certo, son due cose un pò diverse, ma alla fine sono come due "punti" abbastanza vicini su una retta...
a livello nazionale bisogna passare per forza per l' "invecchiamento" , non c'è verso di evitarlo, anche a crescita leggermente positiva, visto che 40 anni fa le famiglie avevano 2-3 figli e ora 1-2...
io stesso me lo auguro, nel senso che vorrei una speranza di vita più lunga, e non voglio fare tre figli, giusto per avere un segno + in una tabella...
a parte che generalmente non si decide in base a questi fattori, ma io darei più importanza alla salute del pianeta piuttosto che alla soddisfazione di avere un'italia a crescita positiva
cioè per una volta nella storia le esigenze socio-economiche (pochi figli) combaciano con quelle ambientali (non crescita globale) e noi ci opponiamo? non è assurdo?
insomma non darei a questa parola "invecchiamento" un'accezione negativa, che non ha....
anzi per me è positiva, speranza di vita in aumento e crescita 0 sarebbero l'ideale anche per il pianeta, oltre che per i singoli, credo...
che alla fine vorrebbe dire invecchiamento, ma chissenefrega, qualcuno vuole per caso morire giovane?
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Credo che un modello di sviluppo più sostenibile debba anche considerare un rallentamento della crescita demografica, non certo con i metodi coercitivi sperimentati in oriente (con poco successo) ma im modo graduale e responsabile. Anche i modelli di sviluppo economico, finora basati sulla crescita della popolazione, credo che dovrebbero essere rivisti.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
Ma non ci si oppone, infatti. Guardiamo a titolo esemplificativo queste piramidi della popolazione riportate in al link.
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Dtm_pyramids.png
Nei paesi in via di sviluppo, questi grafici sono effettivamente "piramidi". Cioè la fascia giovane è maggiore di quella anziana. mano a mano che si sale con l'età rimpiccioliscono i segmenti. In Italia devi guardare il grafico di destra: una fascia giovane sempre più ristretta rischia e rischierà di doversi far carico di quote di popolazione anziana sempre maggiori.
E' sostenibile? Ovviamente no. La soluzione sarà, ovviamente, un sempre maggiori ricorso all'immigrazione. COn tutto ciò che ne consegue...
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
il ricorso all'immigrazione per me è inevitabile, e non solo per i motivi da te esposti, ma anche perchè i lavori più "umili" non siamo più disposti a farli, e perchè le leggi del mercato valgono anche in campo lavorativo...
personalmente non ci vedo nulla di male....
la non-sostenibilità dipende cmq anche dalla incapacità, da parte dei governi e parti sociali, di adeguarsi per tempo e gradualmente ai cambiamenti delle condizioni sociali, e questo è un problema soprattutto italiano...
cmq ci si oppone caro jadan, eccome se ci si oppone..
gli incentivi economici statali alle nascite ci sono in molti paesi sviluppati, e se non se ne danno di più è perchè ci sono pochi soldi...
del resto la maggior parte dei cittadini sarebbe favorevole a maggiori incentivi sulle nascite...
insomma nè dal basso nè dall'alto si vede un interesse alla situazione globale demografica, e quindi indirettamente alla salute climatica del pianeta, solo miserabili (per me) calcoli orticellistici...
sarò duro, ma io la vedo così...
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Comunque ragazzi straquoto questo thread, al di là forse dei toni un pò duri e dalle espressioni un pò irritanti, è una delle discussioni più interessanti che riguardano la meteorologia e la climatologia.
Peccato però che nel 1967 Manabe e Wetherald già questo nei loro prevedere modelli....
Manabe, S., and R. T. Wetherald, 1967: Thermal equilibrium of the atmosphere with a given distribution of relative humidity. Journal of the Atmospheric Sciences, 24(3), 241-259
"According to our estimate, a doubling of the CO2 content in the atmosphere has the effect of raising the temperature of the atmosphere (whose relative humidity is fixed) by about 2C."
Fine anni 60: la concentrazione di CO2 è di 325 ppm. Oggi è di 385 ppm. Incremento: + 60 ppm. Aumento della T fa fine anni 60 ad oggi: circa + 0.5 gradi C.
Un raddoppio di CO2 a fine anni 60 --> 325*2 = 650 ppm. Che, nel loro modello, significherebbe un aumento termico di + 2 gradi C.
Dunque: 325 ppm in più stanno a 2 gradi in più come 60 ppm in più stanno a X --> X = poco meno di 0.4 gradi.
--> Pur prescindendo dal resto dei GHG e dal Land Use, Manabe e Wetherland non ci han visto poi così malaccio! Anzi, semmai hanno un po' sottostimato la cosa
~~~ Always looking at the sky~~~
@ Ilbonardi
Trovato:
http://www.meteocastellana.it/Cambiamenti%20climatici.htm
CAMBIAMENTI CLIMATICICAPITOLO IILa storia del clima sulla Terra e i suoi riflessi sulla storia dell'Umanità
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