
Originariamente Scritto da
Claud87
A me piace non dimenticare mai la logica, senza negare la realtà. Che stiamo vivendo un periodo di riscaldamento climatico è accertato. Ma dimenticare la componente "probabilistica" di quelle che simulazioni basate su assunzioni, se pur sofisticate a basate su raffinati metodi statistici, rimangono tali.
Il punto è sempre, partendo dall'osservazione odierna, si dovrebbe sempre usare condizionale "si potrebbero avere diversi scenari". Cosa che puntualmente viene omessa e non soltanto dalla radio di paese, ma i principali mezzi di comunicazione nonchè capi di coverno.
Per esempio: in questo grafico sono stati elaborati diversi scenari che convengono nell'avere un artico senza ghiaccio entro il 2100
Peccato che le osservazioni dirette partono dal 1975 e da quel punto a ritroso (75 anni, tra l'altro un briciola rispetto alla storia climatica di questo pianeta) è una ricostruzione. Per quale motivo dovrebbe necessariamente andare necessariamente secondo i vari scenari è ancora un mistero non spiegato. Tra l'altro con priezioni a 70-80 e piu' anni, oltre al fatto curioso che tutti questi scenari pongono deadline a cifre tonde (una volta "entro il 2000", poi "2020", "2050", "2100", ecc), che sa quasi di millenarismo.
Stessa storia con le temperature, quando l'IPPC parla di 0.90 e piu' gradi dalla media secolare che parte dal 1900 ( per non parlare delle stime che vanno a toccare periodi piu' lunghi). Ora ditemi, non si possono avere leciti dubbi che una stima della temperatura non, so della porzione di oceano intorno alla polinesia francese del 1901, o del Botswana del 31 dicembre 1899 possa essere non accurata? Non dico che lo sia, ma non si puo' nemmeno escludere. E si potrebbero fare miliardi di esempi come questo, oltre a chiedersi il senso stesso di confrontare aree abitate tra oggi e non so, il 1920, quando la popolazione e il numero medio di edifici per città era un terzo come minimo. Io sono di Cinecittà (Roma): se avessi avuto un termometro sino al 1950 posizionato a Piazza San Giovanni Bosco e misurato le temperature due-tre decenni dopo, avrei sicuramente visto un incremento significativo viste le innumerevoli palazzine popolari e strade costruite nel frattempo, dove prima ancora si spingeva l'aperta campagna. E di certo non per il Global Warming. Se amplio il discorso ad aree remote del pianeta si potrebbe parlare per ore e fermandoci solo al 900, perchè se andiamo ancora indietro ci sarebbe veramente da porsi serie domande.
Inoltre, e concludo scusandomi se sono andato OT, trovo sempre curiosa la tendenza ad escludere il sud emisfero. Il ragionamento riscaldamento ----->scioglimento ghiacci artici------> fine del mondo, si basa sull'assunto che i paesi del nord del mondo pensano di essere IL mondo. Perchè non guarda mai al trend di ghiaccio globale, all'Antartide dove la media dell'estensione recente è superiore a decenni in cui la terra era considerata piu' fredda?
Un dibattito oggettivo, scientifico, dovrebbe tenerne conto. Non mi pare che accada o per lo meno, che venga riportato con lo stesso livello di attenzione.

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