707/8 fu anch'esso peggiore del 2000/1, ma l'anno successivo per le temperature gli uccelli morivano in volo e cadevano ghiacciati al suolo.

    l'inverno del 1738/9 fu mitissimo, il 1739/40 invece terminò a metà maggio.

    coincidenze? è talmente sistematico che sospetto non lo siano
    Stavo andando indietro a cercare i commenti alla nevicata del 2/3 dicembre 2005 ed ho trovato questo post di Paolo Zamparutti che spero possa essere di buon auspicio per l'inverno che verrà....
    Incredibile!! Oltre agli inverni già citati da Paolo, vi ricordate il mio recente thread sugli inverni più caldi dal 1800 ad oggi???

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=46945

    Ho potuto verificare che anche l'inverno successivo al 1915/16 (quello che sembra essere stato il più caldo fra i tre da me considerati) seguì uno degli inverni più freddi e nevosi del secolo per le regioni alpine, il 1916/17.

    Ecco un breve estratto da un racconto di guerra dell'epoca:

    "Rimaniamo in Marmolada perchè la Marmolada ci offre lo spunto per parlare di altri due aspetti fondamentali di questa strana guerra: la difesa dalle intemperie e dal freddo, e il pericolo delle valanghe.
    La lotta contro il maltempo e le tormente, il freddo e gli assideramenti diventò molto spesso più importante della lotta stessa contro il nemico. Soprattutto in inverno e alle quote più alte i combattimenti cessavano quasi del tutto e i soldati erano impegnati allo spasimo a difendersi dalla neve, a cercare di mantenere i collegamenti con il fondovalle per avere i rifornimenti di cibo e di legna per riscaldarsi, e a tenere le trincee sgombre. L'inverno fra il 1916 e il 1917, oltretutto, per sfortuna dei combattenti, fu tra i più freddi e nevosi del secolo e anche se ormai i due eserciti si erano organizzati per resistere alle alte quote con la costruzione di baracche, di ricoveri, di caverne nella roccia e di decine di chilometri di teleferiche per i rifornimenti, la vita divenne lo stesso quasi impossibile.
    Per sottrarsi alla morsa del maltempo nel ventre della Marmolada gli Austriaci costruirono una vera e propria città sotto il ghiacciaio con oltre otto chilometri di gallerie e ricoveri per gli uomini, depositi di viveri e munizioni, stazioni delle teleferiche, un'infermeria, gli uffici del comando: in tutto vi erano una trentina di caverne scavate nello spessore del ghiacciaio a parecchi metri di profondità, colegate fra loro da cunicoli muniti di ponticelli e passerelle. In qualche punto i soldati vivevano sino a quaranta metri sotto la superficie del ghiacciaio. La temperatura all'interno scendeva raramente sotto lo zero, mentre all'esterno il termometro segnava anche 20 sotto zero. L'ideatore di questo villaggio fu il capitano Leo Handl, comandante della compagnia di Bergfuhrer (cioè di guide alpine "militari") che si trovava sulla Marmolada.
    Lunghe gallerie nel ghiacciaio per rifornire le posizioni più avanzate vennero scavate anche sull'Adamello (dove per il trasporto vennero utilizzati cani e asini e dove venne realizzata una galleria lunga più di cinque chilometri che collegava il passo Garibaldi con il passo della Lobbia: era illuminata da 120 lampadine elettriche alimentate da due gruppi elettrogeni, attraversava 25 crepacci e aveva 80 camini per la ventilazione) e nell'Ortles.
    Sempre in Marmolada il 17 dicembre 1916 avvenne un tragico episodio che può essere preso ad esempio di un alto grave pericolo a cui dovevano far fronte i soldati in quella guerra: quello delle valanghe, un fenomeno che nell'inverno 1916-17 provocò più vittime dei combattimenti. Quel giorno un'enorme slavina, che è stata calcolata in oltre un milione di metri cubi di neve, travolse il villaggio di baracche austriaco del Gran Poz e provocò oltre 300 vittime. Pensate che le ultime salme poterono essere recuperate solo nella successivi primavera col disgelo."


    Fonte: http://www.guerrabianca.org/html/guerramontagna.htm


    A questo punto mi chiedo se entri in gioco una sorta di "feedback positivo" per cui a inverni dominati da zonalità calda e improduttiva seguano inverni freddi dominati da NAO--, magari proprio per il raffreddamento delle SSTA a S di terranova ad opera di un vortice canadese molto intenso:

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=47587


    Tutto molto interessante...magari nei prossimi giorni provo ad analizzare anche gli inverni successivi al 1898/99 e 1868/69.


    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


    [B] Don't panic. But if you panic, be the first.
    [/B]
    [/CENTER]

  7. #7
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Incredibile!! Oltre agli inverni già citati da Paolo, vi ricordate il mio recente thread sugli inverni più caldi dal 1800 ad oggi???

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=46945

    Ho potuto verificare che anche l'inverno successivo al 1915/16 (quello che sembra essere stato il più caldo fra i tre da me considerati) seguì uno degli inverni più freddi e nevosi del secolo per le regioni alpine, il 1916/17.

    Ecco un breve estratto da un racconto di guerra dell'epoca:

    "Rimaniamo in Marmolada perchè la Marmolada ci offre lo spunto per parlare di altri due aspetti fondamentali di questa strana guerra: la difesa dalle intemperie e dal freddo, e il pericolo delle valanghe.
    La lotta contro il maltempo e le tormente, il freddo e gli assideramenti diventò molto spesso più importante della lotta stessa contro il nemico. Soprattutto in inverno e alle quote più alte i combattimenti cessavano quasi del tutto e i soldati erano impegnati allo spasimo a difendersi dalla neve, a cercare di mantenere i collegamenti con il fondovalle per avere i rifornimenti di cibo e di legna per riscaldarsi, e a tenere le trincee sgombre. L'inverno fra il 1916 e il 1917, oltretutto, per sfortuna dei combattenti, fu tra i più freddi e nevosi del secolo e anche se ormai i due eserciti si erano organizzati per resistere alle alte quote con la costruzione di baracche, di ricoveri, di caverne nella roccia e di decine di chilometri di teleferiche per i rifornimenti, la vita divenne lo stesso quasi impossibile.
    Per sottrarsi alla morsa del maltempo nel ventre della Marmolada gli Austriaci costruirono una vera e propria città sotto il ghiacciaio con oltre otto chilometri di gallerie e ricoveri per gli uomini, depositi di viveri e munizioni, stazioni delle teleferiche, un'infermeria, gli uffici del comando: in tutto vi erano una trentina di caverne scavate nello spessore del ghiacciaio a parecchi metri di profondità, colegate fra loro da cunicoli muniti di ponticelli e passerelle. In qualche punto i soldati vivevano sino a quaranta metri sotto la superficie del ghiacciaio. La temperatura all'interno scendeva raramente sotto lo zero, mentre all'esterno il termometro segnava anche 20 sotto zero. L'ideatore di questo villaggio fu il capitano Leo Handl, comandante della compagnia di Bergfuhrer (cioè di guide alpine "militari") che si trovava sulla Marmolada.
    Lunghe gallerie nel ghiacciaio per rifornire le posizioni più avanzate vennero scavate anche sull'Adamello (dove per il trasporto vennero utilizzati cani e asini e dove venne realizzata una galleria lunga più di cinque chilometri che collegava il passo Garibaldi con il passo della Lobbia: era illuminata da 120 lampadine elettriche alimentate da due gruppi elettrogeni, attraversava 25 crepacci e aveva 80 camini per la ventilazione) e nell'Ortles.
    Sempre in Marmolada il 17 dicembre 1916 avvenne un tragico episodio che può essere preso ad esempio di un alto grave pericolo a cui dovevano far fronte i soldati in quella guerra: quello delle valanghe, un fenomeno che nell'inverno 1916-17 provocò più vittime dei combattimenti. Quel giorno un'enorme slavina, che è stata calcolata in oltre un milione di metri cubi di neve, travolse il villaggio di baracche austriaco del Gran Poz e provocò oltre 300 vittime. Pensate che le ultime salme poterono essere recuperate solo nella successivi primavera col disgelo."


    Fonte: http://www.guerrabianca.org/html/guerramontagna.htm


    A questo punto mi chiedo se entri in gioco una sorta di "feedback positivo" per cui a inverni dominati da zonalità calda e improduttiva seguano inverni freddi dominati da NAO--, magari proprio per il raffreddamento delle SSTA a S di terranova ad opera di un vortice canadese molto intenso:

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=47587


    Tutto molto interessante...magari nei prossimi giorni provo ad analizzare anche gli inverni successivi al 1898/99 e 1868/69.


    magari erano inverni uno qbo+e quello successivo qbo- eccetera

    nel 1606/7 inoltre era in atto nino con intensità 3 su 5, in chiusura durante l'estate (ricostruzione nino dal 1500 al 2000)
    whatever it takes

  8. #8
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    magari erano inverni uno qbo+e quello successivo qbo- eccetera
    Come questo (QBO+) e il prossimo (QBO-).......


    Citazione Originariamente Scritto da paolo zamparutti Visualizza Messaggio
    nel 1606/7 inoltre era in atto nino con intensità 3 su 5, in chiusura durante l'estate (ricostruzione nino dal 1500 al 2000)
    Interessante.....mi darò da fare per trovare questa ricostruzione...

    Ciao Paolo
    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

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  9. #9
    Vento fresco L'avatar di paolo zamparutti
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Come questo (QBO+) e il prossimo (QBO-).......




    Interessante.....mi darò da fare per trovare questa ricostruzione...

    Ciao Paolo
    te la passo
    whatever it takes

  10. #10
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: sorprendente andamento degli inverni della PEG

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    A questo punto mi chiedo se entri in gioco una sorta di "feedback positivo" per cui a inverni dominati da zonalità calda e improduttiva seguano inverni freddi dominati da NAO--, magari proprio per il raffreddamento delle SSTA a S di terranova ad opera di un vortice canadese molto intenso:

    http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=47587


    Tutto molto interessante...magari nei prossimi giorni provo ad analizzare anche gli inverni successivi al 1898/99 e 1868/69.


    quindi dipende tutto dal vortice canadese se un anno fa la cicala, l'altro crepa
    reanalisys please
    Andrea

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