Grazie della discussione
Forse mi hai frainteso rivaluta.
Se non vuoi fare polemiche, e vuoi essere rispettato, perchè mi dici che ho scritto una perla?
Il paragone si deve fare tra una dieta con carne e una dieta vegetariana che però necessita di latte formaggi uova e derivati. Servono gli stessi terreni e la stessa energia (o poco meno) e anche la stessa acqua.
Ricordo che l'acqua in zootecnia e in agricoltura non è sprecata come per il prelievo urbano, perchè
-nel primo caso l'acqua non è potabile e torna sempre alla terra e alla falda, dall'irrigazione, dai liquami o dalle precipitazioni dopo l'evaporazione,
-nel secondo l'acqua è potabile e convoglia velocemente al mare impoverendo la falda.(Anche in questo caso gli ambientalisti sbagliano a fare i confronti)
Sulla captazione della foresta, c'è qualcosa nei commenti.
http://www.climatemonitor.it/?p=76
L'icremento demografico è il vero problema (ed è correlato alla crescita zootecnica sia nelle diete vegetariane che in quelle a base di carne) L'Egitto è passato da 15 milioni a 75 milioni in 40 anni, mentre le terre coltive in Egitto sono le stesse.
Sono contrario alla deforestazione, e anche ai biocombustibili comprese le pioppelle da biomassa, perchè competono con l'alimentazione umana, per me la soluzione sta nella modernizzazione dell'agricoltura mondiale, meccanizzazione, canalizzazione, ogm, filiera corta, insilati per la zootecnica ( si risparmia energia e tempo sull'essicazione) di tutti i terreni agricoli del mondo, e siamo molto lontani da questo.
Nei paesi in via di sviluppo dal momento che entra la meccanizzazione nelle campagne, le produzioni lievitano, sugli stessi terreni, e di conseguenza le captazioni di CO2 e di azoto.
Ripeto, la soluzione non sta nel tassare gli allevatori, i mangimi, nel vietare gli ogm, o usare tecniche biologiche.
Condivido la lotta agli eccessi alimentari, anche quelli di carne, ma riguardano la dieta degli americani non la nostra.
Storiella:
Al vittoriale D'annunzio fece mettere a capotavola, la sua tartaruga gigante "Carolina" imbalsamata, morta per un'indigestione, come monito a tutti quelli che si sedevano.
Ciò che mi nutre mi uccide.
Non sono abbastanza competente per entrare in un argomento tanto complicato, però per curiosità mi piacerebbe che si provasse a sfamare 6 miliardi di persone con le proteine della soia (ah, ovviamente senza OGM) per vedere cosa succede.
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Gli incendi dei pascoli e delle stoppie sono un antichissimo metodo biologico ( in realtà è inquinante) per controllare le infestanti, in pratica ne bruciano i semi. Gli agricoltori in questo modo seminando poi il pascolo o il grano hanno disinfestato tutti i terreni d'Europa, la cosa non è successa in sudamerica dove sia per il clima sia per i terreni vergini all'agricoltura ho visto crescere infestanti come arbusti.
Bruciare i pascoli e le stoppie è vietatissimo e pericoloso: denunciali!
Io l'ho fatto, delle stoppie incendiate a Torre ovo (TA) dove ero in vacanza, avevano incendiato degli eucalipti, ho chiamato i vigili del fuoco e ...non sono usciti, tanto si spengono da soli.
Come sempre Steph grazie della discussione
grafici meravigliosi
se non sbaglio il primo non è la concentrazione dei gas ma il forzante radiativo, molto bello hai per caso il link e l'autore?
Ti sembrerà strano ma concordo con i punti 1 e 2 le forzanti sono tante e vanno prese tutte in considerazione, è ovvio però da quello che ho scritto che propendo per la teoria degli scettici che ridimensionano (solo alcuni annullano del tutto) il valore delle forzanti dei gas serra.
Ti sembrerà ulteriormente strano ma anche sui trend concordo con te, il trend trentennale indica crescita delle temperature siamo nel gw. Avevo già fatto questa discussione con zione.
Ho fatto l'esempio delle T° in calo perchè una delle ipotesi del calo della concentrazione del metano è che sia correlata alle temperature. Poi ci sono i vulcani e certamente se i gasdotti perdono si crea un'accumulo.
La soya ha una resa produttiva di tre quattro volte meno rispetto al mays quindi ci vorrebbero il triplo dei campi, e poi meno della metà della soya diventa tofu, quindi siamo già a sei volte i campi a mays, inoltre la soya ha una proteina di scarso valore biologico e ce ne vuole circa il 20% in più rispetto alla carne, e siamo a sette volte. quindi il rapporto dei campi è più o meno lo stesso.
Infatti si parla di stime e nulla più. In genere quando si fanno ricerche commissionate viene apposta (in grassetto) una clausola fondamentale...tutti i risultati scientifici sono strettamente riservati e confidenziali..., difficile credere che molti aspetti di questo problema siano di pieno dominio pubblico. Ciò premesso sono d'accordo con te che dinamiche di questo tipo non sono, ora ed in un futuro più o meno lungo, un fattore di abbattimento del prezzo del greggio al barile. C'è di più, le economie in via di sviluppo continueranno a svilupparsi sempre di più, tra un ciclo economico e l'altro, vanificando eventuali e teorici effetti positivi futuri sul prezzo del petrolio per sfruttamento di pozzi petroliferi in area artica. Fino a prova contraria la calotta polare per gran parte fonde nel trimestre estivo per poi ricompattarsi nel semestre invernale rendendo economicamente svantaggioso l'impianto di un business di questo tipo. L'unico modello alternativo anche se secondario all'economia del petrolio, oggi e per il prossiomo decennio (almeno), è l'introduzione crescente di sistemi di produzione energetica rinnovabili + centrali nucleari di terza generazione, + ricerca scientifica strategica nel settore. Ciò al fine di contenere (si fa per dire) il fenomeno di crescente sfruttamento della risorza petrolio al traino di economie in fase di sviluppo
Ciao
Ultima modifica di jonioblu; 17/07/2008 alle 12:52
jonioblu
Perchè impresentabile?
Certo che sono coinvolto e interessato (magari ci lasciassero in pace) perchè invece Rifkin non lo è?
Non tutti la pensano come lei. Le giro una em privata per la privacy tolgo il nome: è un professore universitario di geologia.
Caro dottor Costa,
grazie del documento di critica. Mi pare che i catastrofisti non sappiano piu' cosa inventarsi per affermare l'origine antropogenica del riscaldamento globale. Non sono esperto di zootecnia ne di agricoltura, ma un modesto geologo che ha qualcosa da dire sull'argomento. Ti allego l'articolo che è stato da poco pubblicato da 21.mo Secolo che contiene le mie riflessioni sull'argomento. Cordiali saluti e congratulazioni per le tue considerazioni. Mi auguro che tu l’abbia mandato mandato anche all'Espresso.
Per la cronaca l'ho mandato all'espresso e a tutte le associazioni di agricoltori e di allevatori
"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
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