Un po' a spanne, l'aumento della temperatura terrestre negli ultimi 100 anni è stimato attorno agli 0,74 °C, corrispondenti al 5,19% di 14,25 °C (all'incirca la temperatura all'inizio del XX secolo). E questo, nell'economia del discorso che si stava facendo (quello della capacità dell'uomo di trasformare la Terra e di agire sui processi naturali), ha un suo bel significato, ben maggiore di quello del rapporto fattore umano/fattori naturali (che pure, ovviamente, ha in altri contesti dialettici e scientifici la sua notevolissima importanza). Quel +5% (5,19 ...) rappresenta la capacità, calcolata oggi, delle attività umane di incidere sul clima (assumendole teoricamente come unico fattore agente). Laddove su altri sistemi naturali (vedi post precedenti), la medesima capacità è di molto superiore.
Ripongo quindi la domanda: si ritiene che le attività umane nel corso di 100 anni (il XX secolo, non il X!) non abbiano inciso, modificandolo, sul clima neppure per un 5%?
E quindi di nuovo: cosa porrebbe l'atmosfera terrestre, ed essa sola, così al riparo da una forza capace invece di trasformare radicalmente ogni altro sistema?
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"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
Vi è ancora da ribadire che tolto quel 9%, qui dentro siamo una gran banda di ignoranti!
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=81703
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
E dove sta' il problema, Giorgio ?
Ignorare non e' un delitto, ma semplicemente non conoscere un certo argomento: al limite perseverare nella propria....ignoranza pur di fronte a dati, spiegazioni e quant'altro che dovrebbero servire a colmare tale gap conoscitivo e' invece, citazione presa liberamente da un altro proverbio, diabolico !
Questo si, effettivamente !![]()
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Mi sembra che Giorgio facesse riferimento al thread che ha citato, ovvero un sondaggio dove si chiede quanto l'attivita' antropica possa ora influire sull'attuale GW in atto.
Orbene, tranne appunto il 9% (ora poco piu' del 10%...) di forumisti che pensano che tale influenza sia oltre il 90%, x il resto le percentuali sono x cosi' dire minori.
Ora, la presunta....ignoranza dei piu' a cui Giorgio faceva riferimento credo derivasse dall'ultimo intervento di Ricky fatto anche qui, ovvero all'influenza umana nell'attuale riscaldamento climatico:
"..allo stato degli ultimi modelli paleoclimatici il 100% visto che attualmente le forzanti naturali porterebbero ad un leggero abbassamento della temperatura globale "
Almeno, io l'ho intesa cosi' !
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Vero. E allora? Vuoi anche pensare che io, te e qualche forumista che legge due pagine di forum al giorno per hobby, possano legiferare su quello che dicono migliaia di scienziati che studiano queste cose da anni e hanno specializzazioni diverse da operaio agricolo o manutentore di caldaie??
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Ricomincio da qui:
su lifetime come per le quote di assorbimento ir l'argomento non mi è chiaro
http://folk.uio.no/tomvs/esef/Icecap_CarbonDioxide.pdf (inglese testo e grafici)
Joe D’aleo presidente della società meteorologica americana (AMS) e Alan Siddons e: “Biossido di carbonio il gas di Houdini” icecap. 2007
non è un peer reviewed ma l'autore è autorevole e cita :
http://folk.uio.no/tomvs/esef/esef1.htm (inglese testo e grafici)
Tom Segalstad : The distribution of CO2 between atmosphere, hydrosphere, and lithosphere; minimal influence from anthropogenic CO2 on the global "GreenhouseEffect". Mineralogical-Geological Museum University of Oslo Emsley, J. (Ed.) 1996: The Global Warming Debate. The Report of the European Science and Environment Forum. Bourne Press Ltd., Bournemouth, Dorset, UK (ISBN 0952773406). 288 pp.
Allora anche questi siti sono attendibili dal punto di vista scientifico perchè i redattori sono esperti del settore.
http://www.climateaudit.org/ :Il sito di Steve McIntyre con le sue pubblicazioni
http://folk.uio.no/tomvs/esef/esef0.htm: Il sito di Tom Segalstad con le pubblicazioni
http://www.kestencgreen.com: Il sito di Kesten C. Green con le sue pubblicazioni
http://nzclimatescience.net/index.php: Il sito di V. Gray con le sue pubblicazioni
http://www-eaps.mit.edu/faculty/lindzen.htm : Il sito di R. Lindzen con le pubblicazioni
http://www.co2science.org/component/option,com_frontpage/Itemid,1/ : Il sito di C Idso con le pubblicazioni
http://scienceandpublicpolicy.org/
http://www.climatescienceinternational.org/
http://www.sepp.org/
http://www.skepticism.net/faq/environment/global_warming/index.html
http://www.ncasi.org/default.aspx
http://www.jennifermarohasy.com/blog/archives/cat_climate_part_2.html
in realtà no; nè realclimate nè questi sono accreditati come riviste scientifiche
Inutile che ci riprovi. Con me non funziona.
Ti ho già detto anta volte che io (posso dirlo?) di Idso, Singer, Segalstad, Balling & C non mi fido. Non li reputo eticamente irreprensibili (o incorruttibili, fai tu...).
Su McIntyre, qualcosa ho già scritto qui.
E se permetti, ti dico anche (posso?) che fra un businessman al soldo di molte compagnie minerarie e naturalmente finanziato dal Marshall Institute e un gruppo di *climatologi* (o fisici dell'atmosfera) che tiene un gran bel sito (scientificamente, a parer mio [posso dirlo?], irreprensibile), mi fido molto di più del secondo. Che poi possa trovare interessante, di tanto in tanto, anche qualche post dal climateaudit (come l'interessante dibattito sulla ricostruzione degli indici solari da parte di Svalgaard), non fa nessuna grinza.
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