Aggiorniamo la situazione sul Mediterraneo interessata da un flusso umido e instabile sud occidentale. Il nord interessato da piogge estese, il sud in estate.
Spartiacque la nascente e prevista WCB ( http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=84488) che si muove per i fatti suoi con movimento...forward. Essa si muove sul LLJ da SW, contributo della componente isallobarica alla circolazione ageostrofica frontale, trasportando ancora una volta una buona dose di umidità per le precipitazioni. Tuttavia lo strato più basso evidenzia ivi la presenza di inversione. L’andamento dell’avvezione di vorticità in loco è negativa ragion per cui i moti, vista l’approssimazione quasigeostrofica, sono discendenti sopra lo strato interessato dalla nuvolosità. La nuvolosità è dunque di tipo medio alta. Eventuali destabilizzazioni sono dovuti a scambi diabatici di calore, a effetti orografici, alla avvezione calda e alla random introduzione di refoli secchi proveniente dalla quota. La fenomenologia maggiore è dunque attesa sulle regioni settentrionali, sul medio alto Adriatico e infine area balcanica, queste zone anche sotto il temporaneo forcing quasigeostrofico in alta quota, in un area fortemente baroclina (in serata area di maggiore confluenza tra il Low Level Wind Max+il Moist Tongue + la Warm Dry Air)
Ma come dicevo fenomeni temporaleschi qua e la potranno svilupparsi sulle regioni centrali( Lazio, Toscana, Campania, forse nord Sicilia) nel momento in cui andrà erodendosi la spinta di contrasto alla convezione, nel flusso caldo umido trasportato dalla componente non geostrofica del vento. In serata, tutto più ad est.
Vi è ragione di supporre (un lieve sospetto ) come anche il Molise, l’Abruzzo forse il Gargano possano essere interessati da fenomenologia temporalesca. Infatti, il frontal trough con componente SW-NE è posto in una così detta “capped region”. La spinta superficiale è molto alta data la presenza di massimi di avvezioni di temperatura calda alle quote basse troposferiche. Esiste dunque la possibilità di formazione, quasigeostroficamente parlando, di un classico “thermal low” nel settore anticiclonico della WCB, sotto il CAP, nell’alito molto caldo. Grosso modo questo sarà possibile sulle regioni centro-adriatiche. La caduta di pressione, come risposta, determinerà un virata delle correnti al suolo che da est, parallelamente alla frontal boundary, andranno spirando da S, intensificando la convergenza umida e che, unitamente al lift derivante dal transito della disturbante in quota (ci sta anche un richiamo di flusso secco e caldo dallo Ionio) distruggeranno il CAP. Questo potrebbe portare alla formazione temporalesca nelle zone ivi citate.
In genere queste situazioni sviluppano dopo 8-10 ore, un tempo abbastanza lungo per ristabilire un nuovo bilancio geostrofico. In pratica vuol dire che lo shear in quota si adatta al thermal pattern. Altrimenti siamo fregati in quanto non possiamo “giustificare” la matematica. E la meteorologia E’ matematica…