
Originariamente Scritto da
matmet
A me la prima cosa che viene in mente è questa: in quelle aree, spiccatamente continentali, vengono raggiunte in inverno le temperature più basse in senso assoluto, negli starti prossimi al suolo. Questa aria contiene, a causa delle sue caratteristiche termiche, bassissime quantità di vapore acqueo, risulta quindi essere estremamente trasparente ai raggi infrarossi. Proprio in una situazione come questa il progressivo aumento della CO2 è relativamente più importante nel rendere l'amosfera meno trasparente per la dispersione dei raggi infrarossi. Dopo i primi aumenti di temperatura si innescano i feedback positivi T + alta -> + vapore acqueo -> + effetto serra e, in misura minore un'alterazione dell'albedo della superficie (fusione primaverile precoce del manto nevoso).
Segnalibri